ATTO TERZO


Scena Prima

(Una piazza nel villaggio posto nel mezzo della 
valle. Case rustiche. Osteria con porticato, sotto 
il quale tavole, panche, sedie. Una collina con vari 
sentieri praticabili. Più avanti, a sinistra dell'attore, 
la porta di una casa. - Prima che si alzi la tela 
odesi da lontano un preludio e suono di ghironde)

(Savoiardi e Savoiarde, parte sotto il porticato 
seduti alle tavole, bevendo e mangiando; altri di 
fuori osservando verso il fondo. Sulla collina 
intanto compaiono gruppi di giovani savoiardi, 
e fanciulle colle loro bisacce e ghironde)

CORO
Viva! Viva! Viva!
Sentili / eccoli, giungono! 
Oh, qual piacere! 
Per loro vuoti si tutto un bicchiere. 
Ansiosi guardano... N'han già veduti... 
Lieti ci mandano baci e saluti...
Vispi discendono dalla collina. 
Su, su, corriamoli ad abbracciar.

(I giovani sono già discesi e corrono 
fra le braccia dei genitori e parenti.)

Oh! padre, o madre! O figlio! 
Un bacio! un altro!

I GIOVANI
Sani e contenti fra voi torniamo; 
N'aiutò il cielo, Dio ci ha guidato, 
Ed il guadagno noi vi rechiamo, 
Per ora allegri potete star. 

TUTTI
Per ora allegri potete / possiamo star. 

TUTTI
Facciam allegri un brindisi 
All'ora del ritorno. 
Facciam di lieti cantici 
La valle risuonar.
Quindi sull'erbe floride, 
AI tramontar del giorno, 
Corriam insiem festevoli 
Le danze ad intrecciar. 

(Partono allegri.) 

Scena Seconda

PREFETTO
Tutta la valle è in giubilo, 
Ogni padre I suoi figli rivede... 
Antonio solo, povero Antonio, 
è in preda a nero duolo. 
E come il fatal nunzio
Alla madre recar, che ansiosa attende 
La cara figlia?
Forza il cielo
Conceda al labbro mio.

(Avviandosi a sinistra si ferma 
poi osservando.)

Ma chi mai raccolto a noi s'appressa? 

(riconoscendo il Visconte)

Egli! il signor di Sirvalle!

VISCONTE
(Accorre smanioso.)
lo desiava, rispettabil Prefetto,
Di favellarvi, a compiere qui vengo 
imponenti doveri.
La madre mia s'è alfin arresa
A' miei fervidi voti... La Marchesa 
È la matrigna d'una giovinetta 
Loustolot...

PREFETTO 
(sospirando) 
Sì, infelice! 

VISCONTE 
(turbato)
Oh! cielo, che si dice? 
E che avvenne di lei? 

PREFETTO
(cupo)
Fatal mistero,
Che a me, soltanto palesava il padre. 
Misero genitore,
Cui speme alcuna più non riconforta! 

VISCONTE
(con tutta l'ansia)
Ah! dite... Linda! ... 

PREFETTO 
L'infelice è morta!

Duetto 

VISCONTE 
(colpito)
Ciel, che dite? 
Linda è morta! 

PREFETTO
Morta, si, per la famiglia, 
Che coperse di rossore. 

VISCONTE
(sospirando) 
Ah! ma vive? 

PREFETTO 
Chi sa? Viva 
Pur lasciolla il genitore, 
Quando misera tradita 
Da un indegno seduttore. 

VISCONTE
(contenendosi)
Seduttore? Ah! Se sapeste... 

PREFETTO
(con calore)
Voi difenderlo potreste? 

VISCONTE
Ei di Linda corse al piede, 
Ma più Linda non trovò. 

PREFETTO
(sorpreso)
Ah! che intesi? voi piangete! 
Ciel! qual dubbio!

VISCONTE 
Era fuggita,
Si credea da me tradita, 
Tracce invano io ne cercai. 

PREFETTO
L'amante dunque... 

VISCONTE
Omai sappiatelo... 

PREFETTO 
(marcato)
Voi! 

VISCONTE 
Sì, son io. 

PREFETTO 
(agitato)
Ed ora Linda!  

VISCONTE
(desolato)
Linda... oh! l'amor mio! 

PREFETTO
Ah! chi sa quale e dove la vita 
Ora trascina raminga, dolente! 
Forse, oh cielo! mendica, languente, 
Sulla terra non trova pietà! 

VISCONTE
Ella ha puro serbato il candore, 
M'adorava quel fervido cor! 
Ch'io potessi tradirla il pensiero 
Disperata morir la farà.

PREFETTO
Alla fede, a virtude, all'onore 
lo formava quel tenero cor. 
Di sua sorte il pensier,
Si, tremare mi fa. 

VISCONTE
I1 mio tradimento morir la farà. 

PREFETTO
Ma v'è un Nume, egli mai nell'ambascia 
La virtù derelitta non lascia.
Speme in Lui, solo in Lui. 

VISCONTE
Ritrovarla qui sperava, 
Io ritorno a ricercarla. 

(con anima)

Ma se il cielo mi punisce,
Se per sempre è a me rapita, 
Qui la misera mia vita
A finire io tornerò. 

All'amore sventurato 
Una tomba innalzerò. 
Là proteso, desolato 
La mia Linda io piangerò. 

PREFETTO
Il mio cor mi presagisce 
Ch'ella a noi non fu rapita; 
Quella misera smarrita 
Fra noi lieta io rivedrò.
Dal suo pianto il ciel placato 
AI pentito perdonò. 
L'innocente sventurato 
Alle gioie riserbò.
Ah! sì, sperate, del conforto 
Forse l'ora già suonò.
ACTO TERCERO


Escena Primera

(Una plaza en el pueblo en medio del valle. 
Casa rústica. Hostería con portón, bajo el cual 
hay mesas, bancos, sillas. Una colina y más 
adelante, a la izquierda la puerta de una casa. 
Antes de que se levante el telón se oye a lo lejos 
el preludio y sonido de una zanfonía)

(Grupos de saboyanos, unos bajo el pórtico 
sentados a una mesa, beben y comen, otros 
desde fuera observando el fondo. En la colina, 
aparecen grupos de jóvenes saboyanos y 
muchachos con sus mochilas y zanfonías)

CORO
¡Viva! ¡Viva! ¡Viva!
¡Escuchad / ahí están, ya llegan! 
¡Oh, qué placer!
¡Vaciaremos un vaso en su honor!
Miran ansiosos... ¡Ya nos han visto!
Alegres nos envían besos y saludos...
Bajan veloces de la montaña.
¡Vamos, vamos, corramos a abrazarlos!

(Los jóvenes ya han bajado y 
corren hacia los brazos de sus padres.)

¡Oh padre, oh madre! ¡Oh, hijo!
¡Un beso! ¡Otro!

LOS JOVENES
Sanos y contentos volvemos junto a vosotros.
El cielo nos ha ayudado, Dios nos guió.
Traemos dinero,
y podremos estar alegres.

TODOS
Por ahora alegres podéis / podemos estar.

TODOS
¡Brindemos, felices,
por el regreso!
Hagamos con alegres cantos
el valle resonar.
Sobre la hierba florida,
al anochecer,
corramos festivos
a deleitarnos con el baile.

(Se van alegres.)

Escena Segunda

PREFECTO
Todo el valle está jubiloso.
Todos los padres reencuentran a sus hijos...
Sólo Antonio, el pobre Antonio,
es presa de un negro duelo.
¿Y cómo dar la fatal noticia a la madre 
que espera ansiosa 
a su querida hija?
Que el cielo conceda
fuerzas a mis labios.

(Dirigiéndose a la izquierda se para, 
después observa)

¿Pero quién se acerca a nosotros?

(Reconociendo al Vizconde)

¡Él! ¡El señor de Sirval!

VIZCONDE
(con ímpetu.)
Yo deseaba, respetable Prefecto,
hablar con vos.
Vengo aquí a cumplir un importante deber.
Mi madre por fin se ha rendido
a mis fervientes deseos... 
La Marquesa es la madrina 
de una jovencita llamada Loustolot...

PREFECTO
(Suspirando)
¡Sí, infeliz!

VIZCONDE
(Turbado)
¡Oh! ¿Cielos, qué decís?
¿Y qué ha sido de ella?

PREFECTO
(Sombrío)
Secreto fatal,
que el padre tan sólo me ha contado a mí.
¡Pobre desdichado,
a quien ya no consuela esperanza alguna!

VIZCONDE
(Con toda el ansia)
¡Ah! ¡Decid!... ¡Linda! ...

PREFECTO
¡La infeliz... ha muerto!

Dúo

VIZCONDE
(Golpeado)
¿Cielos, qué decís?
¿Linda ha muerto?

PREFECTO
Muerta, sí, para su familia,
a la que cubrió de vergüenza.

VIZCONDE
(Suspirando)
¡Ah! ¿Pero vive?

PREFECTO
¿Quién sabe? 
Viva la dejó su padre
cuando huía, la infeliz,
traicionada por un indigno seductor.

VIZCONDE
(Conteniéndose)
¿Seductor? ¡Ah! Si supierais...

PREFECTO
(Con calor)
¿Podríais defenderle?

VIZCONDE
Corrió a los pies de Linda,
más no la encontró.

PREFECTO
(Sorprendido)
¡Ah! ¿Qué oigo? ¡Estáis llorando!
¡Cielos! ¡Qué duda!

VIZCONDE
Huyó.
Se creyó traicionada por mí...
En vano la busqué.

PREFECTO
El amante entonces...

VIZCONDE
¡Sabedlo!

PREFECTO
(Señalando)
¡Vos!

VIZCONDE
¿Sí, soy yo!

PREFECTO
(Agitado)
¿Y ahora Linda?...

VIZCONDE
(Desolado)
¡Linda... oh! ¡Amor mío!

PREFECTO
¡Ah! ¿Quién sabe adónde la vida
la arrastra ahora, peregrina y doliente?
¡Quizá, oh cielos, mendigando, languideciendo!
¡En esta tierra no hallará piedad!

VIZCONDE
Ha conservado su puro candor.
Me adoraba ese ferviente corazón.
La idea de que pudiera traicionarla
la haría morir desesperada.

PREFECTO
En la fe, en la virtud, en el honor
yo eduqué a aquel tierno corazón.
La idea de su suerte,
me hace temblar.

VIZCONDE
Mi traición la hará morir.

PREFECTO
Mas hay un Dios, 
que nunca dejará desvalida la virtud.
Esperad en Él, sólo en Él.

VIZCONDE
Esperaba hallarla aquí
y volví a buscarla.

(Con ansia)

Pero si el cielo me castiga,
si me la arrebata para siempre,
aquí, a mi triste vida
vendré a poner fin.

Al amor desgraciado
una tumba levantaré.
Allí postrado, desolado,
lloraré a mi Linda.

PREFECTO
Mi corazón presagia
que ella no nos fue arrebatada.
Esa pobre perdida
volverá a nosotros feliz.
De su llanto el cielo,
aplacado por el arrepentimiento, perdonó.
Al infeliz inocente 
la alegría le fue reservada.
¡Ah, sí, esperad!
Quizá ya llegó la hora del consuelo.
Scena Terza

MARCHESE
Eccoci ancora qui... 
Volati siamo da Parigi al castello.
Che smania dell'inferno in mio nipote.
Ah! quella Linda, quella mia figlioccetta, 
Qui sì gentil, vispetta,
E a Parigi sì austera... 
Eh! cos'è il mondo! 
Ora diventa, cospetto, 
una gran dama! 
Nozze qui avremo,
Feste, balli, e là... a me. 

CORO
(canto savoiardo) 
La, la, la, la, la... 
 
MARCHESE 
Viva! Preludio! 

CORO
Veh! giunto è il Marchese! 
Ben tornato al paese! 

MARCHESE
Oh! miei cari, ben tornati, 
Qui vi riveggo volentier. 

UNO DEL CORO
Voi sempre ci portate fortuna. 

TUTTI
E buon umore, sempre.

MARCHESE
E adesso avrem da stare allegramente. 

UNO DEL CORO
Come?

UN ALTRO 
Dite.

UN ALTRO 
Perché? 

MARCHESE 
Nozze, gran nozze! 

TUTTI
Dove? 

MARCHESE 
Al castel. 

CORO
Che? Vi maritate? 

MARCHESE
II cielo me ne guardi!
Lo sposo è il nostro nobile nipote. 

CORO
E la sposa? 

MARCHESE
La sposa? Oh! La vedrete. 

CORO
È ricca? È dama? È bella?

MARCHESE
Potete immaginarvelo... 
È una stella.

Ell'è un giglio di puro candore, 
Una rosa ridente d'aprile;
Ha un sorriso il più dolce gentile,
Uno sguardo, ah! è lo sguardo d'amor. 
Essa è poi ciò che v'ha di più caro 
Fra voi donne in purezza ed onor. 

CORO
Quanto a lui sarà cara. 

MARCHESE
Ne avvampa.

(con dignità caricata)

Tutti già di nostr'alto lignaggio 
Testa e core vulcanici abbiamo,
E allorquando sentiamo, 
Sentiamo all'eroica, con tutto il furor. 

CORO
(ridendo)
Alla larga! Alla larga!

MARCHESE
Or son saggio. 

CORO
(con malizia)
Eh! signor! Siete già conosciuto. 
A Parigi v'abbiamo veduto... 

MARCHESE
(fra sè)
Ohimè! Oh! ... Oh! ...

CORO
Ai caffè, sui bastion, far
gl'occhietti... 

MARCHESE
(fra sè)
Peggio, peggio!

CORO
Dar biglietti, fissar rendez-vous. 

MARCHESE
Ma biglietti d'onor... 

CORO
D'onor! ah! ah! 

MARCHESE 
D'innocenza e virtù. 

CORO
Ah! ah! ah! ah! 

MARCHESE
E voi altri, cantando, suonando, 
State tutto osservando, ascoltando. 
Usi, mode, occasion, capriccetti.
Ma quell'uomo d'allor non son più, 

CORO
Alla larga! Alla larga! 

MARCHESE
Or... io sono la stessa virtù. 

Ma vedrete, vedrete la sposa, 
Incantati, sorpresi sarete; 
Invitati al castello verrete: 
Grandi chiassi là s'hanno da far. 
Là confusi padroni e vassalli,
Qui, là, su, giù a' banchetti, 
Alle caccie, nei balli.
E ballando con voi, mie carine, 
Mi vedrete a vent'anni tornar. 

CORO
Delle feste, dei balli già sento 
Al pensiero il mio core brillar! 

(Partono da lati opposti.) 
Escena Tercera

MARQUÉS
Ya estamos aquí otra vez...
Hemos venido volando desde París al castillo.
¡Qué locura del infierno la de mi sobrino!
¡Ah! ¡Esa Linda, mi pequeña ahijada!
Aquí tan amable, tan vivaracha,
y en París tan austera...
¡Ah! ¡Así es el mundo!
¡Diantre, ahora se ha convertido 
en una gran dama!
Tendremos boda, fiestas, bailes, 
y allí.... a mí.

CORO
(canto saboyano)
La, la, la, la, la ...

MARQUÉS
¡Viva! ¡ El preludio!

CORO
¡Ah! ¡Ya ha vuelto el Marqués!
¡Bienvenido al pueblo!

MARQUÉS
¡Oh! Queridos amigos, bien hallados,
encantado de veros.

UNO DEL CORO
Siempre nos traéis suerte.

TODOS
Y buen humor, siempre.

MARQUÉS
Y ahora tenemos motivo de alegría.

UNO DEL CORO
¿Cómo?

OTRO
Decid.

OTRO
¿Por qué?

MARQUÉS
¡Una boda, una gran boda!

TODOS
¿Dónde?

MARQUÉS
En el castillo.

CORO
¿Qué? ¿Os casáis?

MARQUÉS
¡El cielo me guarde!
El novio es nuestro noble sobrino.

CORO
¿Y la esposa?

MARQUÉS
¿La esposa? ¡Oh! Ya la veréis.

CORO
¿Es rica? ¿Es una dama? ¿Es hermosa?

MARQUÉS
Podéis imaginarlo...
Es una estrella.

Es una azucena de puro candor,
una risueña rosa de abril.
Tiene la sonrisa dulce y amable,
y su mirada es la mirada del amor.
Y también lo que más se aprecia en las mujeres: 
pureza y honor.

CORO
¡Cuánto la querrá!

MARQUÉS
¡Va por ella!

(Con dignidad fingida)

Todos los de nuestro alto linaje,
tenemos una cabeza y un corazón volcánico,
y cuando sentimos algo,
sentimos de forma heroica, con todo furor.

CORO
(Riendo)
¡Dejad paso! ¡Dejad paso!

MARQUÉS
Ahora soy sensato.

CORO
(Con malicia)
¡Eh! ¡Señor! Sois conocido.
Os hemos visto en París...

MARQUÉS
(para sí)
¡Ay de mí! ¡Oh!... ¡Oh!...

CORO
En los cafés, en los bastiones, 
lanzar miradas...

MARQUÉS
(para sí)
¡Peor, peor!

CORO
Enviar notas, concertar citas.

MARQUÉS
Pero notas de honor...

CORO
¡De honor! ¡Ah! ¡Ah!

MARQUÉS
De inocencia y virtud.

CORO
¡Ah! ¡Ah! ¡Ah! ¡Ah!

MARQUÉS
Y vosotros, cantando, tocando,
lo observáis todo, lo escucháis todo.
Usos, formas, ocasiones, caprichos.
Pero ya no soy el mismo.

CORO
¡Dejad paso! ¡Dejad paso!

MARQUÉS
Ahora soy la encarnación de la virtud.

Mas, ya veréis a la novia.
Quedaréis encantados, sorprendidos.
Vendréis invitados al castillo.
Se armará gran bulla.
Amos y vasallos mezclados,
aquí, allá, arriba, abajo, en banquetes, 
en cacerías, en los bailes,
y bailando con vosotras, preciosas mías,
me veréis volver a los veinte años.

CORO
¡De pensar en las fiestas y en los bailes
ya siento mi corazón alegrarse!

(Se van por el lado opuesto.)
Scena Quarta

(Comparisce Pierotto sull'alto della collina a
sinistra. Sospira, prende la ghironda e suona. Linda 
si presenta sull'alto; avanza con passo vacillante, 
china il capo, eseguendo sempre la musica discende. 
Allorché è arrivata sulla scena, presso d'una panca, 
Pierotto cessa dal suono e Linda cade spossata sulla 
panca.)

PIEROTTO
Ed ecco in qual maniera abbiamo fatto 
Duecento leghe! Ogni mattina, quando 
A seguirmi decider la dovea,
Intender questo suono io le facea, 
Che nella sua pazzia
La dolce madre le rammenta, e in seno 
Le destava la forza ed il coraggio. 

LINDA
(macchinalmente)
In faccia il cielo e agl'uomini ...

PIEROTTO
E via! sempre lo stesso! 

LINDA
Tua sposa diverrò. 

(resta immobile) 

PIEROTTO
Come potrò mai presentarla adesso 
Alla sua madre?

Scena Quinta

PREFETTO
Del Visconte io porto
Almen d'onore ai Loustolot conforto. 

PIEROTTO
(vendendo il Prefetto) 
Ah! lui!

PREFETTO 
Pierotto!

(con tutta premura) 

E Linda?

PIEROTTO 
Là, guardatela. 

PREFETTO
Oh cielo! in quale stato! 
Que gl'occhi, quel pallor, quell'aria! 

PIEROTTO
(singhiozzando)
Folle d'amor tradito ...

PREFETTO
A prevenirne io vado i genitori. 

PIEROTTO
(Il Prefetto entra per la porta a sinistra.) 
Linda! Linda!

LINDA 
(mestamente) 
Ancora camminar! 

PIEROTTO
Ah! no, siamo giunti. 

LINDA
A Parigi? 

PIEROTTO 
Sì.

LINDA 
(agitatissima) 
Sì, ma dov'è Carlo?... Senti!
Questi suoni! Si sposa, andiam, fuggiamo... 
Non mi veda...

(Si copre il capo). 

PIEROTTO 
Qui, qui, meco. 

LINDA
Ah! fuggiam. 

PIEROTTO 
Qui.

LINDA
(lasciandosi condurre) 
Sì.

PIEROTTO 
(entrando con lei) 
Andiamo. 

VISCONTE
(con un foglio in mano)
Con questo foglio intanto assicurai 
La proprietà de' beni
Che tengono in affitto, e poi... 

PREFETTO
Signore! 

VISCONTE 
lo parto. 

PREFETTO 
No, è tornata... 

VISCONTE
Linda! Qui! Oh gioia!... A lei!... 

PREFETTO
(triste) 
Ma! 

VISCONTE 
Che?

PREFETTO
Smarrita è la ragion dell'infelice. 

CORO
(di dentro) 
Sì, è venuta.

VISCONTE 
Oh cielo!

ALTRI DEL CORO 
La Linda!

VISCONTE
(S'abbandona sul seno del Prefetto.) 
E per me!

MARCHESE 
(arrivando, al Coro) 
Cosa dite?

CORO
Sì, l'han veduta. 

MARCHESE 
(sortendo) 
Dov'è?

CORO
È venuta... la Linda! 
Ma squallida... 

MARCHESE 
Poverina!

CORO
Patita, impazzita. 

MARCHESE 
Oh disgrazia! 
Perché? Come? Cerchiamo, 
Andiam, vediam.

CORO
Andiam in sua casa. 

(S'avviano.)

PREFETTO 
Antonio! 

ANTONIO 
Son disperato! 
Più nessun riconosce! 

MARCHESE, CORO 
Ella!

ANTONIO 
Ha tremato alla mia voce. 
Restò immobile a quella 
Di sua madre che amava tanto... oh Dio! 
Signor Visconte... voi...

VISCONTE 
Sì, è ver, son io 
La cagion de' mali suoi. 
A ripararli qui veniva.

(Sentesi il suono di Pierotto dalla casa.) 

CORO, MARCHESE
Sentite la canzone di Pierotto... 

(Esce Maddalena.)

Sua madre... Ebben? 

MADDALENA
S'è scossa,
S'è alzata al suono dì Pierotto. 
Eccola... il segue.
Escena Cuarta

(Aparece Pierotto en lo alto de la colina a 
la izquierda. Suspira, coge la zanfonía y la 
toca. Linda le sigue avanzando con paso
vacilante, inclina la cabeza, y siguiendo
siempre la música desciende. En cuanto llega 
a la escena, cerca de un banco, Pierotto deja 
de tocar y Linda cae agotada en el banco.)

PIEROTTO
¡Y así es como hemos hecho doscientas leguas!
Cada mañana, 
para que se decidiera a seguirme,
le hacía escuchar este sonido,
que en su locura, 
le recuerda a su dulce madre,
y despertaba en su seno fuerza y valor.

LINDA
(Maquinalmente)
Ante el cielo y los hombres...

PIEROTTO
¡Otra vez! ¡Siempre igual!

LINDA
En tu esposa me convertiré.

(Se queda inmóvil)

PIEROTTO
¿Cómo podré llevarla ahora
ante su madre?

Escena Quinta

PREFECTO
De parte del Vizconde llevo, 
al menos de honor, consuelo a los Loustolot.

PIEROTTO
(Viendo al Prefecto)
¡Ah! ¡Él!

PREFECTO
¡Pierotto!

(Con prisa)

¿Y Linda?

PIEROTTO
¡Allí, mírela!

PREFECTO
¡Cielos! ¡En qué estado!
¡Esos ojos, esa palidez, ese aire!

PIEROTTO
(Sollozando)
Loca de amor traicionado...

PREFECTO
Voy a prevenir a sus padres.

PIEROTTO
(El Prefecto entra la izquierda.)
¡Linda! ¡Linda!

LINDA
(Moviéndose)
¿Es preciso caminar?

PIEROTTO
¡Ah! No, ya hemos llegado.

LINDA
¿A París?

PIEROTTO
Sí.

LINDA
(Agitada)
Sí, pero dónde está Carlos?... 
¡Escucha! ¡Esos sonidos! Se casa. 
¡Vámonos, huyamos!... Que no me vea...

(Se cubre la cabeza)

PIEROTTO
Aquí, aquí, conmigo.

LINDA
¡Ah, huyamos!

PIEROTTO
Aquí.

LINDA
(Dejándose llevar)
Sí.

PIEROTTO
(Entrando con ella)
Vamos.

VIZCONDE
(Con un papel en la mano)
Con este documento he asegurado
la propiedad de los bienes
que tienen arrendados, y después...

PIEROTTO
¡Señor!

VIZCONDE
Me marcho.

PREFECTO
No, ha vuelto.

VIZCONDE
¿Linda? ¿Aquí? ¡Qué alegría!... ¡Ella!...

PREFECTO
(Triste)
¡Pero!

VIZCONDE
¿Qué?

PREFECTO
La pobre ha perdido la razón.

CORO
(Desde dentro)
Sí, ha vuelto.

VIZCONDE
¡Oh, cielos!

OTRO DEL CORO
¡Linda!

VIZCONDE
(Apoyándose en el Prefecto)
¡Y por mí!

MARQUÉS
(Llegando al Coro)
¿Qué dice?

CORO
Sí, la han visto.

MARQUÉS
(Saltando)
¿Dónde?

CORO
¡Ha venido... Linda!
Pero escuálida...

MARQUÉS
¡Pobrecilla!

CORO
Perturbada, demacrada.

MARQUÉS
¡Qué desgracia!
¿Por qué? ¿Cómo? 
¡Busquémosla, vamos, vamos!

CORO
Vamos a su casa.

(Se ponen en marcha.)

PREFECTO
¡Antonio!

ANTONIO
¡Estoy desesperado!
¡No reconoce a nadie!

MARQUÉS, CORO
¡Ella!

ANTONIO
Ha temblado al oír mi voz.
Quedó inmóvil al oír la de su madre,
a quien tanto quería... 
¡Oh, Dios! Señor Vizconde... vos...

VIZCONDE
Sí, es cierto, 
soy yo la causa de todos sus males.
Aquí venía a repararlos.

(Se siente la música de Pierotto en la casa.)

CORO, MARQUÉS
Escuchad la canción de Pierotto...

(Entra Magdalena.)

Su madre.... ¿Y bien?

MAGDALENA
Se ha movido,
se ha levantado al oír a Pierotto.
Ahí está... le sigue.
Scena Ultima

MARCHESE 
Poverina! 

PIEROTTO 
(rapidamente al Visconte) 
Se potete,
Questo punto cogliete. 

LINDA
(cogli occhi volti al cielo 
come parlando a sua madre)
Madre mia,
a te ritorno, madre! ed innocente...

MADDALENA
Te lo credo, abbracciami. 

LINDA
(Si lascia abbracciare.) 
È partito.

MADDALENA 
(desolata)
Ah! lo vedete!
Più memoria, più core... 

VISCONTE
(come ispirato) 
Riservato all'amore 
È forse il ridestarlo. 

(con tenerezza) 

Linda!

LINDA 
(subito) 
Qual voce! 

VISCONTE 
Guardami... è il tuo Carlo. 
È la voce che primiera 
Palpitar ti fece il core, 
È l'accento dell'amore, 
È il sospir di chi t'amò. 

LINDA
(sempre immobile)
Egual voce un dì nel petto 
Mi discese e vi regnò. 

VISCONTE
È il tuo ben, che ancor t'adora, 
Che da te perdono implora!
Ah! uno sguardo, un tuo sorriso, 
E felice tornerò.

(Le cade ai ginocchi.)

MADDALENA, PIEROTTO, ANTONIO,
MARCHESE, PREFETTO, CORO 
Ansia/o, incerta/o, o Dio, mi sto. 

LINDA
Non fu lui, non è il mio Carlo, no! 

VISCONTE
Linda mia
A quello stato più resister non poss'io. 

(per partire)

LINDA 
(lo arresta) 
Se tu fossi Carlo mio,
Tu m'avresti il cor beato, 
Ripetendo un caro accento 
Che rammenta il più bel dì. 

VISCONTE
Ah sì!, Linda, ti consola! 
Carlo a te cicca così: 

LINDA
Dillo, dillo! 

VISCONTE
A consolarmi affrettisi...
Tal giorno desiato,
Innanzi al cielo, agli uomini 
Tuo sposo diverrò. 

LINDA
(Grida, sviene in braccio alla madre.)
Ah!

PIEROTTO, MARCHESE, CORO 
(con gioia)
È salva! 

PREFETTO 
Tacete, deh! tacete. 

PIEROTTO, VISCONTE, ANTONIO,
MARCHESE, PREFETTO
(tutti in ginocchio)
Compi, o ciel, la nostra speme. 
Tu la rendi al nostro amor.

CORO
Un sospiro... sì, rinviene.
Apre il ciglio...

LINDA
(Vede la madre.) 
Ah! la mia madre! 

(L'abbraccia e la bacia.)

I tuoi baci, oh gioia! e il padre?

(Antonio le sorride.)

Vi son cara? 

MARCHESE, CORO 
Viva Linda!

MADDALENA, PIEROTTO, 
ANTONIO, PREFETTO
Compi, o ciel, la nostra speme. 

LINDA
E chi a' miei piedi la man bacia? 

VISCONTE
Nol vedi? il tuo Carlo! 

LINDA
Ah sì! 

VISCONTE 
(solennemente) 
Il tuo sposo.

LINDA
Ah, qui, qui la tua mano... 

(guardando all'intorno)

Questi è il mio fedel Pierotto... 
Quegli è il pio signor Prefetto... 
Questa ...

MARCHESE
Questa è Rosa... quel Giannotto, 
Là Franchetta, qui Pasquale,
Là Lisetta, Maddalena, 
Pietro, Paolo, e che so io, 
Quel Antonio, là Pierotto, 
Là Giannotto, io son... io! 

(timido un po', ma scherzoso) 

Buona Linda... io son quel tale... 

LINDA
(gentile)
Ch'or sarà mio signor zio ... 

MARCHESE
(contento) 
Viva, si, viva! 

PREFETTO 
Linda! 

MADDALENA, ANTONIO 
Figlia! Figlia!

GLI ALTRI 
Viva! Viva! 

LINDA
Carlo, ah! Dimmi ch'io non sogno, 
Troppa gioia io sento al cor.

Duetto finale 

VISCONTE
Ah! di tue pene sparve il sogno, 
Alle gioie amor ti desta,
E soave il cielo appresta 
Or mercede a tanto amor. 

VISCONTE, LINDA 
Sempre uniti noi saremo, 
Per amarci sol vivremo. 
Questo fia per noi l'eliso 
Delle gioie e dell'amor!



Escena Última

MARQUÉS
¡Pobrecilla!

PIEROTTO
(Rápido al Vizconde)
Si podéis,
aprovechad este momento.

LINDA
(Con los ojos vueltos hacia el cielo 
como hablando a su madre.)
Madre mía,
vuelvo junto a ti, madre, e inocente...

MAGDALENA
Te creo, abrázame.

LINDA
(Se deja abrazar)
Se ha marchado.

MAGDALENA
(Desolada)
¡Ah! ¡Ya lo veis!
Ni memoria, ni corazón...

VIZCONDE
(Como inspirado)
Quizá esté reservado al amor
volverlo a despertar.

(Con ternura)

¡Linda!

LINDA
(Rápidamente)
¿Esa voz?

VIZCONDE
Mírame... soy tu Carlos.
Es la voz que por primera vez
hizo palpitar tu corazón,
es el acento del amor,
es el suspiro de quien te amó.

LINDA
(Siempre inmóvil)
Una voz como esa un día a mi pecho
descendió y allí reinó.

VIZCONDE
¡Es tu bien, que aún te adora,
que implora tu perdón!
¡Ah! Una mirada, una sonrisa tuya,
y volveré a ser feliz.

(Cae de rodillas ante ella)

MAGDALENA, PIEROTTO, ANTONIO
MARQUÉS, PREFECTO, CORO
Ansía/o, incierta/o, oh Dios, estoy.

LINDA
¡No era él, no era mi Carlos, no!

VIZCONDE
Linda mía,
ya no puedo resistirlo más.

(Para marcharse)

LINDA
(Lo detiene)
Si tú fueras mi Carlos
habrías alegrado mi corazón,
repitiendo un querido poema
que recuerda los días más hermosos.

VIZCONDE
¡Ah, sí! ¡Linda, consuélate!
Carlos te decía así:

LINDA
¡Dilo, dilo!

VIZCONDE
Ojalá se apresure a consolarme 
ese día tan deseado,
ante el cielo y ante los hombres
en tu esposo me convertiré.

LINDA
(Grita, cae en los brazos de su madre)
¡Ah!

PIEROTTO, MARQUÉS, CORO
(Con alegría)
¡Está salvada!

PREFECTO
¡Callad, callad!

PIEROTTO, VIZCONDE, ANTONIO, 
MARQUÉS, PREFECTO
(Todos de rodillas)
Cumple, oh cielo, nuestra esperanza.
Devuélvela a nuestro amor.

CORO
Un suspiro... Vuelve en sí.
Abre los ojos...

LINDA
(Ve a su madre)
¡Ah! ¡Mi madre!

(La abraza y la besa)

¡Tus besos, qué alegría! ¿Y mi padre?

(Antonio le sonríe.)

¿Me queréis?

MARQUÉS, CORO
¡Viva Linda!

MAGDALENA, PIEROTTO, 
ANTONIO, PREFECTO
Cumple, oh cielo, nuestra esperanza.

LINDA
¿Y quién a mis pies besa mi mano?

VIZCONDE
¿No lo ves? ¡Tu Carlos!

LINDA
¡Ah sí!

VIZCONDE
(Solemnemente)
Tu prometido.

LINDA
Aquí, aquí, aquí tu mano...

(Mirando alrededor)

Este es mi fiel Pierotto...
Este es el señor Prefecto...
Esta...

MARQUÉS
Esta es Rosa... aquel Giannotto,
Frachetta, Pasquale,
allí Lisetta, Magdalena,
Pedro, Pablo ¿Y qué sé yo?
Antonio, Pierotto,
Giannotto, ¡y yo soy... yo!

(Un poco tímido, pero bromeando)

Buena Linda, yo soy ese...

LINDA
(Amable)
Que era mi señor tío...

MARQUÉS
(Contento)
 ¡Viva, sí, viva!

PREFECTO
¡Linda!

MAGDALENA, ANTONIO
¡Hija! ¡Hija!

LOS OTROS
¡Viva! ¡Viva!

LINDA
Carlos, dime que no estoy soñando,
mi corazón siente demasiada alegría.

Dúo final

VIZCONDE
Desapareció la pesadilla de tus penas,
el amor te despierta a la alegría,
y benigno concede el cielo
merced a tanto amor.

VIZCONDE, LINDA
Siempre unidos estaremos,
sólo viviremos para amarnos.
Esto será para nosotros el paraíso
¡de la dicha y el amor!



Escaneado y Traducido por:
María del Mar Huete 2003