ATTO SECONDO                                                  


QUADRO 1 

(Vasta campagna con ponte sul Ticino) 

Scena I 

No.13 - Sinfonia 

BERENGARIO
(fuggendo)
Son vinto, o Ciel, son vinto!
Ov'è la gloria del mio temuto brando?
Misero, che farò?
Figlio, consorte, servi, amici, ove siete?
Ah! ch'io vi perdo!
Ma se sorte spietata i precipizi miei
lassù ha prefissi
morrò da re
dove regnando io vissi;
e ad onta ancor del mio destin severo
libero partirò.

Scena II 

(Lotario e detto) 

LOTARIO
Sei prigioniero!

BERENGARIO
(si mette in atto di difesa)
Stelle!

LOTARIO
Cedi quel brando.

BERENGARIO
Non è abbattuto il core,
e morrò benché vinto
in vincitore.

LOTARIO
Renditi, non temer... 
che tu m'avrai vincitor generoso;
è disperato il tuo consiglio.

BERENGARIO
Più ch'alto valore, orgoglioso guerrier, 
mi rendo al fato.

(Gli dà la spada) 

No. 14 - Aria 

Regno e grandezza, vassalli e trono
superbo involami fato crudel.
Ma quel valore ch'ho nel mio core
non teme oltraggio di stelle rigide
d'irato ciel.

(parte) 

Scena III 

(Lotario solo) 

LOTARIO
Se del fiero tiranno trionfò la mia gloria, 
or sento nel mio core per Adelaide 
trionfar Amore.

No.15 - Aria 
Tiranna, ma bella, m'uccide
e m'alletta, e qual farfalletta,
quest'anima ancella, adora
quel lume che l'arde le piume
e morte le dà.
Del crine dorato,
ch'avvinto lo tiene, le dolci catene
il core legato or bacia contento,
e dir già lo sento: non più libertà.

(parte) 

QUADRO 2 

(Prigione) 

Scena IV 

(Adelaide sola) 

No.16 - Aria 

ADELAIDE
Menti eterne,
che reggete de' mortali
le vicende, deh, volgete
grato un sguardo a' voti miei,
deh! Volgete menti eterne.
Che il desio ch'il cor m'accende
è che unisca un pronto fato
allo sposo mio adorato
l'alma mia onde si bei.

Scena V 

(Adelaide e Clodomiro, seguito da due paggi 
che portano due bacili coperti) 

CLODOMIRO
Con due doni, Adelaide, 
a te m'invia la tua reina, e mia.

ADELAIDE
Qual mia regina?

CLODOMIRO
(scopre un bacile, su cui sono un pugnale 
ed un vaso di veleno)
In questo vedi la morte tua, 
se tu ricusi d'Idelberto i sponsali.

(scopre l'altro su cui sono scettro e corona) 

Ora rimira la tua felicità, se a lui ti rendi.

ADELAIDE
Messaggier troppo lieto, ascolta, attendi. 
A Matilde dirai che la costanza mia, 
molto è maggior della sua tirannia.

CLODOMIRO
Quanto imponi farò.
Ma intanto scegli ferro, 
tosco, o lo sposo e in un il regno.

ADELAIDE
(accetta il bacile, dove sono il pugnale ed il veleno)
Questi appieno gradisco, e gli altri io sdegno.

CLODOMIRO
Pensa...

ADELAIDE
Non replicare.

No.17 - Aria 

CLODOMIRO
Non t'inganni la speranza
che la ferma tua costanza
mai t'ottenga il tuo perdono.
Hai nel labbro la tua sorte,
un tuo no ti guida a morte,
un tuo sì ti guida al trono.

(parte) 

Scena VI 

(Adelaide, poi Matilde con guardie) 

ADELAIDE
Adelaide che pensi? 
Virtute è teco.

(Risoluta) 

Ora si stringa il ferro.
Ah! no, che del consorte col tosco
subirò l'istessa sorte.

(mentre vuol prender il veleno, Matilde giunge) 

MATILDE
Ancor vivi, o superba, 
e i doni miei egualmente disprezzi?

ADELAIDE
E no, m'è caro questo ch'offro al mio labbro.

(prende il veleno) 

MATILDE
Bevi. La tua dimora troppo m'afflige omai.

ADELAIDE
Di te, del mio destin trionfo ancora.

(Mentre vuol bere il veleno, giunge Idelberto colla 
spade ignuda alla mano, respingendo una guardia 
che gli si oppone) 

Scena VII 

(Idelberto e detti) 

MATILDE
Hai tanto ardir? 
Ne ti sovvien che sei suddito benché figlio?

IDELBERTO
Non la regina, ma la madre io voglio.

MATILDE
La reina non t'ode se per costei la genitrice implori.

IDELBERTO
Scaccia i sospetti. Io pur voglio che mora.

MATILDE
Amato figlio.

IDELBERTO
Ma saper tu dei che non puol morir sola;

(dà il pugnale a Matilde e le presenta il petto) 

eccoti, prendi questo ferro, e al mio sen...

MATILDE
Vile, m'offendi? 
Folle, i miei scherni accresci, e a lei la gloria?

ADELAIDE
Solo la mia costanza avrà vittoria.

MATILDE
Olà, bevi quel tosco.

IDELBERTO
A me lo porgi.

MATILDE
Scostati, o forsennato.

IDELBERTO
Ah! madre, almeno concedi...

ADELAIDE
Io t'ubbidisco.

IDELBERTO
Ed io mio sveno.

(mentre Adelaide vuol ber il veleno, Idelberto accosta
il pugnale al suo petto, e vuol uccidersi) 

MATILDE
Ah! fermatevi entrambi.

(toglie infuriata il veleno ad Adelaide, e lo getta 
a terra, come fa del pugnale ad Idelberto) 

Ben verrà quell'istante di vendicar i miei oltraggi, o rei,

(ad Adelaide) 

femmina incantatrice,

(ad Idelberto) 

ingiusto amante.

Scena VIII 

(Clodomiro e detti) 

CLODOMIRO
Reina, infausti avvisi. Il nostro campo vinto restò; 
del re, tuo sposo, ancora qui non s'ode novella; 
estremo è il lutto.

IDELBERTO
(fra sé)
Dell'oppressa innocenza è questo il frutto.

MATILDE
Come cangia grandezza in un momento!

ADELAIDE
(fra sé)
Fido Lotario! O fortunato evento!

MATILDE
Vanne, o Duce, e rinforza i difensor;
cerca il mio sposo,
e pronto il senato raduna;

(ad Adelaide) 

e tu fra ceppi resta, femmina rea;

(ad Idelberto) 

tu, parto imbelle,
cinto il crine di fiori
resta qui seco a favellar d'amori.

No.18 - Aria 

(ad Idelberto) 

Arma lo sguardo d'un dolce dardo;
la donna altera e lusinghiera
poi nel suo core del folle amore si riderà.

(ad Adelaide) 

Ma tu, orgogliosa femmina ardita,
sempre fastosa,
no, non andrai come or ten vai,
della schernita mia ferità.

(parte) 

Scena IX 

(Adelaide, Idelberto) 

ADELAIDE
Di miglior genitor figlio ben degno, oh Dio, 
quanto mi spiace, non poter al tuo amor render amore.

IDELBERTO
Tanta felicità sperar non lice de' tuoi nemici al figlio, 
e sol concedi ch'il mio affetto pudico...

ADELAIDE
Io per te sento stima, ossequio, rispetto.

IDELBERTO
Eh! sol concedi ch'io t'ami, nol vietar, io son contento.

No.19 - Aria 

Bella, non mi negar,
ch'io sol ti possi amar,
io son contento.
E poi con tuo rigor
squarcami in petto il cor,
non mi lamento.

(parte) 

Scena X 

(Adelaide sola) 

No.20 - Accompagnato 

ADELAIDE
Sommo Rettor del Cielo,
i tuoi consigli sommessa adoro.
Lotario in mio soccorso mandi
ne' mali estremi; e nascer fai,
a pro dell'innocenza, da crudel genitor,
pietosi i figli.

No.21 - Aria 

D'una torbida sorgente
nasce il rio più chiaro figlio.
Vaga prole ed odorosa
dalle spine esce la rosa.
Fetid'erba è madre al giglio.

(parte) 

QUADRO 3 

(Mure della città di Pavia con ponte levatoio, 
torri e rivellino; in lontano padiglioni militari 
nel campo di Lotario) 

Scena XI 

(Lotario coll'esercito, poi Matilde sopra 
le mura, e soldati) 

No.22 - Aria 

LOTARIO
Quanto più forte è il valor
se gli è scorta un casto amor!
Presi gli ostaggi, or ora vedrò il mio sole in libertà,
o Matilde fulminata al mio sdegno.

(riguarda sulle mura) 

Eccola appunto. O Donna, ascolta.

MATILDE
E Donna osar mi chiami?
La provincia vassalla a me s'inchina; 
rendimi i pregi miei, dimmi reina.

LOTARIO
Tale non sei, perché usurpasti il soglio. 
Donna superba, ascolta: se l'oppressa Adelaide libera 
in questo dì rendi al suo trono, ogni ingiuria a lei fatta
io ti perdono. Ma se recusi, avrai morte, stragi, furor. 
Io di già fremo.

MATILDE
Venga Adelaide, e ben vedrai s'io temo.

Scena XII 

(Clodomiro, Adelaide con guardie e detti) 

CLODOMIRO
Ecco la prigioniera.

LOTARIO
Il mio bel sole.

ADELAIDE
Il mio gran difensore.

MATILDE
Lotario, alza la fronte. Vedi colei?

LOTARIO
Che tu tradisti, altera.

MATILDE
O tu ritira l'armi
da questo regno, od io

(in atto di ferir Adelaide) 

la sveno. Parla.

LOTARIO
Misero! la mia gloria, e in un l'amore...

MATILDE
Già vibro il colpo.

LOTARIO
Ah, scellerata, ferma, lo sposo tuo

(sdegnato) 

ch'è in mio poter...

MATILDE
No'l credo.

LOTARIO
(alle guardie)
Venga qui Berengario. 
Si ritirin le schiere; e tu, Donna crudel, 
or or vedrai sugli occhi tuoi

(infuriato) 

lo strazio del tuo sposo. Ma no,

(placato, fra sé) 

voglio appagarti... voglio... 
che far degg'io?
il ciel secondi i voti miei.

MATILDE
Risolvi, e mi rispondi.

ADELAIDE
Gran Re, deh! non voler ch'il mio periglio 
rallenti la tua gloria.

LOTARIO
Ah! irrigo il ciglio.

Scena XIII 

(Idelberto e detti) 

IDELBERTO
No, no, colla mia vita salvisi questa d'Adelaide.

ADELAIDE
O stelle!

MATILDE
Ah! figlio traditor, figlio ribelle!

IDELBERTO
(a Lotario)
Sono tuo prigionier finché sicura 
dalla madre inclemente sia la bella innocente.

LOTARIO
Attonito rimango.

(Matilde resta sospesa) 

Sì di repente, altera, tua baldanza è turbata?

MATILDE
Empio avverso destin, son disperata.

ADELAIDE
Lotario, io vado al carcere.

LOTARIO
Ed io resto, per darti libertà col valor mio.
Cara.

ADELAIDE
Prode.

LOTARIO, ADELAIDE
Prendi da me un dolce addio.

Scena XIV 

(Lotario, Berengario, Idelberto e guardie) 

LOTARIO
Berengario, rifletti ch'al sposo d'Adelaide 
vita e regno togliesti, e per mia mano il ciel...

BERENGARIO
Empia fortuna, no'l tuo valor mi diede questi fer 
che dovuti eran al tuo piede.

IDELBERTO
Oh Dio!

LOTARIO
Senti, superbo, se ti pesan quei ferri, fa che la tua 
Matilde in questo giorno Adelaide mi renda e la cittade, 
o punirò d'entrambi il fier'orgoglio.

BERENGARIO
Senza fregio real restar non voglio.

LOTARIO
Non t'abusar di mia clemenza.

BERENGARIO
Io sprezzo...

LOTARIO
Io scortar ti farò; vanne a Matilde, 
dille che dal tuo rischio...

BERENGARIO
Ah! cruda sorte.

LOTARIO
...prenda un pronto consiglio, e poi ritorna, 
o ch'io ti sveno il figlio.

No. 23 - Aria 

BERENGARIO
D'instabile fortuna
non sempre in tuo favore
la ruota girerà.
L'ira dell'importuna
l'intrepido mio core
soffrendo stancherà.

Scena XV 

(parte) 

LOTARIO
(alle guardie)
Alla tenda reale vada Idelberto;

(Idelberto parte) 

e quindi dalle mura all'assalto le macchine 
e le genti ivi sian pronte. 
Con due pegni sì cari e sposo e figlio 
Matilde del mio ben teme il periglio.

No.24 - Aria 

Non disperi peregrino
se nel dubbio suo cammino
notte oscura tutto il ciel coprendo va.
Con la chioma luminosa
a guidar il dì nascente
finalmente la bell'alba sorgerà.
ACTO SEGUNDO 


CUADRO 1 

(Vasta pradera con puente sobre el Ticino) 

Escena I 

No.13 - Sinfonía 

BERENGARIO
(huyendo)
¡He sido vencido, oh cielos, he sido vencido!
¿Dónde está la gloria de mi temido acero?
Pobre de mí, ¿qué haré?
Hijo, esposa, siervos, amigos, ¿dónde estáis?
¡Ah, os he perdido!
Pero si la despiadada suerte 
quiere precipitarme aquí al abismo,
moriré rey
donde reinando viví;
y para deshonra de mi cruel destino
libre partiré.

Escena II 

(entra Lotario) 

LOTARIO
¡Date preso!

BERENGARIO
(en actitud de defenderse)
¡Cielos!

LOTARIO
¡Ríndete a mi espada!

BERENGARIO
No está vencido mi corazón
y moriré, aunque vencido,
como vencedor.

LOTARIO
¡Ríndete, no temas!... 
Seré un vencedor generoso.
No hay otra esperanza para ti.

BERENGARIO
Más que a tu gran valor, orgulloso guerrero, 
me rindo al destino.

(Le da la espada) 

No. 14 - Aria 

Reino y grandeza, vasallos y trono,
soberbio me robaste, hado cruel.
Pero el valor que guardo en mi corazón
no teme al ultraje de los duros astros
ni a la ira del cielo.

(sale) 

Escena III 

(Lotario solo) 

LOTARIO
Si sobre el fiero tirano triunfó mi gloria, 
ahora siento cómo en mi corazón, 
por Adelaida, triunfa Amor.

No.15 - Aria 
Tirana, pero bella, me mata y me seduce, 
y cual mariposilla,
mi alma esclava adora la llama 
que le quema las alas
y muerte le da.
Esos dorados cabellos,
que vencido lo tienen, son las dulces cadenas
que atan felizmente a mi corazón,
al que se le oye decir: no más libertad.

(sale) 

CUADRO 2 

(Una prisión) 

Escena IV 

(Adelaida sola) 

No.16 - Aria 

ADELAIDA
Mentes eternas,
que gobernáis el destino de los mortales 
¡ah! dirigid favorables
vuestra mirada a mis anhelos,
¡ah, miradme, mentes eternas!
El deseo que inflama mi corazón,
siendo favorable el destino,
es que pueda unir mi alma
a la de mi adorado esposo.

Escena V 

(Entra Clodomiro seguido de dos pajes 
que llevan sendas jofainas cubiertas) 

CLODOMIRO
Con estos dos presentes, 
a ti me envía tu reina y la mía.

ADELAIDA
¿Quién es mi reina?

CLODOMIRO
(descubriendo una jofaina en la que hay 
un puñal y un vaso de veneno)
En este ves tu muerte, 
si rechazas casarte con Idelberto.

(descubre la otra en la que hay una corona) 

Y aquí está tu felicidad si a él te entregas.

ADELAIDA
Mensajero iluso, escucha atentamente: 
dile a Matilde que mi dignidad
es mucho más grande que su tiranía.

CLODOMIRO
Haré lo que me mandas, 
pero mientras tanto escoge: 
hierro, veneno, o el esposo y reinar juntos.

ADELAIDA
(toma la jofaina del puñal y el veneno)
¡Esta quiero y rechazo la otra!

CLODOMIRO
Piensa...

ADELAIDA
¡No me discutas!

No.17 - Aria 

CLODOMIRO
No te engañe la esperanza
de que tu firme constancia
obtenga jamás el perdón para ti.
En tus labios está tu suerte,
un "no" a la muerte te lleva,
un "sí" te guiará al trono.

(sale) 

Escena VI 

(Adelaida, luego Matilde con soldados) 

ADELAIDA
¿Qué piensas, Adelaida? 
En tus manos está tu destino...

(Resuelta) 

¡Cogeré la daga!... ¡Ah, no!
Con el veneno sufriré
la misma suerte que mi esposo...

(cuando va a tomar el veneno, llega Matilde) 

MATILDE
¿Aun vives, orgullosa, 
y mis regalos desprecias?

ADELAIDA
¡No, acepto éste que llevo a mis labios!

(coge el veneno) 

MATILDE
Bebe. Tu tardanza me está afligiendo.

ADELAIDA
Mi destino va a triunfar sobre ti.

(Cuando va a beber el veneno, llega Idelberto 
con la espada en la mano apartando a los 
guardias que cierran su paso) 

Escena VII 

(Entra Idelberto) 

MATILDE
¿A tanto te atreves? 
¿No sabes que además de hijo eres súbdito?

IDELBERTO
No es a la reina, sino a la madre a quien hablo.

MATILDE
La reina no te oirá si imploras a la madre.

IDELBERTO
No temas, yo también quiero que muera.

MATILDE
¡Amado hijo!

IDELBERTO
Pero debes saber que no morirá sola...

(da el puñal a Matilde y se descubre el pecho) 

¡Toma este puñal, y en mi pecho...

MATILDE
¡Desgraciado! ¡Me ofendes!
¿Aumentas mis escarnios dando a ella el triunfo?

ADELAIDA
Sólo con mi constancia venceré.

MATILDE
¡Vamos, bébete ese veneno!

IDELBERTO
¡Ofrécemelo a mí!

MATILDE
¡Detente, oh perturbado!

IDELBERTO
¡Ah, madre, al menos concede...

ADELAIDA
¡Yo te obedezco!

IDELBERTO
¡Y yo me mato!

(mientras Adelaida intenta beber el veneno,
Idelberto apoya el puñal sobre su pecho) 

MATILDE
¡Ah, deteneos los dos!

(coge enfurecida el veneno y lo arroja al suelo, 
haciendo lo mismo con el puñal de Idelberto) 

¡Ya llegará el momento de vengar mis ultrajes!

(a Adelaida) 

¡Embaucadora!

(a Idelberto) 

¡Amante estúpido!

Escena VIII 

(Entra Clodomiro) 

CLODOMIRO
¡Reina, te traigo infaustas noticias! 
¡Nuestro ejército ha sido totalmente vencido!
Nada se sabe de la suerte del rey, tu esposo...

IDELBERTO
(para sí)
Este es el fruto de la opresión de los inocentes.

MATILDE
¡Cómo cambia la suerte en un momento!

ADELAIDA
(para sí)
¡Mi fiel Lotario!... ¡Oh, suceso afortunado!

MATILDE
¡Ve, oh general, y refuerza a las tropas!
¡Busca a mi esposo
y reúne rápidamente al senado!

(a Adelaida) 

¡Tú permanecerás entre grilletes, mujer malvada!

(a Idelberto) 

¡Y tú, cobarde parto,
con tu pelo engarzado de flores
quédate aquí con ella hablando de amor!

No.18 - Aria 

(a Idelberto) 

Arma tu mirada con dulces dardos;
esta mujer, altiva y feliz,
se reirá de tu ridículo amor.

(a Adelaida) 

Y tú, orgullosa e inicua mujer,
siempre feliz,
no, no podrás escaparás siempre 
de mi burlada ferocidad.

(sale) 

Escena IX 

(Adelaida, Idelberto 

ADELAIDA
Eres merecedor de mejores padres...
¡Dioses, cuánto lamento no poder corresponderte!

IDELBERTO
El hijo de tus enemigos no puede esperar 
otra cosa, sólo deseo una limpia amistad...

ADELAIDA
Siento estima, aprecio y respeto por ti.

IDELBERTO
¡No me prohibas que pueda amarte!...

No.19 - Aria 

Hermosa, no me niegues
que te pueda amar
y con sólo eso, feliz seré.
Luego, si lo deseas, con todo tu rigor,
arranca de mi pecho el corazón
y no me lamentaré.

(sale) 

Escena X 

(Adelaida sola) 

No.20 - Acompañado 

ADELAIDA
Sumo rector del cielo,
tus consejos sumisa venero.
Manda a Lotario en mi ayuda
en este momento fatal
y haz que, de padres crueles,
nazcan hijos virtuosos e inocentes.

No.21 - Aria 

De una turbia fuente
nace el más claro arroyo.
Bella y aromática prole
entre espinas produce la rosa.
Y una fétida hierba es madre del lirio.

(sale) 

CUADRO 3 

(Muros de Pavía con puente levadizo y torreón,
a lo lejos se ven pabellones militares del 
campamento de Lotario) 

Escena XI 

(Lotario con su ejército, luego Matilde desde 
los muros, y soldados) 

No.22 - Aria 

LOTARIO
¡Cuánto más grande es el valor
si es acompañado de un puro amor!
Presos los rehenes, pronto veré a mi sol en libertad
y a Matilde fulminada por mi desprecio.

(mira hacia los muros) 

Hela aquí, precisamente. ¡Oh, mujer, escucha!

MATILDE
¿Osas llamarme "mujer"?
El país se inclina ante mí; 
dame mi tratamiento, ¡llámame Reina!

LOTARIO
No lo eres, pues usurpaste el trono. 
Mujer soberbia, escucha: si liberas a Adelaida 
y le restituyes el trono, cualquier injuria que le 
hayas hecho te perdonaré. Pero si rehúsas, te daré 
sufrimientos si límite. ¡Tiemblo sólo de pensarlo!

MATILDE
Que venga Adelaida y verás cuánto le temo.

Escena XII 

(Clodomiro aparece con Adelaida) 

CLODOMIRO
Aquí está la prisionera.

LOTARIO
¡Mi hermoso sol!

ADELAIDA
¡Mi gran defensor!

MATILDE
¡Lotario, alza la frente! ¿A quién ves?

LOTARIO
A la que tú traicionaste, arpía.

MATILDE
O retiras a tus hombres
de mi reino, o yo

(en actitud de herir a Adelaida) 

le abriré las venas. ¡Habla!

LOTARIO
¡Pobre de mí! ¡Mi gloria... mi amor!...

MATILDE
Ya lanzo el golpe.

LOTARIO
¡Ah, pérfida, detente! 

(con desprecio) 

¡Tu esposo está en mi poder!...

MATILDE
No lo creo.

LOTARIO
(a los guardias)
¡Traed aquí a Berengario! 
Que se le quiten sus cadenas... 
¡Mujer cruel, ahora verás con tus propios ojos

(furioso) 

el despedazamiento de tu esposo! Pero no...

(aplacado, para sí) 

Quiero calmarte... quiero... 
¿cómo podría hacerlo?
Que el cielo ayude a mis deseos.

MATILDE
¡Decide, y respóndeme!

ADELAIDA
Gran rey ¡ah! no permitas que mi peligro 
detenga tu triunfo.

LOTARIO
¡Ah, mis ojos se humedecen!

Escena XIII 

(Llega Idelberto junto a Lotario) 

IDELBERTO
¡No, no, que con mi vida se salve la de Adelaida!

ADELAIDA
¡Oh, Cielos!

MATILDE
¡Ah, hijo traidor, hijo rebelde!

IDELBERTO
(a Lotario)
Seré tu prisionero hasta que 
lejos de mi cruel madre esté esa bella inocente.

LOTARIO
Estupefacto quedo.

(Matilde queda paralizada) 

¿Ahora altanera, tu osadía ha enmudecido?

MATILDE
¡Destino adverso y cruel, estoy desesperada!

ADELAIDA
¡Lotario, me llevan a la cárcel!

LOTARIO
¡Yo te liberaré con mi valor!
¡Querida!

ADELAIDA
¡Valiente!

LOTARIO, ADELAIDA
Recibe de mí un dulce adiós.

Escena XIV 

(Los defensores se retiran de la muralla) 

LOTARIO
Berengario, piensa que al esposo de Adelaida 
vida y reino robaste y que por mi mano el cielo...

BERENGARIO
La adversa fortuna y no tu valor, me arrebató 
esas armas que ahora están a tus pies.

IDELBERTO
¡Oh, Dios!

LOTARIO
Escucha, soberbio, si esta espada te pesa, 
ve y haz que Matilde me devuelva a Adelaida 
y a la ciudad, o castigaré vuestro feroz orgullo.

BERENGARIO
No iré si no me protege mi guardia real...

LOTARIO
No abuses de mi clemencia.

BERENGARIO
Yo desprecio...

LOTARIO
Irás escoltado. 
Hazle ver a Matilde que ante tu peligro...

BERENGARIO
¡Ah, suerte cruel!

LOTARIO
...tome pronto una decisión.
Si no vuelves, mataré a tu hijo.

No. 23 - Aria 

BERENGARIO
La Rueda de la Fortuna
no siempre en tu favor
eternamente girará.
La mirada de la voluble,
cansada de ser fiel,
girará sobre mi intrépido corazón.

Escena XV 

(Berengario se dirige hacia la ciudad)) 

LOTARIO
(a los guardias)
Llevad a Idelberto a la tienda real.

(Idelberto sale) 

Estad dispuestos para el asalto de las murallas.
¡Situad las tropas y las máquinas de asedio!
Con los dos rehenes, esposo e hijo, 
Matilde se guardará de hacer daño a mi amor.

No.24 - Aria 

No desespere el peregrino
si al dudar de su camino
la oscura noche todo el cielo cubriendo va.
Con su estela luminosa,
anunciando el naciente día,
finalmente el bello amanecer surgirá.

Acto III