RODELINDA

 

 

 

 

Personajes

RODELINDA

EDWIGE

BERTARIDO

UNULFO

GRIMOALDO

GARIBALDO

FLAVIO
 
Esposa de Betarido

Hermana de Bertarido

Rey destronado de Lombardía

Consejero de Bertarido

Rey ilegítimo de Lombradía

Consejero de Grimoaldo

Hijo de Rodelinda y Bertarido
Soprano

Contralto

Mezzosoprano

Contratenor

enor

Bajo

Papel mudo

 

La acción se desarrolla en la Lombardía medieval.

   

ATTO   PRIMO


Ouverture

Scena Prima

(Appartamenti di Rodelinda. Si vede Rodelinda a
sedere piangente; e poi Grimoaldo,e Garibaldo
con guardie)

Minuetto

N. 1 - Aria

RODELINDA

Ho perduto il caro sposo,
e qui sola alle sventure
vie più cresce il mio penar.

Recitativo

GRIMOALDO

Regina!

RODELINDA

Grimoaldo, nel mio presente stato
ingiurioso m'è il nome di regina da te,
che m'involasti e regno e sposo.

GRIMOALDO

E sposo e regno appunto a renderti
vengh'io.

RODELINDA

(si leva da sedere)
Come?

GRIMOALDO

Fin tanto che visse Bertarido, il tuo consorte,
ti celai, Rodelinda, il foco mio;
or, che la di lui morte giustificò le mie speranze,
aperte vedi le fiamme mie.

RODELINDA

Che sento? A te non basta,
regno e sposo involarmi,
insidi ancora, perfido, la mia gloria?
No, Grimoaldo, io già rifiuto il dono;
lasciami la mia gloria, e tienti il trono.

N. 2 - Aria

L'empio rigor del fato
vile non potrà farmi,
se misera mi fé.
E tu, crudo tiranno,
in van tenti placarmi,
se m'hai legato il piè.
L'empio rigor,

(parte)

Scena Seconda

(Grimoaldo e Garibaldo
)

Recitativo

GRIMOALDO

Duca, vedesti mai più bel disprezzo?

GARIBALDO

Io della tua non vidi, oh mio signore,
sofferenza maggiore.

GRIMOALDO

Temo irritarla; la pace del mio seno
Edwige combatte, e Rodelinda;
questa con l'odio e quella con l'amore.

GARIBALDO

L'una e l'altra domar puoi col rigore.

GRIMOALDO

Come?

GARIBALDO

Il noioso affetto disprezza d'Edwige;
e Rodelinda ti paventi e ti adori
a suo dispetto.

GRIMOALDO

Io non ho tanto core.

GARIBALDO

A me l'impresa ne lascia,
e in breve spera
di vederla men fiera.

GRIMOALDO

Ecco Edwige.

GARIBALDO

Da lei comincia intanto
a porre in opra il mio consiglio.

Scena Terza

(Edwige e detti)

EDWIGE

E tanto da che sei re, sei divenuto altero,
infido Grimoaldo?

GRIMOALDO

Da che son re,
son divenuto infido per esser giusto.
T'offersi la mia mano, e la sdegnasti;
m'offri adesso la destra,
e la rifiuto  ora soffrilo in pace!
Al trono io vo' chiamar, chi più mi piace.

N. 3 - Aria

Io già t'amai, ritrosa,
sdegnasti esser mia sposa
sempre dicesti no.
Or ch'io son re, non voglio
compagna nel mio soglio,
aver chi mi sprezzò.
Io già t'amai...

(parte)

Scena Quarta

(Edwige e Garibaldo
)

Recitativo

EDWIGE

E tu dici d'amarmi? Hai core, hai brando,
e intanto odi, e sopporti i miei scherni,
i miei torti?

GARIBALDO

Signora, in questo istante
io volo ad ubbidirti,
e la vendetta col teschio del fellon...

(vuol partire)

EDWIGE

No, ferma! Aspetta  
supplichevole in atto
a me davanti chieda il perdon,
e non l'ottenga mai.

GARIBALDO

E pensi di poterlo  e lo farai?

N. 4 - Aria

EDWIGE

Lo farò, dirò spietato,
porta altrove un cor sì ingrato
sì spergiuro e traditor.
Ed a te rivolta poi
ti dirò su gli occhi suoi  
tu sei 'l core del mio cor.
Lo farò, dirò,  

(parte)

Scena Quinta

(Garibaldo solo
)

Recitativo

GARIBALDO

Edwige, t'inganni;
io della tua corona amante sono,
e sol con le tue nozze
cerco un pretesto per salire al trono.

N. 5 - Aria

Di Cupido impiego i vanni
per salire al regal soglio,
mentre ei solo alletta il cor.
Copro amor d'ascosti inganni
perché a me sarebbe scoglio
ogni affetto adulator.
Di Cupido impiego...

(parte)

Scena Sesta

(Bosco di cipressi in cui si vedono i sepolcri
de' re de' Longobardi, e tra essi ultimamente
eretta l'urna di Bertarido. Bertarido vestito
all'ungara, e poi Unulfo)

N. 6 - Sinfonia e Recitativo accompagnato

BERTARIDO

Pompe vane di morte!
Menzogne di dolor,
che riserbate il mio volto e 'l mio nome,
ed adulate del vincitor superbo
il genio altero  
voi dite, ch'io son morto;
ma risponde il mio duol, che non è vero.

(legge l'iscrizione)

«Bertarido fu re;
da Grimoaldo vinto fuggì,
presso degli Unni giace.
Abbia l'alma riposo,
e 'l cener pace.»
Pace al cener mio? Astri tiranni!
Dunque fin ch'avrò vita,
guerra avrò con gli stenti, e con gli affanni.

N. 7 - Aria

Dove sei, amato bene?
Vieni, l'alma a consolar!
Sono oppresso da' tormenti
ed i crudeli miei lamenti
sol con te posso bear.
Dove sei, amato bene?

(rimane dispiaciuto meditando
in attesa Arriva Unulfo 

Recitativo

Ma giunge Unulfo; oh dio!

(vuol abbracciarlo)

Deh! Mio fedel, consenti,
che queste braccia avventi...

UNULFO
(non lo permette)
Ah, mio signore! Se del fato il rigore a te
rapì lo scettro, a me non tolse quel rispetto,
che deve un suddito fedele al suo sovrano;
ferma e sol mi concedi,
che pegno del mio ossequio
in questa mano un umil bacio imprima,

(gli bacia la mano)

e l'antica mia fede e 'l mio nuovo servaggio
in esso esprima.

BERTARIDO

Se un sì fedele amico trovo
tra le sventure,
l'istesse mie sciagure io benedico.
Ma dimmi!
La mia sposa Rodelinda, che fa?
Che fa il mio figlio?

UNULFO

Ciò che sorte sdegnosa non poté mai,
poté del suo bel ciglio trar due rivi di pianto
il falso avviso di tua morte.

BERTARIDO

Oh dio! Né le scopristi,
Unulfo, il viver mio?
Voglio vederli!

UNULFO

Io vo' che 'l suo dolore
accrediti l'inganno,
e a te conviene celarti ancora.

BERTARIDO

Amante cor, che pene!
ma che veggio?
Unulfo, ecco la sposa e 'l figlio mio!
Lascia amico, ch'io stringa...

UNULFO

Oh dio! Signore, non voler ch'il tuo
amore tradisca la tua sorte.

BERTARIDO

Ah! Lascia almeno dopo sì lungo esiglio,
lascia, che a questo seno stringa la sposa,
e porga un bacio al figlio.

UNULFO

Per goderti un momento,
vuoi perderti per sempre?

BERTARIDO

Ah! Che tormento!

UNULFO

Ritirati mio re!

BERTARIDO

Tu vuoi, ch'io mora.

UNULFO

No, ti nascondi, e soffri un poco ancora.

(si ritirano dietro l'urna)

Scena Settima

(Rodelinda, che tiene per
mano Flavio, e detti in disparte)

N. 8 - Aria

RODELINDA

Ombre, piante, urne funeste!
voi sareste  le delizie del mio sen.
Se trovassi in voi raccolto,
come il volto anco il cener del mio ben.
Ombre, piante...

N. 9 - Recitativo accompagnato

RODELINDA

Ombra del mio bel sol,
che più d'intorno all'immagine sua
forse t'aggiri
della sposa e del figlio,
mira il pianto fedel,
odi i sospiri...  

Recitativo 

BERTARIDO
(che rimane nascosto da Unulfo)
Più resister non so.

UNULFO

Frena l'amore!  

RODELINDA
Raccogli i nostri baci.

(bacia l'urna e la fa baciare al figlio)

BERTARIDO

Deh, lascia!

UNULFO

No, signor, osserva, e taci.

(improvvisamente Garibaldo e soldati)

Scena Ottava

(Detti, e Garibaldo con parte delle guardie)

Recitativo

GARIBALDO

Baci inutili e vani porgi alle tombe,
oh Rodelinda,
e pure tu puoi con essi
ricomprarti il regno.

BERTARIDO

(Fra se)
Garibaldo, il fellon!

UNULFO

Frena lo sdegno!

RODELINDA

Hai delle mie sventure, perfido,
tanto ardir favellarmi?

GARIBALDO

Grimoaldo ti chiede pronta obbedienza,
e non contrasto; oh stringi
con le sue nozze il crine alla tua sorte,
o ti prepara...

RODELINDA

(l’interrompi)
A che? Forse la morte?
Non ho più che temer, n'è che sperare.

GARIBALDO
Non hai più che temer?
Lascia quel figlio!

(Grippa Rodelinda. I soldati
le toglie il fanciullo)

BERTARIDO
Ah scellerato!...

UNULFO

(Tenendolo)
Ferma!

GARIBALDO

E 'l suo periglio
ti renda men superba, e più prudente.
Grimoaldo consente di riporre
in tua mano or la tua sorte;
pensa ed in breve eleggi
o 'l trono pe 'l tuo figlio, o pur la morte.

RODELINDA

Perfido, sì t'intendo  
questo è sol tuo consiglio;
or via rendimi il figlio.

(si ripiglia il fanciullo)
 
Ritorna al tuo signor, dì,
ch'io mi rendo, e ch'io
con le sue nozze accetto il soglio.

BERTARIDO

(Fra sè)
Misero, ohimè! Son morto.

UNULFO

(Fra sè)
Oh ciel, che sento!

RODELINDA

Ma tu per lo spavento trema,
vil consiglier, ministro indegno!
Me delle colpe tue giudice avrai;
io regnerò fellon, ma tu morrai!

N. 10 - Aria

(Garibaldo sorride sarcastico) 

Morrai sì, l'empia tua testa
già m'appresta
un gradin per gire il trono.
Che del mio sposo novello,
né più bel dono so bramar.
Morrai sì...

(parte)

Scena Nona

(Bertarido e Unulfo, nascosti;
Garibaldo, Grimoaldo, e guardie)

Recitativo

GRIMOALDO

E ben, duca,
poss'io all'ardor del cor mio
sperar dall'opra tua qualche conforto?

GARIBALDO

Sì, Rodelinda è tua.

GRIMOALDO

Mi narri il vero?

GARIBALDO

Tu sei felice, ed io,
signor, son morto.

GRIMOALDO

Morto? Perché?

GARIBALDO

S'ella racquista il regno, giurò,
tutto il suo sdegno scagliar contro di me.

GRIMOALDO

Scaccia il timore, che questo lauro mio
sarà in difesa tua,
contro il più crudo fulmine
del suo sdegno, un forte scudo.

N. 11 - Aria

Se per te giungo a godere,
puoi temer
di chi?
di che?
Io d'Astrea do moto al brando,
io commando, io son re.
Se per te giungo...

(parte con Garibaldo)

Scena Decima

(Bertarido ed Unulfo
)

Recitativo

BERTARIDO

(riferendosi a Rodelinda e
guardando il suo ritratto)
Unulfo, oh dio!
Quella è costanza?
E vivo?
Misero!
e quella è fede?
Alle prime minacce,
al primo assalto ella si rende,
e cede?

UNULFO

Converrà farle noto, signor, che vivo sei.

BERTARIDO

No, no.

UNULFO

Dunque vuoi tu?...

BERTARIDO

(Ancora assorto nei suoi pensieri)
No, che costanza in lei è allor necessita,
non è virtù.

UNULFO

Ah signor, ti confesso
ch'io son fuor di me stesso  
spera conforto! E intanto lascia,
ch'io vada così mesto,
e solo a procurar conforto
al tuo gran duolo.

N. 12 - Aria

UNULFO

Sono i colpi della sorte
per un'alma invitta e forte
aspri, si, ma non mortali.
Ma se poi gli avventa amore,
quanto è più nobile il core,
più le piaghe son fatali.
Sono i colpi del.

(parte)

Scena Undicesima

(Bertarido solo)

N. 13 - Recitativo accompagnato

BERTARIDO

Sì, l'infida consorte,
mi creda estinto ancora;
porga al novello sposo la fé,
che a me serbò, lieve qual fronda,
e sappia allor ch'io vivo, e si confonda.

(con rabbia) 

Lasciala essere felice!
Quando si sa che sono vivo
sarà confusa.

N. 14 - Aria

Confusa si miri
l'infida consorte,
che in faccia di morte
così mi deride.
Con finti sospiri
e s'agita, e s'ange,
e morto mi piange,
e vivo m'uccide
Confusa si miri, ecc.
 
 

ATTO SECONDO


Scena Prima


(Sala. Edwige e Garibaldo)

Recitativo

GARIBALDO

Già perdesti, oh signora,
il nome di regina,
e quel di sposa.

EDWIGE

Non più,
che il mio cordoglio
troppo s'avanza, oh dio!
Ma tu per me che fai? Che pensi?

GARIBALDO

Edwige, assicura le mie speranze,
e l'amor mio ti giura di sostener
le tue ragioni al soglio.

EDWIGE

Prometto d'esser tua.

GARIBALDO

A me la fede porgi di sposa, e?

(cerca di abbracciala)

EDWIGE

Come?
Dunque pria di servir, vuoi la mercede?

GARIBALDO

Con titolo sì bello perdo di traditore,
e di ribello l'infame traccia;
or via risolvi?

EDWIGE
Oh dio! Se vedessi il cuor mio...

GARIBALDO

(offuscato)
Lo vedo, ingrata,
ami chi ti tradì,
alma spietata.

(parte)

Scena Seconda

(Edwige, Rodelinda e Flavio)

EDWIGE
Rodelinda, sì mesta ritorni a posseder
talamo e trono?

RODELINDA
O mesta, o lieta,
io sono tua regina se 'l voglio.

EDWIGE

E credi a Grimoaldo? E credi
a quello che spergiuro,
e rubello mancò di fede a Gundeberto, e a me?

RODELINDA

Grimoaldo era duca, ed ora è Re

EDWIGE

Io, che gliel diedi, io saprò torgli il regno.
Sovra quel capo indegno
il fulmine vedrai del mio cordoglio,
cangiar nel tempo istesso
il suo lauro in cipresso
in tomba il soglio

(Entra Flavio e gioca con Rodelinda)

N. 15 - Aria

De' miei scherni per far vendette
il mio amore in furor cangerò.
Ed accesi gli sguardi in saette
fiero scempio dell'empio farò.
De' miei scherni...

(parte)

Scena Terza

(Rodelinda e Flavio, Grimoaldo,
Unulfo, Garibaldo e guardie)


Recitativo

GRIMOALDO

Rodelinda, è pur ver?...

RODELINDA

Si, Grimoaldo, si ch'io mi rendo.

UNULFO

(Fra sè)
Oh ciel!

RODELINDA

Tu pria m'osserva un patto solo,
e poi sarò qual più mi vuoi,
o sposa, o serva.

GARIBALDO

(a Grimoaldo)
Ella vuol la mia testa.

GRIMOALDO

Il tutto chiedi, fuor che la morte di...

RODELINDA

(interrumpuendo)
Di Garibaldo?  

GRIMOALDO
Appunto.

RODELINDA

Alma sì vile
del mio nobile sdegno in van paventa.

GRIMOALDO

Compisci dunque, oh cara,
i miei contenti!
Giuro tutto eseguir.

RODELINDA

Vo' che tu prenda, nome di scellerato,
ed inumano;
che sveni di tua mano
sugli occhi miei questo mio figlio;

(Li da un pugnale e addita Flavio)

e resti sepolta in un delitto tutta la gloria tua.

UNULFO

(Fra sè)
Che ascolto!

GRIMOALDO

E questi?...

RODELINDA

Si, questi sono i sentimenti miei.

GRIMOALDO

Tu scherzi!

RODELINDA

No, non scherzo, e non t'inganno;
io non potrei essere madre in un tempo
del legittimo re, moglie al tiranno,
e a questo sen pudico
stringere insieme
il figlio, e 'l suo nemico.

GRIMOALDO

(a Garibaldo)
Ah! duca,
in questa guisa divien mia Rodelinda?

RODELINDA

A questo patto io t'offro la mia man;
pensaci, e vedi,

(Con disprezzo e odio)

ch'essendo tu mio sposo,
io tua consorte,
io sposo la vendetta, e tu la morte.

UNULFO

(Fra sè)
Quanto accorta, e fedel oggi è costei.

GARIBALDO

(Fra sè)
Quanto s'oppone a' gran disegni miei.

N. 16 - Aria

RODELINDA

Spietati, io vi giurai,
se al mio figlio il cor donai
di serbarvi e duolo e affanno.
Non potrebbe la mia mano
stringer mai quel'inumano
ch'è cagion d'ogni mio danno.
Spietati, io vi...

(Parte. Grimoaldo resta stordito) 

Scena Quarta 

(Grimoaldo, Unulfo, Garibaldo e guardie)

Recitativo

GRIMOALDO

Unulfo, Garibaldo,
in questo seno
muor la speranza, ch'alimenta amore,
e seco amor non muore,
e non vien meno.  

UNULFO
In difesa del core deh richiama,
signor, la tua virtude!

GRIMOALDO

Ah! La gran fedeltà, che in lei risplende,
più m'innamora, Unulfo, e più m'accende.

UNULFO

Ama dunque in colei dell'alma la beltà,
non del sembiante!

GRIMOALDO

Che far di più poss'io?

GARIBALDO

Non ti stupire d'una vana apparenza;
accetta il patto, e la vedrai disdire!

UNULFO

E col sangue reale d'un fanciullo innocente
macchiar vorrai?

GRIMOALDO

Non più! Le voci di virtù
non cura amante cor, o pur non sente.

(prende il pugnale con decisione, per andare alla
ricerca di Flavio, ma si ferma ancora titubante)

N. 17 - Aria

Prigioniera ho l'alma in pena,
ma si bella è la catena,
che non cerca libertà.
Mesto, infermo, il cor se n' giace,
ma il suo mal così gli piace,
che bramar pace non sa.
Prigionera... 

(parte)

Recitativo

UNULFO

Massime così indegne,
consigli così rei tu prgi, oh duca,
a chi sostien la maestà reale?

GARIBALDO

(pontifica machiavellico)
Lascia che chi è tiranno opri da tale

UNULFO

Vorrai?

GARIBALDO

Sì, che spergiuro tradisca la sua fé.

UNULFO

Vorrai?

GARIBALDO

Che impuro insidi l'onestà.

UNULFO

Vorrai?

GARIBALDO

Che crudo con massime spietate,
ingiuste ed empie...

UNULFO

Sparga il sangue reale?

GARIBALDO

Così d'usurpatore
il nome adempie.  

N. 18 - Aria

Tirannia gli diede il regno,
gliel conservi crudeltà.
Del regnar base e sostegno
è il rigor, non la pietà.
Tirannia gli diede...

(parte)

Recitativo

UNULFO

Sì, sì fellon, t'intendo, e non m'inganno;
come al tuo vero re fosti rubello,
così cerchi tradire anche il tiranno.
Perché consoli intanto l'afflitto il mio signor
l'anima amante, intenda quanto sia fida
la sposa sua, quanto costante.

N. 19 - Aria

Fra tempeste funeste a quest'alma
foriera di calma già spunta una stella.
E disgombra ogn'ombra di pene
la fé del suo bene, che splende più bella.
Fra tempeste funeste...

Scena Quinta

(Luogo delizioso. Bertarido, poi Edwige e poi
Unulfo.Bertardio travestito da mendicante cieco)

N. 20 - Aria e Recitativo

BERTARIDO

Con rauco mormorio
piangono al pianto mio ruscelli e fonti.

(Arriva Edwige) 

E in tronchi e mesti accenti
fann'eco a miei lamenti;
e gli antri e monti.

EDWIGE

Dell'estinto germano
mi sembrano gli accenti,
se 'l desio non m'inganna.

BERTARIDO

Con rauco mormorio
piangono al pianto mio
ruscelli e fonti.

(Edwige si avvicina e li riconosce)

Recitativo

EDWIGE

Ah, no; che non m'inganna
la voce e 'l volto.
Oh ciel! Vive il fratello
sotto spoglie straniere,
ed esso è quello.

BERTARIDO

Son scoperto!

EDWIGE

Germano! Oh dio!
Che miro? Tu vivi?

BERTARIDO

E la mia vita già ti costa un sospiro?
Ma no, non sospirar,
quello non sono  
Bertarido ebbe il trono, ebbe amici, e vassalli;
ebbe congiunti, ebbe una sposa...
Oh dio!
Idea di fedeltade e di costanza;
e a me di tutto ciò rimasta è sola,
per giunta del mio duol, la rimembranza.

EDWIGE

Accidentale sdegno rallentar può,
ma non disciorre i nodi,
che tenaci formò natura in noi;
pur s'io ti tolsi il regno,
vendicò Rodelinda i tuoi danni.

BERTARIDO

Non è, sorella, il regno l'oggetto
di mie brame, e del mio inganno;
mi finsi estinto, e fu sol mio disegno
d'involare al tiranno
i pegni a me più cari,
e sposa e figlio, e delle mie sventure
condurli a parte in un penoso esilio.
Se loro mi riprendo, lascio a voi il potere 

(Edwige è felice)

UNULFO

(arriva cercando Bertarido. Fra sè)
Pur lo trovai... ma che veggio?
Tradito è già l'arcano, egli è scoperto.

BERTARIDO

(Continua a parlare con Edwige)
E pur ancor questo contento
mi niega invida sorte;
misero io torno, e sento,
che l'infida consorte tradisce la mia fé.

UNULFO

Questo è un inganno, Rodelinda è fedel.

BERTARIDO

Che dici Unulfo, mi narri il ver?

EDWIGE

(Fra sè)
Respira anima amante.

UNULFO

No, che bramar non puoi di lei
più fida sposa e più costante.

EDWIGE

Liberar Rodelinda, e Flavio seco, dunque
è l'unico tuo giusto desio?

BERTARIDO

Non altro.

EDWIGE

Or io m'impegno di rendere
al tuo cor la pace,

(fra se)

e al mio.

(parte)

UNULFO

Vieni, signor,
non è più tempo adesso di celar,
che tu vivi, alla fedel tua sposa.

BERTARIDO

Vengo; che in te questo mio cor riposa.

(parte Unulfo)
 
Sfoga gli sdegni tuoi,
toglimi, irato ciel, vassalli e trono!
Rendi a miei casti affetti
Rodelinda fedele, e ti perdono.

N. 21 - Aria

Scacciata dal suo nido
se n' vola in altro lido,
né sparge mai querelle, la rondinella.
Del fato non si lagna,
se ha seco la compagna
chi gli è sempre fedele, e sempre è bella.
Scacciata dal suo nido.

(Parte)

Scena Sesta
 

(Galleria nell'appartamento di
Rodelinda. Rodelinda e Unulfo)


Recitativo

RODELINDA

(a Unulfo)
Vive il mio sposo?

UNULFO

Si, vive, oh regina,
ansioso d'abbracciarti.

RODELINDA

A tanta sorte per la gioia
dovria mancarmi il core;
e pure, Unulfo, io sento...

UNULFO

Importuno timore invidia al tuo bel sen...

RODELINDA

Deh! Non tardare a miei sguardi il contento,
ed al cor mio;
venga a me Bertarido!

UNULFO

(Sale presto)
Or te l'invio.

(parte)

RODELINDA

Con quai risalti, oh dio!
Dentro del petto mio palpita il core!
Non so, se per la gioia, o pe 'l dolore.

N. 22 - Aria

RODELINDA

Ritorna oh caro e dolce mio tesoro,
a dar conforto e speme a questo cor!
Tu renderai al seno mio la calma,
se refrigerio sei d'ogni dolor.
Ritorna oh caro e dolce...

Scena Settima

(Rodelinda, poi Bertarido,
e poi Grimoaldo con guardie)

Recitativo

RODELINDA

Ah! Sì, ecco lo sposo. Ah caro pegno!
Mio tesoro! Mio ben!...

(va per abbracciarlo)

BERTARIDO

(l'arresta)
Ferma, che degno de' tuoi pudichi amplessi
ancor non sono, se potei dubitar della tua fede.

(si inginocchia)

 
Lascia pria ch'al tuo piede
de' falsi miei sospetti umil perdono
io ti domandi almeno;
m'assolvi, oh cara,
e poi mi stringi al seno.

RODELINDA

De' nostri affetti a intepidir
l'ardore di fredda gelosia,
il gel non basta; se l'alma mia tu sei...

(L'abbraccia. Entran Grimoaldo,
Garibaldo e guardie)

GRIMOALDO

Che vedete, occhi miei!
Questa è la casta...

BERTARIDO

(Fra sè)
Oh cieli!

RODELINDA

(Fra sè)
Oh ingiusta sorte!

GRIMOALDO

Questa è la fé costante,
che all'estinto consorte tu serbi,
oh Rodelinda? E un rege amante,
che t'offre col suo cor la destra e 'l regno,
orgogliosa disprezzi,
e prendi a sdegno?

RODELINDA

(Fra se)
Non sa, che sia lo sposo;
oh amore, aita!
Si salvi la sua vita, e a torto
l'onesta rimanga offesa.

GRIMOALDO

Impudica, non parli?
E qual difesa e qual scusa
rivolgi entro al pensiero?
Porgi a drudo straniero,
forse ignobile e vile
ciò che ricusi ad una monarca?

RODELINDA

(mente per salvare Beltraido)
È vero.

BERTARIDO

(Fra se, Riflettendo su)
E soffrirò, che per timor servile
resti offeso il candore
di sua bella onestà? Ah no, si muora,
pur che viva l'onore.

(forte, a Grimoarfo) 

No Grimoaldo, a torto si taccia
d'impudico un cor sì fido;
casti fur quegli amplessi,
il consorte abbracciò, son Bertarido.

GRIMOALDO

Bertarido?

RODELINDA

È mendace.

GRIMOALDO

Bertarido morì.

RODELINDA

Per salvar l'onor mio finge così.

BERTARIDO

Per prova che non fingo, e che son io,
vedi, come a lei preme
più dell'onestà propria
il viver mio!

GRIMOALDO

(alle guardie)
Costui si custodisca;

(a Rodelinda, portandola dal braccio
mentre i soldati arrestano Bertarido)
 

e tu m'ascolta;
o tuo drudo, o tuo sposo, anco una volta
lo stringi al sen, te lo consento anch'io;
sien legittimi o no,
gli dian gli amplessi tuoi l'ultimo addio.

N. 23 - Aria

(a Rodelinda)

Tuo drudo è mio rivale,
tuo sposo è mio nemico,
e morte avrà.

(a Bertarido)
 
L'amplesso tuo fatale,
legittimo o impudico, or reo ti fa.
Tuo drudo è mio rivale...
 

(Fuori Grimoaldo e Garibaldo, lasciando
Bertardio nelle mani dei soldati)

Recitativo

RODELINDA
(con grande dolore)
Non ti bastò, consorte,
trafiggermi da lungi
con l'avviso crudel della tua morte;
se per dar al mio sen pena maggiore
non ti guidava amore
a morir su' miei lumi?

BERTARIDO

Ah! Sposa, e pur son
tra mie sventure or sì contento,
che dal destin tradito
mi giunge anche gradito il tradimento.

N. 24 - Duetto

RODELINDA, BERTARIDO

Io t'abbraccio,
e più che morte, aspro e forte,
è pe 'l cor mio questo addio,
che il tuo sen dal mio divide.

BERTARIDO
Ah mia vita,

RODELINDA
Ah mio tesoro,  

BERTARIDO
Se non moro,

RODELINDA
Se non mori...

RODELINDA, BERTARIDO
è più tiranno quell'affanno,
che dà morte, e non uccide.
Io t'abbraccio...
 
 

ATTO TERZO
  


Scena Prima 

(Galleria. Edwige ed Unulfo)

Recitativo

EDWIGE

Del german nel periglio
ritorna a naufragar ogni mia speme;
sangue, amor, gelosia, cieli, consiglio!

UNULFO

L'ostinato furor di Grimoaldo
condanna Bertarido, e vuol, ch'ei mora.

EDWIGE

Al suo fato involarlo, e alle ritorte,
non sa il tuo zelo?

UNULFO

E come?

EDWIGE

Alla tua fede è il prigionier commesso.

UNULFO

Libero Grimoaldo a me concede
nel carcere l'ingresso,
è vero; ma a che pro?

EDWIGE

(gli dà una chiave)
Questa è la chiave,
che nel carcer disserta la via,
che per sotterra guida nascosta
entro al real giardino;
là ne verrò con Rodelinda anch'io;
per quel cieco cammino quivi lo scorgeremo,
e fia mia cura che trovi aperto il varco,
per libero sortir fuor delle mura.

UNULFO

Col tuo aiuto e consiglio
non difficil si rende a me l'mpresa
a morte sottranà quest alma ardita
e fia troppo ben spesa per salvar la il mio Re
quest mia vita

N. 25 - Aria

Un zeffiro spirò
che serenò quest'alma,
e calma vi portò.
S'io salvo il mio il mio signore
altro non brama il core,
e pace allor avrò.
Un zeffiro spirò...

(parte)  

(Durante lo sviluppo l'aria precedente, Grimoaldo
appare sulla scena seguito da Garibaldo cercando
di convincerlo a firmare un documento, mentre
Edwige Unulfo si preparano per aiutare Bertardio)

Recitativo

EDWIGE
Con opra giusta
io cancellar disegno l'enormità del fallo,
a cui mi spinse cieco amor di regno;
e di salvar confido Rodelinda,
il suo figlio, e Bertarido.

N. 26 - Aria

Quanto più fiera tempesta freme,
tanto più speme prendendo io vo.
Già lusinghiera, per mio conforto,
dice che in porto
io giungerò.
Quanto più fiera...

(parte)

Scena Seconda
 

(Grimoaldo, Garibaldo e guardie)

Recitativo

GARIBALDO

(Entra. A Griomaldo)
O falso è Bertarido,
o fu mendace del re degli Unni il foglio;
chiede la morte sua la gelosia del soglio.

GRIMOALDO

Agitato è il cor mio;
muove il pensiero
or sospetto, or amore,
or speranza, or timore,
or bella gloria, or gelosia d'impero.

GARIBALDO

Questa ad ogn'altro affetto,
questa prevaglia;
o siasi finto, o vero,
uccidi in Bertarido il tuo sospetto!

GRIMOALDO

Ma sia vero, o mendace,
se Bertarido uccido,
e come spero d'ottener mai da Rodelinda pace?

GARIBALDO

E come averla puoi,
vivo il consorte,
o sia mendace, o vero?

GRIMOALDO
Oh dio!

GARIBALDO
Sospiri?
E degli scherni tuoi
pur ancor non t'avvedi?
Rodelinda, Edwige, uniscono
a' tuoi danni il loro sdegno;
o dai morte al fellone,
o perdi un regno.

(parte)  

N. 27 - Aria

GRIMOALDO
Tra sospetti, affetti, e timori
sento il seno ripieno d'affanni.
Or mi rendo,
or m'accendo in furori
or mi pento,
or pavento d'inganni.
Tra sospetti...

(parte)

Scena Terza

(Carcere oscurissima.
Bertarido, e poi Unulfo)

N. 28 – Arioso

BERTARIDO

Chi di voi fu più infedele,
cieco amor, sorte crudele?
Chi di voi più m'ingannò?
Mi scacciò spietata sorte
pria dal soglio, e alle ritorte,
crudo amor, poi mi guidò.

(cade nella prigione una
spada gettatavi da Edwige)

N. 29 - Recitativo accompagnato

Ma non so che,
dal remoto balcon,
mi cade al piè.
Qui l'aere oscuro e fosco
vieta ogni oggetto al guardo.

(cerca col tatto per terra)
 
Pur lo trovai... da mano amica
certo mi viene il ferro, e par che dica  
son teco in ogni impresa,
stringimi in tua difesa,
d'ogni incontro funesto
ti sottrarrò se vuoi,
lascia agli amici tuoi
cura del resto!

(snuda la spada)  

Dunque ti stringo
oh caro, d'amico
più fedel, fedele acciaro.
 
Ma già s'apron le porte
del carcere fatale, ecco di morte
il ministro di crudel;
giusti furori già m'accendono il sen.
Perfido, mori!

(tira un colpo, e ferisce Unulfo,
che era appunto entrato)

UNULFO

Bertarido, mio re!

BERTARIDO

Che feci? Unulfo? Ohimè!

UNULFO

Ben poco il sen t'accende
desio di libertade,
oh mio signore, se ferisci la man,
che a te la rende. Oh Signore!

BERTARIDO

Ah destra scellerata!
Ah insano core!
Ah caro amico!
Ah Bertarido ingrato!
Ciechi orrori e funesti!
E tu, ferro mal nato,
in mal punto spietato a me giungesti.

(col suo mantello Bertardio bendaggio Unulfo)

UNULFO

Non più,
questi momenti troppo, ah!
Troppo son cari per spenderli in lamenti;
più della mia ferita preme
la tua salvezza, e la tua vita.
Queste già note spoglie abbandona, signor,

(gli fa lasciar la sopraveste)

e a miglior'uopo ripiglia il brando, ah!

(gli ripone la spada in mano)

Molto esserci può fatale ogni dimora,
andiamo!

BERTARIDO

Amico, allora che più son reo,
mi vuoi da lacci sciolto?

UNULFO
Oh dio! Parmi udir gente, ah! Partiam,
pria che il geloso custode s'accorga della frode.  

BERTARIDO
Ohimè! Che tanto è spietato
il mio piè quanto fu contro te la man;
se questa il tuo sangue versò,
quello il calpesta.

UNULFO
Non temere, vieni Mio Signore...

(partono per una via segreta della prigione.
Bertardio lascia il suo sanguinoso cappotto)

Scena Quarta

(Edwige, che guida per la mano Rodelinda e Flavio)

Recitativo

RODELINDA

(A Flavio)
Non temete.

EDWIGE

Non temere signore! Germano!
Alcun non sento;
oscuro è il luogo.

RODELINDA

(Riferendosi a Flavio)
Ah! Che a ragion pavento.

EDWIGE

(sorte della prigione)
Prendo una luce!

RODELINDA

Oh dio! Bertarido, cor mio,
tu non rispondi?
Dormi forse?
Dove sei? Dove t'ascondi?

EDWIGE

(torna con una luce)
Germano!

RODELINDA

Ah! Fui presaga;
ecco le spoglie,
ecco di fresco sangue asperso il suolo!
Che più cerco, infelice?
Questo sangue m'adira,
e questo manto,
che il caro sposo mio... ah!
Che più dir non mi consente il pianto!

(piange)  

EDWIGE
Ah, Rodelinda! Oh dio!
E qual conforto può darti il mio dolor?

RODELINDA

Edwige, è morto il tuo german;

(s'inginocchia ed abbraccia il figlio)

è morto, orfano figlio,
il re tuo genitore, il mio consorte.

EDWIGE

Ah! Tarda mia pietà, che in van
d'acciaro provvedesti sua mano!

RODELINDA

(si leva)
Or chi mi rende il freddo busto almeno,
onde in quel caro seno
un bacio imprima,
e sul corpore adorato,
prevenendo il mio fato, il duol m'opprima!

N. 30 - Aria

Se 'l mio duol non è si forte,
chi trafigge, oh dio!
Chi svena per pietà questo mio cor?
Ah! Che un duol peggior di morte
involare a un sen
che pena, e pietà, non è rigor.
Se 'l mio duol non...
 
(partono)
 

Scena Quinta

(Giardino reale. Bertarido e Unulfo
fuggendo attraverso un a porta segreta)

Recitativo

BERTARIDO

Amico, ah, che a me duole
più che la sorte mia la tua ferita!

UNULFO

Signor, la destra solo
fu scopo al tuo valor  
lieve è la piaga.

BERTARIDO
Lascia che man pietosa
chiuda al sangue la strada.

UNULFO

Mio re confuso io sono.
Ormai convien ch'io vada
in traccia di tua sposa
e del tuo figlio.
Là, tra quelli virgulti
célati fin ch'io torni al tuo periglio.

(sale)

BERTARIDO
Mi celerò; ma questo cor
non teme più d'un tiranno
il perfido comando.
Giacché pietoso il ciel
sciolto mi rende altro
più non domando;
ché dal mio braccio
il fato dipende.

N. 31 - Aria

Se fiera belva ha cinto
fra le catene il piede
col fremito richiede
la tolta libertà.
Ma poi da lacci sciolta
in fuga ognun rivolta
che, offesa, tosto apprende
a non usar pietà.
Se fiera belva ha...

(è nascosto. Grimoaldo arriva meditando)

Scena Sesta
 

(Grimoaldo solo)

N. 32 - Recitativo accompagnato

GRIMOALDO

Fatto inferno è il mio petto;
di più flagelli armate
ho dentro il core tre furie  
gelosia, sdegno ed amore;
e da più gole io sento,
quasi mastin crudele,
il rimorso latrar per mio tormento,
chiamandomi infedele,
spergiuro, usurpator, empio e tiranno.

(sguaina la spada per uccidere se stesso)

Ma pur voi lusingate
le stanche mie pupille
ad un breve riposo, aure tranquille!
Sì, dormi Grimoaldo,
e se ritrovi pace tra i fonti e l'erbe,
delle regie superbe le mal sicure soglie
in abbandono lascia;
che prezioso è dell'alma
riposo al par del trono.

N. 33 - Aria


Pastorello d'un povero armento
pur dorme contento,
pur dorme contento,
sotto l'ombra d'un faggio o d'alloro.
Io, d'un regno monarca fastoso,
non trovo riposo,
sotto l'ombra di porpora e d'oro.
Pastorello d'un povero...
 
(seguitando la sinfonia, si addormenta)

Scena Settima

(Grimoaldo che dorme, e Garibaldo)

Recitativo

GARIBALDO

Che miro? Amica sorte
seconda i miei disegni.
Con la propria sua spada,
per questa istessa mano
che già lo coronò, per questa or cada.

(toglie a Grimoaldo la spada del fianco,
e Grimoaldo svegliandosi dice)

GRIMOALDO

(destasi)
Quali insidie?

GARIBALDO

¡Si desta.!

GRIMOALDO

E quale inganno...
Chi 'l ferro m'involò?

GARIBALDO

(assalti a Grimoaldo)
Muori tiranno!

Scena Ottava

(Grimoaldo, Garibaldo, Bertarido, poi guardie,
e poi Rodelinda con Flavio per la mano)

BERTARIDO

Tu morrai, traditor! Muori, rubello.
 
(Bertraido incalzando Garibaldo
nella scena ucisi Garibaldo)

GRIMOALDO

Oh ciel! Soldati, o là!...
chi mi difese? Oh dio! Chi mai fu quello?
Fu Bertarido?

(vengono le guardie)

RODELINDA

(arriva con flavio)
Sì, fu Bertarido, colui che tu svenasti,
oh core indegno!

BERTARIDO

(torna)
Grimoaldo ecco il ferro!

(getta la spada a piè di Grimoaldo)

RODELINDA

Oh ciel! Che miro? Veglio?
Sogno, o deliro?  

BERTARIDO
(aditando Garibaldo morto, e allo stesso ferro)
Miralo, egli è macchiato del sangue
d'un tuo caro;
cadde trafitto, esangue,
chi a te fu traditore, a me rubello;
vendica il sangue suo pur col mio sangue!

(Offre il petto alla spada che coglie Grimoaldo)
(arrivano soldati che prendene Bertarido)

N. 34 - Aria

Vivi tiranno! Io t'ho scampato,
svenami, ingrato, sfoga il furor.
Volli salvarti sol per mostrarti
ch'ho di mia sorte
più grande cor.  

(i soldati portano prigioniero
Unulfo ed Edwige)
 

Vivi tiranno!...
 

Recitativo

GRIMOALDO
Dunque sei Bertarido?

RODELINDA

E qual maggiore prova ne vuoi
di quell'invitto core?

GRIMOALDO

Ma chi dalle ritorte
ti sciolse il piede?

Scena Ultima
 

(Unulfo, e poi Edwige)

UNULFO
(accusa se stesso)
Eccoti innanzi il reo.  

EDWIGE
Rimirar senz'orrore anch'io non seppi
languire il mio german così tra ceppi.

GRIMOALDO

Se amici siete a Bertarido,
anch'io per amici vi accolgo,
che a lui deggio la vita,
Edwige mia sposa,
al sen ti stringo;
e di Pavia sul trono
a te dovuto regnando,
ogn'altro regno ormai rifiuto.

(prendendo Bertarido per mano)

Milano ecco il tuo re, rendigli omaggi
al tuo primo signor.

BERTARIDO

No, Grimoaldo,
altro da te non voglio...

GRIMOALDO

(
interrompendo lo)
Prendi il figlio, la sposa, e prendi il soglio!

BERTARIDO

(a Rodelinda)
Cara, fuori siam di periglio.

RODELINDA

Sposo, ti stringo al sen;
abbraccia al figlio!

N. 34 - Aria

Mio caro bene!
Non ho più affanni
e pene al cor.
Vedendoti contento,
nel seno mio già sento,
che sol vi alberga amor.
Mio caro bene!

Recitativo

BERTARIDO

Sposa, figlio, sorella, amici, oh dio!
Vi stringo al seno; oh quanto a tutti,
a tutti voi deve il cor mio!
Si festeggi fra tanto di
questo regno in ogni parte, e sia al passato
martire in sì felice dì, di pari il gioire!

Duetto

RODELINDA, BERTARIDO
D'ogni crudel martir
il torbido pensier
s'immerga nel piacer,
e sol felicità brilli nell'alma
Cangiano alfin le sorti dell'alme forti,
e sorgono al par che oppressa palma.

N. 35 – Coro

(coro finale cinque voci. Bertardio,
Rodelinda, Edwige, Grimoaldo e Unulfo)

CORO
(tutti senza Garibaldo)
Dopo la notte oscura
più lucido, più chiaro,
più amabile, più caro
ne spunta il sol quaggiù.
Tal dopo ria sventura,
figlio d'un bel soffrire,
più stabile gioire
nasce dalla virtù...



ACTO   PRIMERO
 
 
Obertura
 
Escena Primera
 
(Habitación de Rodelinda, que está sentada
llorando. Luego entra Grimoaldo y Garibaldo
con guardias)
 
Minuetto
 
N. 1 - Aria
 
RODELINDA
He perdido a mi amado esposo
y aquí, sola en la desventura,
mi sufrimiento es cada vez mayor.
 
Recitativo
 
GRIMOALDO
¡Mi reina!
 
RODELINDA
Grimoaldo, en mi actual situación,
el título de reina que me das
es un insulto para mí,
 
GRIMOALDO
Pero he venido para devolverte
 tu reino y a tu esposo.
 
RODELINDA
(se levanta sorprendida)
¿Qué dices?
 
GRIMOALDO
Mientras tu consorte, Bertarido, vivía,
yo escondí mi pasión por ti, Rodelinda.
Sin embargo, su muerte alienta mi esperanza
y puedo expresarte mi pasión.
 
RODELINDA
¿Qué escucho? ¿No tienes suficiente
con haberme arrebatado mi reino y mi esposo?
¿Acaso, pérfido, también quieres socavar mi gloria?
¡No, Grimoaldo, rechazo tu oferta,
déjame a mí la gloria y quédate con el trono!
 
N. 2 - Aria
 
El impío rigor del destino,
aunque me haga miserable,
no podrá quitarme el honor.
Y tú, cruel tirano,
en vano intentas someterme
teniéndome prisionera.
El impío rigor...
 
(Sale)
 
Escena Segunda
 
(Grimoaldo y Garibaldo)
 
Recitativo
 
GRIMOALDO
Duque, ¿visteis alguna vez semejante desprecio?
 
GARIBALDO
Dejádmelo a mí,
y en breve espero someterla.
 
GRIMOALDO
Temo irritarla. La paz de mi corazón
está perturbada por Edwige y también por Rodelinda;
ésta por el odio y aquella por su amor.
 
GARIBALDO
A ambas podréis domar con el rigor.
 
GRIMOALDO
¿Cómo?
 
GARIBALDO
Despreciad el aburrido afecto de Edwige;
y que Rodelinda os tema y os adore
a despecho suyo.
 
GRIMOALDO
No tengo tanto coraje.

GARIBALDO
Dejadme a mí la cuestión
y en breve esperad
no verla tan altiva.
 
GRIMOALDO
¡Aquí llega Edwige!
 
GARIBALDO
Con ella empezad
a poner en práctica mi consejo.
 
Escena Tercera
 
(Edwige y los antedichos)
 
EDWIGE
¿Tan arrogante te has vuelto,
ahora que eres el rey?
 
GRIMOALDO
Desde que soy rey
me he liberado de ti.
Te ofrecí mi mano y la desdeñaste;
ahora tú me ofreces la tuya
y yo la rechazo  ¡sufre en silencio!
Al trono llamaré a quien más me plazca.
 
N. 3 - Aria
 
Cuando te amé, ingrata.
te negaste a ser mi esposa;
siempre dijiste que no.
Y ahora que soy rey,
no quiero compartir mi trono
con alguien que una vez me despreció.
Cuando te amé,
 
(Sale)
 
Escena Cuarta
 
(Edwige y Garibaldo)
 
Recitativo
 
EDWIGE
¿Y tú dices que me amas?
¿Aún llevas la espada envainada?
¿Puedes tolerar que me desprecien y e insulten?
 
GARIBALDO
Señora, ya mismo corro a cumplir
con vuestro deseo de venganza
sobre el cráneo de ese traidor...
 
(va a salir)
 
EDWIGE
¡No, detente, espera!
Quiero que se arrodille ante mí
y suplique un perdón
que nunca le daré.
 
GARIBALDO
¿Y piensas lograrlo?
 
N. 4 - Aria
 
EDWIGE
¡Lo haré! Le diré a ese despiadado
que se lleve su corazón a otra parte.
¡Ingrato, falso, traidor!
Después, volviéndome hacia ti,
te diré ante sus propios ojos
que tú eres el único a quien yo amo.
¡Lo haré! Le diré...
 
(Sale)
 
Escena Quinta
 
(Garibaldo solo)
 
Recitativo
 
GARIBALDO
Edwige, está equivocada.
Yo deseo reinar,
y al casarme con ella
sólo busco una forma de acercarme al trono.
 
N. 5 - Aria
 
Mientras él hechiza el corazón de ella,
yo aprovecho las alas de Cupido
para ascender al trono.
Yo uso el amor para ocultar el engaño,
pues cualquier sentimiento de adoración
resultaría un obstáculo para mí.
Mientras él hechiza...
 
(parte)

Escena Sexta

(Bosque de cipreses en donde se están los
sepulcros del los reyes de Lombardía, y más
atrás el mausoleo de Bertarido. Éste llega
vestido como gitano, luego entra Unulfo)
 
N. 6 - Sinfonía y Recitativo acompañado
 
BERTARIDO
¡Vana pompa de muerte!
Este falso túmulo
que oculta mi rostro y conserva mi nombre,
sin embargo halaga la altiva soberbia
del vencedor.
Decís que estoy muerto,
pero mi dolor os muestra que no es verdad.
 
(Lee la inscripción)
 
“Bertarido fue rey
y derrotado por Grimoaldo huyó;
ahora yace junto a los Hunos.
Que su alma encuentre el reposo eterno
y sus cenizas la paz.”
¿Paz para mis cenizas? ¡Astros tiranos!
Acaso mientras siga viviendo,
¿deberé lidiar con las penas y angustias?
 
N. 7 - Aria
 
¿Dónde estás, amada mía?
¡Ven y consuela mi alma!
Estoy oprimido por los tormentos
y sólo a tu lado
puedo apaciguar mis crueles lamentos.
¿Dónde estás, amada mía?
 
(permanece meditando apesadumbrado
mientras llega Unulfo)
 
Recitativo

Aquí llega Unulfo, ¡oh, Dios!
 
(intenta abrazarlo)
 
¡Ah, mi fiel amigo
déjame abrazarte!
 
UNULFO
(no se deja abrazar)
¡Mi señor!. El cruel destino ose robó la corona
pero no apartó de mí el respeto
que el fiel súbdito debe a su soberano.
Sólo pido me concedáis el honor
de estrechar esta mano
y el humilde beso de un fiel servidor.
 
(le besa la mano)
 
Que con este beso regrese mi antigua fidelidad
y mi renovada servidumbre.
 
BERTARIDO
Encontrar un amigo tan fiel
en medio de la desventura
¡bendita sea la desventura!
Pero dime
¿Qué sabes de mi esposa Rodelinda?
¿Cómo está mi hijo?
 
UNULFO
Lo que el indiferente destino no logró,
dos ríos de llanto de sus bellos ojos
lo logró la falsa noticia de tu muerte.
 
BERTARIDO
¡Dios! ¿Acaso le revelaste
que estoy vivo?
¡Quiero verlos!
 
UNULFO
Que el dolor no os haga
actuar con imprudencia.
Os conviene ocultaros un poco más.
 
BERTARIDO
¡Oh, Dios! ¡Qué prueba!
Pero... ¿qué veo?
Unulfo, aquí vienen mi esposa e hijo.
¡Amigo, déjame abrazarlos!
 
UNULFO
¡Oh, Dios! Señor, no dejéis que el amor
traicione vuestro destino
 
BERTARIDO
¡Ah, luego de tan largo exilio,
déjame que abrace a mi esposa
y que le dé un beso a mi hijo!
 
UNULFO  
¡Por un solo momento
podéis perderos para siempre!
 
BERTARIDO
¡Qué tormento!
 
UNULFO
¡Retiraos, señor!
 
BERTARIDO
¿Quieres que me muera?
 
UNULFO
No, escondámonos...
 
(ambos se ocultan detrás de la tumba)
 
Escena Séptima
 
(Entra Rodelinda llevando de la mano
a Flavio. Los antedichos ocultos)

 
N. 8 - Aria
 
RODELINDA
¡Sombras, árboles, tumbas funestas!...
seríais las delicias de mi corazón
si encontrase la paz entre vosotros,
al igual que las cenizas de mi amado!
¡Sombras, árboles... etc.
 
N. 9 - Recitativo acompañado
 
RODELINDA
Sombra de mi bello sol
que quizás aún sigues unida
a esta imagen,
mira las lágrimas y el dolor
de tu esposa e hijo...
¡Escucha mis suspiros!
 
Recitativo
 
BERTARIDO
(que continúa oculto con Unulfo)
¡No resisto más!
 
UNULFO
¡Refrena tu amor!
 
RODELINDA
Recibe nuestros besos.
 
(besa y hace besar a su hijo la tumba)
 
BERTARIDO
¡Déjame!
 
UNULFO
¡No mi señor, observa y calla!
 
(repentinamente entran Garibaldo y soldados)
 
Escena Octava
 
(Los dichos con Garibaldo y algunos soldados)
 
Recitativo
 
GARIBALDO
¡Los besos a esta tumba son inútiles!
¡Oh, Rodelinda!...
Y sin embargo,
con ellos podríais recuperar el reino.
 
BERTARIDO
(Siempre culto, para sí)
¡Garibaldo, villano!
 
UNULFO
¡Contén tu cólera!
 
RODELINDA
¿De mi desventura, pérfido, traidor
osas hablarme?
 
GARIBALDO
Grimoaldo quiere vuestra pronta obediencia
no vuestra oposición.
Someteos a vuestro destino
y casaos con él, o preparaos a...
 
RODELINDA
(interrumpiéndolo)
¿A qué? ¿Quizás a la muerte?
No tengo nada que temer, ni que esperar.
 
GARIBALDO
¿Qué no tenéis nada que temer?...
¡Dadme vuestro hijo!
 
(sujeta a Rodelinda mientras
los soldados le arrebatan a Flavio)
 
BERTARIDO
¡Ah, villano!
 
UNULFO
(Sujetándolo)
¡Detente!
 
GARIBALDO
Que el peligro que corre vuestro hijo
os vuelva menos orgullosa y más prudente.
Grimoaldo deja en vuestras manos
vuestra suerte.
Considerad las opciones y elegid con cuidado:
el trono para vuestro hijo o la muerte.
 
RODELINDA
¡Pérfido, ya entiendo
la maldad de tu consejo!
¡Devuélveme a mi hijo!
 
(vuelve a tomar al muchacho)
 
Vuelve con tu señor
y dile que me rindo,
que me casaré con él y aceptaré el trono.
 
BERTARIDO
(Para sí)
¡Ay de mí, me siento morir!
 
UNULFO
(Para sí)
¡Cielos! ¿Qué oigo?
 
RODELINDA
Pero tú, tiembla,
vil sirviente, indigno ministro.
¡Como reina te juzgaré
y morirás!
 
N. 10 - Aria
 
(Garibaldo sonríe con sorna)
 
Morirás, sí, y tu maldita cabeza
será el escabel al que me subiré
para llegar a trono.
De mi nuevo esposo
no podré pedir mejor regalo.
Morirás, sí...
 
(salen todos, queda Garibaldo solo)
 
Escena Novena
 
(Bertarido y Unulfo, escondidos;
Garibaldo, Grimoaldo, y guardias)
 
Recitativo
 
GRIMOALDO
¿Y bien, Duque?
¿Puede mi ardiente corazón
tener alguna esperanza de tus acciones?
 
GARIBALDO
Sí, Rodelinda es tuya.
 
GRIMOALDO
¿Garibaldo es eso cierto?
 
GARIBALDO
Sí, tú eres feliz, pero...
Yo, señor, estoy muerto.
 
GRIMOALDO
¡Muerto! ¿Por qué?
 
GARIBALDO
Con su nuevo trono,
ella me mostró todo su desprecio.
 
GRIMOALDO
Calma, que mi triunfo
será en tu beneficio.
Contra el cruel rayo de su desprecio,
de defenderá mi fuerte escudo.
 
N. 11 - Aria
 
Estando conmigo,
no haz de temer, no lo dudes.
¿De qué?
¿De quién?
Te aseguro que te defenderé.
Yo mando, yo soy el rey.
Estando conmigo...
 
(salen ambos)
 
Escena Décima
 
(Bertarido y Unulfo)
 
Recitativo
 
BERTARIDO
(refiriéndose a Rodelinda
y mirando su retrato)
¡Unulfo, oh Dios!
¿Eso es devoción?
¿Estoy soñando?
¡Qué miserable soy!
¿Eso es fidelidad?
¿Cómo puede rendirse así,
al primer asalto?
¿Cómo puede ceder así?
 
UNULFO
Todo saldrá bien...
 
BERTARIDO
¡No, calla!
 
UNULFO
No te precipites...
 
BERTARIDO
(continúa sumido en sus pensamientos)
No, la constancia es en ella
necesidad y no virtud.
 
UNULFO
¡Ah, mi señor!
Confieso que me invade una gran pena,
sin embargo deja que vaya,
aunque entristecido,
a procurar un consuelo
a tu gran dolor.
 
N. 12 - Aria
 
UNULFO
Los golpes del destino
contra un alma fuerte
son amargos, pero no mortales.
Pero si lo alienta el amor,
cuanto más noble es el corazón,
mayores son los tormentos.
Los golpes del....etc.
 
(sale Unulfo)
 
Escena Undécima
 
(Bertarido solo)
 
N. 13 - Recitativo acompañado
 
BERTARIDO
Deja que mi fiel consorte
crea que sigo muerto.
Deja que le ofrezca a su nuevo esposo
la fidelidad que una vez fue mía,
y cuando me sepa vivo, se confunda.
 
(con ira)
 
¡Déjala que sea feliz!
Cuando sepa que estoy vivo
se verá confundida.
 
N. 14 - Aria
 
Que se la vea confundida
a mi fiel esposa
que ante mi muerte
así se burla de mí.
Con falsos suspiros
se agita y se inquieta.
Llora mi muerte
pero me está matando en vida.
Que se la vea confundida...etc.
 
 
 
ACTO SEGUNDO
 
 
Escena Primera
 
(Sala en el Palacio. Garibaldo y Edwige)
 
Recitativo
 
GARIBALDO
Así es, mi señora,
has perdido
los títulos de Reina y esposa.
 
EDWIGE
¡Calla!
Mi pena es insoportable ¡oh, Dios!
Pero ¿qué puedes hacer por mí?
¿Qué piensas?
 
GARIBALDO
Edwige, dame esperanzas
y por mi amor te juro sostener
tu derecho al trono.
 
EDWIGE
Prometo ser tuya.
 
GARIBALDO
Debes prometer ser mi esposa y...
 
(intenta abrazarla)
 
EDWIGE
¡Eh! ¿Cómo? ¿Quieres la recompensa
antes de prestar el servicio?
 
GARIBALDO
Con tan bello título pierdo el nombre de traidor.
Que calle el infame que me llama infiel.
Decide...
 
EDWIGE
Si pudieras ver mi corazón...
 
GARIBALDO
(se ofusca)
Lo veo ingrata.
Amas al que te traicionó.
¡Alma despiadada!
 
(sale y entra Rodelinda)
 
Escena Segunda
 
(Edwige y Rodelinda, luego Flavio)
 
EDWIGE
Rodelinda, ¿pareces triste?
¡Vuelves a poseer trono y lecho!
 
RODELINDA
Triste o feliz.
soy ahora tu reina.
 
EDWIGE
¿Y confías en Grimoaldo?
¿Confías en ese perjuro y rebelde
que nos traicionó a Gundeberto y a mí?
 
RODELINDA
Grimoaldo era un duque y ahora es el Rey.
 
EDWIGE
Le di el reino y ahora se lo quitaré.
Verás encenderse mi ira
como el relámpago sobre su cabeza;
de un golpe cambiaré
los laureles por cipreses
y su trono por la tumba.
 
(entra Flavio y se pone a jugar con Rodelinda)
 
N. 15 - Aria
 
Para vengar su escarnio
mi amor se convertirá en ira,
y así enardecida
traeré la destrucción sobre el infiel.
Para vengar mí...etc.
 
(sale)
 
Escena Tercera
 
(Rodelinda y Flavio, Grimoaldo,
Unulfo, Garibaldo y guardias)
 
Recitativo
 
GRIMOALDO
¿Rodelinda, es verdad?
 
RODELINDA
Sí, Grimoaldo, me rindo.
 
UNULFO
(Para sí)
¡Cielos!
 
RODELINDA
Pero antes debes cumplir una condición,
y luego seré lo que tú quieras:
esposa o sierva.
 
GARIBALDO
(aterrado a Grimoaldo)
¡Ella quiere mi cabeza!
 
GRIMOALDO
Pide lo que quieras, excepto la muerte de...
 
RODELINDA
(interrumpiéndolo)
¿De Garibaldo?
 
GRIMOALDO
¡Exactamente!
 
RODELINDA
Un alma tal vil como la suya
en vano teme mi noble desprecio.
 
GRIMOALDO
Entonces, querida,
me aseguras la felicidad.
Prometo cumplir con todo lo que pidas.
 
RODELINDA
Quiero que todos te recuerden
como el cruel e inhumano rey
que con sus propias manos,
y en mi presencia, mató a mi hijo.
 
(le entrega un puñal y señala a Flavio)
 
¡Que toda tu gloria se extinga bajo este delito!
 
UNULFO
(Para sí)
¡Qué oigo!
 
GRIMOALDO
¿Eso deseas?
 
RODELINDA
Sí, ese es mi deseo.
 
GRIMOALDO
Bromeas...
 
RODELINDA
No, no bromeo.
No puedo ser al mismo tiempo
madre del legítimo rey y esposa del tirano.
Y estrechar a un mismo tiempo
en mi púdico seno
al hijo y a su enemigo.
 
GRIMOALDO
(a Garibaldo)
¡Ah, duque!
¿Es de este modo que Rodelinda será mía?
 
RODELINDA
Con esa condición te daré mi mano.
Piénsalo.
 
(con sorna y odio)
 
Comprendo que así te convertirás
en mi esposo y yo en tu consorte.
Yo desposo a la Venganza y tú a la Muerte.
 
UNULFO
(Para sí)
¡Qué sagaz y fiel es esta mujer!
 
GARIBALDO
(Para sí)
¡Mis planes se desbaratan!
 
N. 16 - Aria
 
RODELINDA
¡Despiadado! Juré que
al dar mi corazón a mi hijo
reservaba para vosotros el dolor y la angustia.
Jamás podrá estrechar mi mano
ese ser inmundo
que causa de todo mi sufrimiento.
¡Despiadados! Juré...etc.
 
(Sale con su hijo dejando a Grimoaldo anonadado)
 
Escena Cuarta
 
(Grimoaldo, Unulfo, Garibaldo y guardias)
 
Recitativo
 
GRIMOALDO
¡Unulfo, Garibaldo!
La esperanza que alimentaba el amor
murió en mi corazón.
Sin embargo, mi amor no morirá
ni su fuerza se verá reducida.
 
UNULFO
¡En defensa de tu corazón
convoca a la virtud!
 
GRIMOALDO
La fidelidad que en ella resplandece
me hace amarla aún más.
 
UNULFO
Ama también la belleza de su alma
y no sólo la belleza de su rostro.
 
GRIMOALDO
¿Qué más puedo hacer?
 
GARIBALDO
No os dejéis engañar por vanas apariencias.
Aceptad la condición y veréis como se retracta.
 
UNULFO
¿Con la sangre real de un niño
quieres mancharte?
 
GRIMOALDO
¡Basta! La voz de la virtud
no domeña a un corazón amante.
 
(toma el puñal y se vuelve para ir en
busca de Flavio, pero se detiene dubitativo)
 
N. 17 - Aria
 
Prisionera está mi alma doliente,
pero son tan bellas las cadenas
que no desea la libertad.
Afligido, mi enfermo corazón
está tan contento con su enfermedad
que no buscara alivio.
Prisionera...
 
(sale)
 
Recitativo
 
UNULFO
Pero, ¿cómo puedes ofrecer
un consejo tan malvado
a quien detenta la real majestad?
 
GARIBALDO
(pontificando maquiavélicamente)
¡Deja que el tirano actúe como tirano!
 
UNULFO
¿Eso quieres?
 
GARIBALDO
Sí. ¡Que el impío traicione su palabra!
 
UNULFO
¿Eso quieres?
 
GARIBALDO
¡Que el impuro socave la honestidad!
 
UNULFO
¿Eso deseas?
 
GARIBALDO
Que con acciones atroces,
injustas y malvadas...
 
UNULFO
¿Qué derrame sangre real?
 
GARIBALDO
... merezca el nombre
de usurpador.
 
N. 18 - Aria
 
Con la tiranía obtuvo el reino
y con la crueldad lo conservará.
La base y el sostén del poder
es el rigor y no la piedad.
Con la tiranía...
 
(sale)
 
Recitativo
 
UNULFO
Sí, villano, te entiendo y no me engaño.
Como te rebelaste contra tu verdadero rey,
ahora buscas traicionar al tirano.
Pero ahora, para reconfortar
el amante corazón de mi señor,
iré a informarle de la constancia de su esposa.
 
N. 19 - Aria
 
En medio de la tormenta que azota su alma
apareció una estrella que presagia la calma.
Despejadas las nubes de la sospecha
la fe de su bien brilla aún más hermosa.
En medio de la...
 
Escena Quinta
 
(Lugar agradable fuera del palacio. Bertarido
disfrazado como un mendigo ciego
 
N. 20 - Aria y Recitativo
 
BERTARIDO
Con ronco murmullo
lloran ante mis lágrimas arroyos y fuentes;
 
(llega Edwige)
 
y con truncos y tristes acentos
se hacen eco de mis lamentos
cavernas y montañas.
 
EDWIGE
De mi difunto hermano
creo oír la voz,
si es que mi deseo no me engaña.
 
BERTARIDO
Al sonido de mis lamentos,
con ronco murmullo
lloran arroyos y fuentes.
 
(se acerca Edwige y lo reconoce)
 
Recitativo
 
EDWIGE
¡No, no me engaño!
Es su voz… y su rostro...
¡Cielos, mi hermano vive!
Es él, a pesar
de su extraño atavío.
 
BERTARIDO
¡Me han descubierto!
 
EDWIGE
¡Hermano mío! ¡Oh, Dios!
¿Qué veo? ¿Estás vivo?
 
BERTARIDO
¿Mi vida te arranca un suspiro?
No, no suspires
pues no soy el mismo Bertarido.
Tenía un trono y... amigos y vasallos...
Tenía parientes y una esposa...
¡Oh, cielos, y también
fidelidad y constancia!
Mas ahora, todo lo que queda de eso
es sólo el recuerdo.
 
EDWIGE
Da rienda suelta a tu indignación,
pero no desates los nudos con los que
la naturaleza tan firmemente nos ató.
No obstante, si logro reconquistar el trono
vengaré a Rodelinda y a tus desventuras.
 
BERTARIDO
Hermana, yo no deseo el reino
ni lo busco con mi engaño.
Me fingí muerto sólo por el deseo
de atrapar al tirano
y por recuperar lo que más quiero:
mi esposa e hijo.
Si los recupero, los conduciré
a un penoso exilio dejándote a ti el poder.
 
(Edwige se alegra)
 
UNULFO
(que llega buscando a Bertarido)
Corro a su encuentro... ¡Ah! ¿Qué veo?
Perdida está la causa, él ya ha sido descubierto.
 
BERTARIDO
(continúa hablando con Edwige)
Y sin embargo,
aún esta felicidad me niega el destino.
Soy infeliz y presiento que
mi querida consorte me es infiel.
 
UNULFO
¡Os engañáis, Rodelinda os es fiel!
 
BERTARIDO
¿Qué dices Unulfo? ¿Es eso cierto?
 
EDWIGE
(Para sí)
¡Anímate alma enamorada!
 
UNULFO
¡Nadie podría desear
una esposa más fiel y constante!
 
EDWIGE
Entonces ¿liberar a Rodelinda y a Flavio
es tu único deseo?
 
BERTARIDO
No tengo otro.
 
EDWIGE
Me esforzaré, por devolverle la paz
a tu corazón...
 
(aparte, para sí)
 
...y al mío.
 
(Sale)
 
UNULFO
¡Venid, mi señor!
No debéis ocultar por más tiempo
a vuestra fiel esposa que estáis vivo.
 
BERTARIDO
Adelántate, te sigo.
 
(Unulfo se marcha)
 
¡Cielos iracundos, desatad vuestro desdén!
Llevaos mis súbditos y mi trono
pero devolvedme a mi fiel Rodelinda.
¡Yo perdonaré vuestra furia!
 
N. 21 - Aria
 
Expulsada de su nido,
la golondrina en triste vuelo
busca otro nido.
No se lamenta de su destino
si con ella va su
fiel y hermosa compañera.
Expulsada de su nido...
 
(sale)
 
Escena Sexta

(Galería en los apartamentos de
Rodelinda. Unulfo y Rodelinda)
 
Recitativo
 
RODELINDA
(a Unulfo)
¿Qué mi esposo está vivo?
 
UNULFO
¡Está vivo, mi reina,
y ansioso por abrazaros!
 
RODELINDA
¡Mi corazón puede fallar
ante tanta emoción!
Pero, Unulfo, siento que...
 
UNULFO
Vanos temores invaden vuestro noble corazón…
 
RODELINDA
¡No demores la felicidad
a mis ojos y a mi corazón!
¡Que Bertarido venga a mí!
 
UNULFO
(sale rápido en busca de Bertarido)
¡Corro a buscarlo!
 
(Sale)
 
RODELINDA
¡Con qué fuerzas, oh Dios,
dentro de mi pecho palpita mi corazón!
No sé si de alegría o de dolor.
 
N. 22 - Aria
 
RORELINDA
¡Regresa, mi querido y dulce tesoro,
a dar consuelo y esperanza a mi corazón!
Traerás a este corazón la calma
si puedes aplacar mi dolor.
¡Regresa, mi querido...
 
Escena Séptima
 
(Rodelinda, luego Bertarido,
y luego Grimoaldo con guardias)

 
Recitativo
 
RODELINDA
¡Aquí llega mi esposo,
mi bien, mi tesoro!
 
(le extiende los brazos para abrazarlo)
 
BERTARIDO
(la detiene)
Detente, no soy digno de tus castos abrazos,
pues he dudado de tu fidelidad.
 
(se arrodilla ante a ella)
 
Deja que me arrodille a tus pies
y te pida humildemente perdón
por mis sospechas.
¡Absuélveme, querida mía,
y estréchame contra tu pecho!
 
RODELINDA
Nada podrá enfriar el ardor de nuestro amor,
ni siquiera el hielo de los celos,
puesto que tu alma es mía.
 
(Se abrazan. Entran Grimoaldo,
Garibaldo y guardias)
 
GRIMOALDO
¿Qué ven mis ojos?
¿Es ésa la casta mujer que...
 
BERTARIDO
(Para sí)
¡Cielos!
 
RODELINDA
(Para sí)
¡Destino injusto!
 
GRIMOALDO
¿Es ésta tu fidelidad para con
tu difunto esposo, Rodelinda?
¿Y a un rey amante
que te ofrece su corazón y su mano?
¿Desprecias orgullosa a quien te ama
y te ofrece su mano y corona?
 
RODELINDA
(Para sí)
No sabe que él es mi esposo.
¡Dios del Amor, ayúdame!
Sálvale la vida y deja que mi honor
sea injustamente mancillado.
 
GRIMOALDO
¡Impúdica! ¿No hablas?
¿No dices nada en tu defensa?
¿Ninguna excusa?
¿Te entregas a un extranjero
innoble y vil,
y rechazas a un monarca?
 
RODELINDA
(mintiendo para salvar a Bertarido)
¡Sí es verdad!
 
BERTARIDO
(Para sí. Cavilando)
¿Y he de soportar
que se ofenda el candor
de su hermosa honestidad?
¡Ah no, muramos para salvar el honor!
 
(con energía, a Grimoaldo)
 
Grimoaldo, te equivocas si acusas de impúdico
a un corazón tan fiel, lo que has visto
ha sido el casto abrazo de dos esposos.
¡Soy Bertarido!
 
GRIMOALDO
¿Bertarido?
 
RODELINDA
¡Miente!
 
GRIMOALDO
¡Bertarido murió!
 
RODELINDA
¡Finge para salvar mi honor!
 
BERTARIDO
La prueba de que no soy un  impostor
y de que soy Bertarido
es que ella valora mi vida
más que su propio honor.
 
GRIMOALDO
(ordenando a los soldados)
¡Arrestadlo!
 
(A Rodelinda, tomándola del brazo.
Los soldados apresan a Bertarido)
 
¡Y tú, escúchame!
Sea tu esposo o tu amante
abrázalo por última vez,
¡Sea quien sea abrázalo
y dale tu último adiós!...
 
N. 23 - Aria
 
(a Rodelinda)
 
Si es tu amante, es mi rival;
si tu esposo, mi enemigo.
¡Morirá!
 
(a Bertarido)
 
Tu fatal abrazo, sea legítimo o impúdico,
igualmente te hace culpable.
Si es tu amante, es mi rival...
 
(Salen Grimoaldo y Garibaldo dejando
a Bertarido en manos de los soldados)
 
Recitativo
 
RODELINDA
(con gran pena)
¿No te bastó, esposo mío, con herirme
con la cruel noticia de tu muerte,
para causarme aún a mayor dolor
viniendo a morir,
amor mío,
ante mis ojos?
 
BERTARIDO
Y sin embargo, esposa,
tan feliz estoy en mi sufrimiento
que me complace
este revés del destino.
 
N. 24 - Dúo
 
RODELINDA, BERTARIDO
Yo te abrazo
y más duro que la muerte
es a mi corazón
este adiós que te separa de mi seno.
 
BERTARIDO
¡Oh, mi vida!
 
RODELINDA
¡Oh, mi tesoro!
 
BERTARIDO
Si no muero...
 
RODELINDA
Si no mueres...
 
RODELINDA, BERTARIDO
...que es más cruel la congoja
que da muerte pero que no mata.
Yo te abrazo...
 
 
 
ACTO TERCERO
 
 
Escena Primera

(Galería en el Palacio. Edwige y Unulfo)
 
Recitativo
 
EDWIGE
Con mi hermano en peligro
vuelven a naufragar todas mis esperanzas.
¡Sangre, amor, celos y futuro!
 
UNULFO
La obstinada furia de Grimoaldo
condena a Bertarido a la muerte.
 
EDWIGE
¿Tus leales esfuerzos
no pueden liberarlo de las cadenas?
 
UNULFO
¿Y cómo?
 
EDWIGE
¿No han puesto al prisionero bajo tu custodia?
 
UNULFO
Grimoaldo me permite visitarlo en la prisión,
es verdad, pero...
¿Qué puedo hacer con eso?
 
EDWIGE
(le entrega una llave)
Esta llave
abre una puerta de la prisión
que conduce a un pasaje secreto
que da al jardín real.
Iremos allí con Rodelinda,
los guiaremos por el parque
asegurándonos que el camino esté despejado.
Así podrán escapar de estos muros.
 
UNULFO
Con tu ayuda y consejo
menos difícil se me antoja esta empresa.
Con audacia lo rescataré de la muerte.
Es poco el sacrifico por salvar a mi rey,
incluso dando mi propia vida.
 
N. 25 - Aria
 
Sopló una leve brisa
que serenó mi alma
y le trajo la calma.
Si logro salvar a mi señor,
mi corazón no querrá nada más
y al fin obtendrá la paz.
Sopló una leve...
 
(Sale)
 
(Mientras se desarrolla el aria precedente,
Grimoaldo aparece en escena seguido de
Garibaldo que intenta hacerle firmar un
documento)
 
Recitativo
 
EDWIGE
Con una obra buena
pretendo borrar el inmenso crimen
al que me condujo el ciego amor por el poder.
Confío en poder salvar
a Rodelinda, a su hijo y a Bertarido.
 
N. 26 - Aria
 
Cuando más ferozmente arrecia la tormenta,
más esperanzas tengo.
Me reconforta pensar
que he de llegar felizmente
al puerto
Cuando más...etc.
 
(sale)
 
Escena Segunda
 
(Grimoaldo, Garibaldo y guardias)
 
Recitativo
 
GARIBALDO
(Entrando, a Grimoaldo)
O Bertarido es un impostor
o el mensaje del Rey de los Hunos era falso.
¡Para salvar tu trono, él debe morir!
 
GRIMOALDO
Agitado está mi corazón
y mis pensamientos se mueven
ora por la sospecha, ora por el amor,
ora por la esperanza, ora por el temor,
por la gloria o por las ansias de poder.
 
GARIBALDO
Hoy deben prevalecer éstas ansias
antes que cualquier otro sentimiento.
Sea o no un impostor mata a Bertarido
y tus sospechas morirán con él.
 
GRIMOALDO
Pero sea verdadero o falso,
si mato a Bertarido...
¿Cómo podré reconciliarme con Rodelinda?
 
GARIBALDO
¿Y cómo podrías tenerla
estando su esposo vivo,
sea éste verdadero o falso?
 
GRIMOALDO
¡Dios!
 
GARIBALDO
¿Suspiras?...
Pero es que aún no notaste
cuánto te están insultando.
Rodelinda y Edwige, a tu pesar,
demuestran desdén.
Dale muerte al villano
o perderás el reino
 
(parte)
 
N. 27 - Aria
 
GRIMOALDO
Destrozado por la sospecha, el amor y el temor,
mi corazón está lleno de angustia.
Por momentos me rindo,
por momentos me enfurezco,
por momentos lo lamento
por momentos temo el engaño.
Destrozado por la....
 
(parte)
 
Escena Tercera
 
(Un calabozo muy oscuro.
Bertarido, luego Unulfo)
 
N. 28 - Aria
 
BERTARIDO
¿Quién fue más infiel
el ciego Amor o el cruel Destino?
¿Quién me engañó más?
El cruel Destino me arrojó del trono;
y el traicionero Amor me sedujo
trayéndome hasta aquí.
 
(Cae a su pies una espada que ha
sido arrojada por Edwige)
 
N. 29 - Recitativo acompañado
 
Pero... ¿Qué?
Desde esa ventana
algo ha caído a mis pies.
La densa oscuridad
oculta todo a mi vista...
 
(busca la espada)
 
¡Lo encontré!
Es seguro que esta espada
me la envía un amigo.
Parece que ella me dice:
¡te acompañaré, úsame en tu defensa!
de todo encuentro funesto,
si quieres, puedo librarte,
deja que tus amigos se encarguen del resto.
 
(desenvaina la espada)
 
¡Deja que te sostenga,
querida y fiel espada
de amigos sinceros!...
 Pero... ¡Se abre la puerta
de esta cárcel fatal!
¡Aquí entra el portador de la muerte!
El furor arde en mi pecho.
¡Pérfido, muere!
 
(ataca al recién llegado
que resulta ser Unulfo)
 
UNULFO
¡Bertarido, mi rey!
 
BERTARIDO
¿Qué? ¿Unulfo?... ¡Ay de mí!
 
UNULFO
Es tal el deseo de libertad de vuestro corazón,
que incluso atacáis
a la persona que os la trae.
¡Oh, mi señor!
 
BERTARIDO
¡Bertarido ingrato!
¡Mano malvada!
¡Corazón insano!
¡Mi querido amigo!
¡Qué horror!,
¡Esta espada no ha podido llegar
en mejor m momento!
 
(con su capa, Bertarido trata de vendar a Unulfo)
 
UNULFO
No...
Estos momentos son demasiados preciosos
para perderlos lamentándose.
Más importante que mi herida
son vuestra seguridad y vuestra vida.
Dejad ese ropaje que os delata, señor,
 
(le hace dejar el abrigo)
 
y dadle mejor uso a vuestra espada.
 
(repone la espada en su mano)
 
La menor demora podría ser fatal.
¡Vamos!
 
BERTARIDO
Amigo, a pesar que te he herido,
¿aún desea liberarme?
 
UNULFO
¡Dios, se oyen pasos!
Partamos antes que la guardia advierta la fuga.
 
BERTARIDO
¡Ay de mí!
¿Qué hacer con tan sólo un arma?
Que desgraciada acción
herir al hombre que venía a salvarme.
 
UNULFO
No temáis. ¡Vamos, mi señor!...
 
(Salen por una puerta secreta, dejando
Bertarido su capa ensangrentada)
 
Escena Cuarta
 
(Edwige, que lleva de la mano a Rodelinda y Flavio)
 
Recitativo
 
RODELINDA
(a Flavio)
¡No temas!
 
EDWIGE
¡No temas, señor! ¡Hermano!
No veo nada.
¡Qué oscuro está este lugar
 
RODELINDA
(refiriéndose a Flavio)
¡Ah, tiene motivos para tener miedo!
 
EDWIGE
(entrando en la celda)
¡Buscaré una luz!
 
RODELINDA
¡Oh Dios! Bertarido, Corazón mío
...¿no respondes?
Quizás estés dormido
¿Dónde estás? ¿Dónde te escondes?
 
EDWIGE
 (que regresa con una lámpara)
¡Hermano!
 
RODELINDA
Tengo un presentimiento...
¡Aquí están sus ropas!
¡Hay sangre fresca en el suelo!
¿Qué más encontraré? ¡Oh, infeliz!
Esta sangre y esta capa sugieren
que mí querido esposo...
¡Ay, Dios mío!
¡El llanto me impide hablar!
 
(llora)
 
EDWIGE
¡Ah, Rodelinda! ¡Oh, Dios!
¿Qué alivio puede proporcionarte mi dolor?
 
RODELINDA
Edwige, tu hermano ha muerto.
 
(se arrodilla y abraza a Flavio)
 
¡Huérfano hijo mío!
Tu progenitor y mi consorte, el rey, ha muerto...
 
EDWIGE
Muy tarde llegó mi piedad,
la que en vano armó su mano.
 
RODELINDA
(se pone de pie)
Al menos si me hubieran dejado su frío cadáver,
para que en su querido pecho
y en su adorado cuerpo
pueda darle un beso y,
desgarrada por el dolor, afrontar mi destino.
 
N. 30 - Aria
 
Con dolor tan tremendo,
¿quién se compadecerá,
¡oh, Dios! y atravesará mi corazón?
¡Ah! Cuando un dolor invade el pecho
la muerte no es lo peor,
ella es piedad y no castigo.
Con dolor tan tremendo...
 
(salen)
 
Escena Quinta
 
(Jardín del palacio real. Bertarido y Unulfo
llegan huyendo por una puerta secreta)
 
Recitativo
 
BERTARIDO
¡Amigo, más que mi suerte
me duele tu herida!
 
UNULFO
Señor, esta herida en la mano derecha
no es nada al lado de
vuestra trágica situación.
 
BERTARIDO
Deja que te cure la sangrante herida
que va dejando un reguero por el camino.
 
UNULFO
Mi rey, yo estoy bien.
Con serviros soy feliz.
¡Dejadme que vaya
y os traiga a esposa e hijo!
Mientras tanto ocultaos,
y permaneced a salvo de cualquier peligro
 
(sale)
 
BERTARIDO
Me esconderé;
pero mi corazón no teme
el poder de un traicionero tirano.
Puesto que el misericordioso cielo
me ha puesto en libertad,
no confío en nada más
que en mis propias fuerzas
para afrontar mi destino.
 
N. 31 - Aria
 
Si una fiera salvaje ve su pata
atrapada en una trampa,
tiembla mientras intenta
recuperar la libertad.
Pero cuando es liberada,
pone a todos en fuga pues,
 aunque herida,
pronto aprende a no tener piedad.
Si una fiera salvaje...
 
(se oculta. Grimoaldo llega cavilando)
 
Escena Sexta
 
(Grimoaldo solo)
 
N. 32 - Recitativo acompañado
 
GRIMOALDO
¡Un infierno arde en mi pecho!
Tres pasiones armadas con flagelos
tengo en mi corazón:
celos, ira y amor.
Desde lo más profundo de mi ser
oigo, cual cruel mastín,
ladrar al arrepentimiento
llamándome traidor,
hipócrita, usurpador, impío y tirano.
 
(saca su espada para suicidarse)
 
A mis cansadas pupilas
dad un breve reposo.
¡Que pueda dormir tranquilo!
¡Duerme, Grimoaldo,
y encuentra la paz entre las frondas!
Olvida los inestables tronos
y los orgullosos reinos,
pues el descanso es al alma tan precioso
como el poder.
 
N. 33 - Aria
 
El humilde pastor de un rebaño
puede dormir contento,
puede dormir contento
a la sombra de un haya o un laurel,
sin embargo, yo, monarca de un fastuoso reino
no encuentro reposo bajo las sombras
de mis lujosos palios de púrpura y oro.
El humilde pastor de un rebaño...
 
(se adormece mientras suena un interludio)
 
Escena Séptima
 
(Grimoaldo que duerme, y Garibaldo)
 
Recitativo
 
GARIBALDO
¿Qué veo?
¡La suerte amiga secunda mis planes!
Morirá por su propia espada
y por la misma mano
que una vez lo coronó.
 
(toma la espada de Grimoaldo.
Éste despertando dice)
 
GRIMOALDO
(saliendo de su sopor)
¿Qué trampa es esta?
 
GARIBALDO
¡Se despierta!
 
GRIMOALDO
¡Traición!
¿Quién me ha robado la espada?
 
GARIBALDO
(lo ataca)
¡Muere tirano!
 
Escena Octava
 
(Grimoaldo, Garibaldo, Bertarido, luego guardias
y después Rodelinda con Flavio de la mano.
 
BERTARIDO
¡Morirás, traidor! ¡Muere!
 
(Bertarido sale de su escondite e
impidiendo el ataque, mata a Garibaldo)
 
GRIMOALDO
¡Cielos! ¡Soldados, a mí!
¿Quién me ha defendido?
¡Oh Dios, si es Bertarido!
 
(entran soldados)
 
RODELINDA
(que ingresa acompañada de Flavio)
Sí, fue Bertarido, a quien tú heriste,
¡corazón indigno!
 
BERTARIDO
(regresa)
¡Grimoaldo, acá está tu espada!
 
(tira la espada a los pies Grimoaldo)
 
RODELINDA
¡Cielos! ¿Qué veo?
¿Sueño o deliro?
 
BERTARIDO
(Señala a Garibaldo muerto y refiriéndose a la espada)
Mírala, está manchada con la sangre
de alguien a quien tú amabas
pero que fue un traidor para ti
y un villano para mí .
¡Y ahora venga su sangre con la mía!
 
(ofrece su pecho a la espada que empuña Grimoaldo)
(entran guardias que detienen a Bertarido)
 
N. 34 - Aria
 
¡Vive tirano! Yo te salvé,
mas no importa, desata tu ira y mátame.
He querido salvarte sólo para demostrarte
que el destino me otorgó
el más grande y noble corazón.
 
(los soldados traen prisionero
a Unulfo y a Edwige)
 
¡Vive tirano!...
 
Recitativo
 
GRIMOALDO
Entonces... ¿eres Bertarido?
 
RODELINDA
¿Y quién otro podría ser
con tan tierno corazón?
 
GRIMOALDO
Pero... ¿quién te liberó
y ayudó a llegar hasta aquí?
 
Escena Última
 
(Unulfo, y después Edwige)
 
UNULFO
(acusándose a sí mismo)
¡Ante vos está el reo!
 
EDWIGE
Ni si quiera yo pude ver sin horror,
languidecer a mi hermano con sus cadenas.
 
GRIMOALDO
Si vosotros sois amigos de Bertarido,
entonces yo, que le debo la vida,
os abrazo así mismo como a mis amigos.
Edwige, esposa mía,
te abrazo contra mi pecho.
A ti te debo la corona y el trono de Pavía.
Con un reino me basta,
renuncio a todo lo demás.

(tomando a Bertarido de la mano)
 
¡Milán, he aquí a tu rey!
¡Ríndele homenaje como a tu soberano!
 
BERTARIDO
No Grimoaldo,
nada quiero de ti salvo....
 
GRIMOALDO
(interrumpiéndolo)
¡Toma a tu hijo, a tu esposa y el trono!
 
BERTARIDO
(a Rodelinda)
¡Querida, ya pasó el peligro!
 
RODELINDA
Esposo, te estrecho contra mi pecho.
¡Abraza a tu hijo!
 
N. 34 - Aria
 
Querido bien mío
ya no tengo angustia
ni pena en el corazón.
Al ver tu felicidad
en mi pecho,
sólo puedo sentir amor.
Querido bien...
 
Recitativo
 
BERTARIDO
Esposa, hijo, hermana, amigos. ¡Oh, Dios!
Os abrazo a todos contra mi pecho.
¡Cuánto os debe mi corazón!
¡Y ahora, que haya festejos en todo el reino!
Que la alegría de estos días tan felices
supere a nuestros sufrimientos pasados.
 
Dúo
 
RODELINDA, BERTARIDO
¡Que el atormentado pensamiento
salga de su cruel sufrimiento
y se sumerja en el placer!
Que sólo la felicidad brille en el alma.
Al fin cambia el destino del alma noble
y surge para ella la negada palma.
 
N. 35 - Coro
 
(coro final a cinco voces. Bertarido,
Rodelinda, Edwige, Grimoaldo y Unulfo)
 
TODOS
(todos excepto Garibaldo)
Después de la noche oscura
más claro, más brillante
más amable y más querido
brilla el sol sobre nosotros.
Después de tal desventura,
hija del sufrimiento,
brota la serena felicidad
que nace de la virtud.
 
 
Digitalizado y traducido por:
José Luís Roviaro 2018