ATTO SECONDO (Boscaglia). Scena Prima. (Un gruppo dei contadini, sulla via pel castello, si ferma sul sentiero). CONTADINI Qui la selva è più folta ed ombrosa. Qui posiamo vicini al ruscello. Lunga ancora, scoscesa, sassosa È la via che conduce al castello. Sempre tempo per giungere avremo, Pria che sorga dal letto il signore. Riflettiam! Riflettiam! Quando, quando giunti saremo, Che direm per toccare il suo cor?... Eccellenza!... direm con coraggio... Signor Conte... la povera Amina Era dianzi l'onor del villaggio, Il desìo d'ogni villa vicina, D'ogni villa era dianzi l'onor. Ad un tratto è trovata dormente Nella stanza che voi ricettò... Difendetela, s'ella è innocente, Aiutatela, s'ella fallò. A tai detti, a siffatti argomenti... Ei si mostra commosso, convinto: Noi preghiamo, insistiam riverenti... Ei ci affida, ei promette, abbiam vinto!... Consolati al villaggio torniamo: In due passi, in due salti siam qua. Consolati (ecc.) Sì! Sì! Alla prova!... da bravi! partiamo... La meschina protetta sarà, ecc. (Partono.) AMINA (entrando, molto abbassata, con Teresa) Reggimi, o buona madre; a mio sostegno sola rimani tu. TERESA Fa' core. Il Conte dalle lagrime tue sarà commosso. Andiamo... AMINA Ah! no... non posso: Il cor mi manca e il piè. Vedi? Siam noi presso il poder d'Elvino. Oh! quante volte sedemmo insieme di questi faggi all'ombra, Al mormorar del rio! L'aura che spira Dei giuramenti nostri anco risuona... Gli obliò quel crudele! ei m'abbandona! TERESA Esser non puote, il credi, Ch'ei più non t'ami. Afflitto è forse anch'esso, Afflitto al par di te... Miralo: ei viene, Solitario e pensoso... AMINA A lui mi ascondi... rimaner non oso. Vedi, o madre... è afflitto e mesto... Forse... ah! forse ei m'ama ancor. ELVINO (Non vedendo le due donne) Tutto è sciolto: Più per me non v'ha conforto. Il mio cor per sempre è morto Alla gioia ed all'amor. AMINA (si avvicina ad Elvino) M'odi, Elvino... ELVINO (si scuote) Tu... e tant'osi?... AMINA Deh!... ti calma... ELVINO Va'! spergiura! AMINA Credi... Colpa alcuna in me non è. ELVINO Tu m'hai tolto ogni conforto. AMINA Sono innocente. ELVINO Va!... AMINA Io tel giuro... ELVINO Va!... AMINA ... Colpa alcuna in me non è. ELVINO ingrata! (amaramente) Pasci il guardo e appaga l'alma Dell'eccesso de' miei mali: ah, il più triste de' mortali Sono, o cruda, e il son per te. Pasci il guardo, o cruda, e appaga l'alma, ecc. VOCI DEI CONTADINI (si intendono le proprie voci fuori della scena) Viva il Conte! ELVINO (per uscire) Il Conte! AMINA Ah! t'arresta. ELVINO No: si fugga. AMINA Per pietade! ELVINO Va'! mi lascia. CONTADINI (entrano in scena molto felici) Buone nuove! Dice il Conte ch'ella è onesta, sì, che è innocente, che è innocente, e a noi già move. ELVINO Egli! oh! rabbia! AMINA, TERESA E CONTADINI Ah! placa l'ira... ELVINO Ebben: si fugga. CONTADINI Dice il Conte... AMINA, TERESA No; T'arresta ELVINO L'ira mia più fren non ha. CONTADINI ... ch'ella è onesta... ... ch'è innocente... AMINA, TERESA Ah! Per pietà! ELVINO (Le toglie l'anello ad Amina.) Va, spergiura! CONTADINI ... e a noi già vien, ecc. AMINA (piangendo) Ah! il mio anello... oh! madre!... (Teresa sostiene Amina quasi spirante.) CONTADINI (ad Elvino) Mira!... Mira! A tal colpo morirà. Crudel! ELVINO (si presenta ad Amina vivamente commosso) Ah! perché non posso odiarti, Infedel, com'io vorrei! Ah! del tutto ancor non sei cancellata, cancellata dal mio cor. Possa un altro, ah! possa amarti Qual t'amò quest'infelice! Altro voto, o traditrice, Ah! Non temer, Non temer dal mio dolor, ecc. CONTADINI Ah! crudel, pria di lasciarla, Vedi il Conte, al Conte parla. Ei di rendere è capace A te pace, a lei l'onor, ecc... ... a lei l'onore. ELVINO Non v'ha conforto! ... Ah! Perchè non posso odiarti, ecc. CONTADINI Ah! Crudel, pria di lasciarla, ecc. ELVINO Ah, perchè non posso odiarti, ecc. CONTADINI Ei di rendere è capace a te pace, a lei l'onor... ELVINO Ah! Perchè non poso odiarti, infedel, com'io vorrei, cancellata dal mio cor... ... sì, dal mio cor, ecc. CONTADINI ... a te renderà e a lei l'onor, ecc. (Elvino parte disperato. - Teresa tragge seco Amina da un'altra parte.) Scena Seconda (Villaggio come nell'Atto primo. In fondo al Teatro si scorge il mulino di Teresa: un torrente ne fa girare la ruota. ) LISA (Ad Alessio) Lasciami: aver compreso assai dovresti che mi sei noioso. ALESSIO Non isperar che sposo Elvin ti sia. Dell'onestà d'Amina Sarà convinto in breve, e allora... LISA E allora tu mi sarai più rincrescioso ancora. ALESSIO Deh! Lisa, per pietà... cambia consiglio, Non mi trattar così. Che far d'un uomo che ti sposa soltanto per dispetto? LISA Mi è più caro d'un sciocco, io te l'ho detto. ALESSIO No, non lo sposerai. Porrò sossopra tutto il villaggio: invocherò del Conte l'autorità, pria ch'io sopporti in pace D'esser da te schernito in questa guisa. CONTADINI (di dentro) Lisa è la sposa. LISA E ALESSIO Che?... CONTADINI (di dentro) La sposa è Lisa. (sortendo) (a Lisa) A rallegrarci con te veniamo, Di tua fortuna ci consoliamo. A te fra poco, d'Amina in loco, La man di sposo Elvin darà. LISA De' lieti auguri a voi son grata, Con gioia io veggo che son amata; De' lieti auguri, ecc. E la memoria del vostro amore Giammai dal cor non m'uscirà, no, giammai, ah no, ecc..... CONTADINI La bella scelta... ALESSIO (fra sè, rattristato dalle notizie) Qual uom da tuono.. CONTADINI ... a tutti è cara... LISA ... giammai dal core non m'uscirà... ALESSIO ... colpito io sono, colpito io sono. CONTADINI Ciascun ti loda, t'esalta a gara, Ognun ti prega prosperità. Ah! Sì ALESSIO Parole il labbro trovar non sa , no, non sa. LISA ... ah! No. De' lieti auguri, ecc. CONTADINI Prosperità, ecc. (Elvino entra) LISA (Ad Elvino) E fia pur vero, Elvino, Che alfin dell'amor tuo degna mi credi? ELVINO Sì, Lisa. Si rinnovi Il bel nodo di pria: l'averlo sciolto Perdona a un cor sedotto Da mentita virtù. LISA Perdono tutto. Ora che a me ritorni Più non penso al passato: altro non veggo Che il ridente avvenir che alfin mi aspetta. ELVINO (prendendo la mano a Lisa) Vieni: tu, mia diletta, mia compagna sarai. Il sacro rito già nel tempio si appresta. Non si ritardi. CONTADINI Andiam. RODOLFO (entrando stretto) Elvino, t'arresta. LISA (Fra sè) Il Conte! ALESSIO (Fra sè, essendo tranquillizzato) A tempo ei giunge. RODOLFO Ove t'affretti? ELVINO Al tempio. RODOLFO Odimi prima. Degna d'amor, di stima È Amina ancor: io della sua virtude, Come de' pregi suoi, Mallevador esser ti voglio. ELVINO Voi!! Signor!... Signor Conte, agli occhi miei Negar fede non poss'io. RODOLFO Ingannato, illuso sei: Io ne impegno l'onor mio. ELVINO Nella stanza a voi serbata Non la vidi addormentata? RODOLFO La vedesti, Amina ell'era... Ma svegliata non v'entrò. LISA, ELVINO E CONTADINI Come dunque? In qual maniera? RODOLFO Tutti udite. CONTADINI, LISA ED ELVINO Udiamo un po'. RODOLFO V'han certuni che dormendo Vanno intorno come desti, Favellando, rispondendo Come vengono richiesti, E chiamati son sonnambuli Dall'andar e dal dormir. LISA E CONTADINI E fia vero? e fia possibile? RODOLFO Un par mio non può mentir. ELVINO No, non fia: di tai pretesti La cagione appien si vede. RODOLFO Sciagurato! e tu potresti Dubitar della mia fede? ELVINO (senza badare a Rodolfo, prende la mano di Lisa) Vieni, o Lisa. LISA Andiam. CONTADINI Andiam. A tai fole non crediamo. No, non crediamo. Un che dorme e che cammina! No, non è, non si può dar. TERESA (Guardando dalla finestra del mulino) Piano, amici; non gridate; Dorme alfin la stanca Amina: Ne ha bisogno, poverina, Dopo tanto lagrimar... CONTADINI Sì, tacciamo, ah! sì, tacciam, Tacciamo... TERESA ... ne ha bisogno, ecc. CONTADINI Tacciamo, tacciamo. TERESA (spiegandosi ciò che succede) Lisa! Elvino!... che vegg'io? Dove andate in questa guisa? LISA A sposarci. TERESA Voi! gran Dio! E la sposa... è Lisa?... ELVINO È Lisa. LISA Sì, e lo merto: io non fui colta Sola mai, di notte in volta; Né trovata io fui rinchiusa Nella stanza di un signor. TERESA Menzognera! a questa accusa Più non freno il mio furor. (Facendo vedere il fazzoletto di Lisa) Questo vel fu rinvenuto Nella stanza del signore. CONTADINI Di chi è mai?... chi l'ha perduto? TERESA (accennando Lisa) Ve lo dica il suo rossore. (Elvino lascia la mano di Lisa mortificato.) ELVINO E CONTADINI Lisa! TERESA Lisa!. Il signor Conte mi smentisca se lo può. LISA (Fra sè, svergognata) Io non oso alzar la fronte! CONTADINI Che pensar, che dir non so. ELVINO (da sé, molto dolente) Lisa mendace anch'essa! Rea dell'istesso errore! Spento è nel mondo amore, Più fe', più onor, (rip) no, no non v'ha. TERESA (da sé) In quella fronte impressa... ...Chiara è la colpa e certa. Soffra: pietà non merta Chi altrui negò (rip) negò pietà. ELVINO Rea dell'istesso errore, ecc. LISA (da sé) Cielo! a tal colpo oppressa, ELVINO Rea, mendace anch'essa. LISA ... voce non trovo e tremo. Quanto al mio scorno estremo La mia rival godrà! TERESA Chiara è la colpa e certa, ecc. ELVINO Più fè, più onor non v'ha, ecc.... ... no, no, non v'ha! TERESA, RODOLFO In quella fronte ecc. LISA Voce non trovo, e tremo, ecc. ELVINO Mendace anch'essa, ecc. TERESA, RODOLFO ... chiara è la colpa e certa, ecc. LISA ... la mia rival godrà, ah godrà, ah quanto, ah quanto ne godrà, ecc. ELVINO ... più fè, più onor non v'ha, ecc. TERESA, RODOLFO ... chi altrui negò pietà, ecc. ALESSIO E CONTADINI Ah, che pensar, pensar non so... ELVINO (a Rodolfo) Signor?... che creder deggio? Ella pur mi tradì! RODOLFO Quel ch'io ne pensi Manifestar non vo'. Sol ti ripeto, Sol ti sostengo, che innocente è Amina, Che la stessa virtù offendi in essa. ELVINO Chi fia che il provi? RODOLFO Chi? Mira: ella stessa. (Amina esce da una finestra del mulino; ella passeggia, dormendo, sull'orlo del tetto. Sotto di lei la ruota del mulino che gira velocemente, minaccia di frangerla se pone un piede in fallo. Tutti si volgono a lei spaventati. Elvino è trattenuto da Rodolfo) CONTADINI Ah! RODOLFO Silenzio: un sol passo, Un sol grido l'uccide. TERESA Oh figlia! ELVINO Oh Amina! (Tutti con voce repressa finché non si svegli Amina) CONTADINI Scende... TUTTI Bontà divina, Guida l'errante pie'! (Amina giunge presso alla ruota camminando sopra una trave mezzo fradicia che piega sotto di lei.) Trema... vacilla... (Si spezza la trave sotto il piede di Amina.) Ahimè!... (Amina si rimette e giunge sulla riva) RODOLFO Coraggio... è salva! TUTTI È salva!... (Amina, dormendo, si avanza in mezzo al palco. Silenzio universale.) AMINA Oh!... se una volta sola rivederlo io potessi, anzi che all'ara Altra sposa ei guidasse!... RODOLFO (ad Elvino) Odi? TERESA A te pensa, Parla di te. AMINA Vana speranza!... Io sento suonar la sacra squilla... Al tempio ei move... Ah! l'ho perduto... e pur... rea non son io. CONTADINI Tenero cor! AMINA (inginocchiandosi) Gran Dio, Non mirar il mio pianto: io gliel perdono. Quanto infelice io sono Felice ei sia... Questa d'un cor che more è l'ultima preghiera... Ah sì... Questa d'un cor, ecc. CONTADINI Oh detti! oh amore! AMINA (si guarda la mano come cercando l'anello di Elvino) L'anello mio... l'anello... Ei me l'ha tolto... Ma non può rapirmi L'immagin sua... Sculta... ella è qui, qui... nel petto. (Si toglie dal seno i fiori ricevuti da Elvino.) Né te d'eterno affetto Tenero pegno, o fior... né te perdei... Ancor ti bacio...ancor ti bacio ma... inaridito sei. Ah! non credea mirarti Sì presto estinto, o fiore; Passasti al par d'amore, Che un giorno sol durò. Che un giorno sol, ah sol durò. (Piange sui fiori.) ELVINO Io più non reggo... AMINA Passasti al par d'amore... ELVINO ...Più non reggo a tanto duolo. AMINA ...Che un giorno, che un giorno sol durò. Potria novel vigore Il pianto mio recarti... Ma ravvivar l'amore Il pianto mio, ah no, no non può. Ah non credea, ... Passasti al par d'amor, ecc. ELVINO No, più non reggo. AMINA E s'egli a me tornasse!... Oh! torna, Elvino. RODOLFO (ad Elvino) Seconda il suo pensier. AMINA A me t'appressi? Oh gioia! L'anello mio mi rechi? RODOLFO (ad Elvino) A lei lo rendi. (Elvino rimette l'anello ad Amina.) AMINA Ancor son tua: tu sempre mio... M'abbraccia, (Rodolfo fa avvicinare Teresa ad Amina.) Tenera madre... io son felice appieno! (Elvino è prostrato ai piedi di Amina, e Teresa l'abbraccia.) RODOLFO De' suoi diletti in seno Ella si desti. CONTADINI Viva Amina! Viva ancor! AMINA (svegliandosi) Oh! ciel! ... Ove son io?... che veggo?... (Si copre gli occhi.) Ah! per pietà, Non mi svegliate voi! ELVINO (Ad Amina, con gran passione) No: tu non dormi... Il tuo sposo, il tuo amante è a te vicino. AMINA Oh! gioia!... oh! gioia!... io ti ritrovo, Elvino! TERESA, ELVINO, RODOLFO, ALESSIO E CONTADINI Vanne al tempio, Innocente e a noi più cara, Bella più del tuo soffrire, Vieni al tempio e a pie' dell'ara Incominci il tuo gioir. Ah! Vanne al tempio, vanne, vanne! AMINA Ah! non giunge uman pensiero Al contento ond'io son piena: A' miei sensi io credo appena; Tu m'affida, o mio tesor. Ah mi abbraccia, e sempre insieme Sempre uniti in una speme, Della terra in cui viviamo Ci formiamo un ciel d'amor. CONTADINI Vieni, vieni, vieni al tempio e ad piè dell'ara... Ah, vieni al tempio... Innocente, e a noi più cara, bella più del tuo soffrir, vieni! AMINA Ah! Sì! Ah, non giunge uman pensiero Al contento ond'io son piena: A' miei sensi io credo appena; Tu m'affida, o mio tesor. Ah mi abbraccia, e sempre insieme Sempre uniti in una speme, ah, della terra in cui viviamo Ci formiamo un ciel d'amor! ecc. |
ACTO SEGUNDO (Una comarca cubierta de árboles) Escena Primera (Un grupo de aldeanos, en el camino que conduce al castillo, están detenidos) ALDEANOS Aquí que la espesura es más densa y sombreada, descansemos junto al riachuelo. El camino que conduce al castillo aún es largo, escarpado y pedregoso. Tendremos tiempo de llegar antes de que el señor abandone el lecho. ¡Reflexionemos, reflexionemos! Cuando al fin hayamos llegado, ¿qué diremos para llegarle al corazón? ¡Excelencia!... diremos con coraje... Señor conde, la infeliz Amina era antes el orgullo de la aldea, la envidia de los pueblos vecinos, el honor de todos los del pueblo. De repente fue hallada durmiendo en la estancia que vos ocupabais. Defendedla, si ella es inocente, ayudadla, si es que ella faltó. Ante esas palabras, ante tales argumentos... Se mostrará conmovido, convencido: rogaremos, insistiremos reverentes... Él nos tranquilizará, nos prometerá, ¡Habremos vencido! Felices a la aldea volveremos: en dos pasos, en un momento estaremos allí. Felices (etc.) ¡Sí! ¡Sí! ¡Probemos! ¡Valor! ¡Marchemos! La infeliz protegida quedará, etc. (Salen) AMINA (entrando, muy abatida, con Teresa) Ayúdame, querida madre; eres el único sostén que me queda. TERESA Valor. El conde quedará conmovido ante tus lágrimas. Vamos... AMINA ¡Ah, no puedo! Me falla el corazón y lo pies. ¿Ves? Estamos en las tierras de Elvino. ¡Oh! ¡Cuántas veces nos sentamos juntos a la sombra de estas hayas, al murmullo del arroyo! En la brisa que nos acaricia aún resuenan nuestros juramentos... ¡Los olvidó el cruel! ¡Me abandonó! TERESA No puede ser, créeme, que ya no te ame. Acaso está afligido, afligido igual que tú... Míralo: por allí llega solitario y pensativo... AMINA Que no me vea... No me atrevo a seguir aquí. Mira, madre... Cuán triste y afligido va... Puede... ¡Ah! Puede ser que todavía me ame. ELVINO (sin percatarse de la presencia de ambas mujeres) Todo se ha acabado: para mí no queda ya consuelo. Mi corazón ha muerto por siempre para la alegría y el amor. AMINA (acercándose a Elvino) Elvino, escúchame... ELVINO (muy sorprendido) ¿Tú?... ¿Cómo te atreves?... AMINA ¡Cálmate, por favor! ELVINO ¡Vete, perjura! AMINA Créeme... No existe en mí ninguna culpa. ELVINO ¡Me has arrebatado mi tranquilidad! AMINA Soy inocente. ELVINO ¡Vete!... AMINA Te lo juro... ELVINO ¡Vete!... AMINA ... no existe en mí culpa alguna. ELVINO ¡Ingrata! (Con amargura) ¡Satisface tu mirada y colma tu alma con la visión de mis males! ¡Ah! Soy el más triste de los mortales cruel, y lo soy por ti. ¡Satisface tu mirada, oh cruel, y colma tu alma, etc. VOCES DE ALDEANOS (se oyen sus voces fuera de escena) ¡Viva el conde! ELVINO (haciendo por irse) ¡El conde! AMINA ¡Quédate! ELVINO No, me marcho. AMINA ¡Por piedad! ELVINO ¡Vamos, déjame! ALDEANOS (entran en escena muy contentos) ¡Buenas noticias! Dice el conde que ella es honesta, sí, que es inocente, que es inocente, y viene hacia aquí. ELVINO ¡Él! ¡Qué rabia! AMINA, TERESA Y ALDEANOS ¡Ah! ¡Aplaca tu ira! ELVINO ¡Me marcharé! ALDEANOS Dice el conde... AMINA, TERESA No, quédate. ELVINO ¡Mi ira ya no tiene freno! ALDEANOS ... que ella es honesta... ... que es inocente... AMINA, TERESA ¡Ah, por piedad! ELVINO (le quita el anillo a Amina) ¡Vete, perjura! ALDEANOS ... él viene hacia aquí, etc. AMINA (llorando) ¡Ah, mi anillo...! ¡Madre! (Teresa sostiene a Amina casi desvanecida) ALDEANOS (A Elvino) ¡Horror! ¡Un golpe así la matará! ¡Cruel! ELVINO (A Amina muy conmocionado) ¡Ah! ¿Por qué no puedo odiarte, infiel, como yo quisiera? ¡Ah! ¡Aún no consigo borrarte, borrarte de mi corazón! ¡Que otro hombre consiga amarte como te amó este infeliz! Otro anhelo ¡oh traidora! ¡Ah, no temas, no temas mi dolor! ecc. ALDEANOS Cruel, antes de abandonarla, acude al conde, habla con él, ya que puede devolveros a ti la paz, y a ella la honra, etc. sí, la honra ELVINO ¡No hay consuelo para mí! ... ¡ah! ¿Por qué no puedo odiarte, ...? etc. ALDEANOS ¡Ah, cruel, antes de abandonarla etc. ELVINO ¡Ah! ¿Por qué no puedo odiarte... ? etc. ALDEANOS Él puede devolveros a ti la paz, y a ella la honra... ELVINO ¡Ah! ¿Por qué no puedo odiarte, infiel, como yo quisiera borrarte de mi corazón...? Sí, de mi corazón. ALDEANOS ... a ti la paz, y a ella la honra, etc. (Elvino sale desesperado de escena. Teresa se lleva de allí a la llorosa Amina) Escena Segunda (Aldea, igual que en el Acto primero. En el fondo el molino de Teresa: un torrente hace girar la rueda) LISA (a Alessio) Déjame: deberías comprender lo mucho que me importunas ALESSIO No esperes que Elvino te despose. De la honradez de Amina se convencerá en breve, y entonces... LISA Entonces me serás mas fastidioso aún. ALESSIO ¡Oh, Lisa, por piedad... cambia de actitud, no me trates así! ¿Qué harás con un hombre que se casa contigo sólo por despecho? LISA Lo prefiero a un bobo, ya te lo he dicho. ALESSIO No, no te casarás con él. Hablaré con toda la aldea, invocaré la autoridad del conde, antes que soportar tranquilamente que de mí te burles de esta manera. ALDEANOS (desde fuera) Lisa será su esposa. LISA Y ALESSIO ¿Qué?... ALDEANOS (desde fuera) Lisa será la esposa. (Entrando en escena) (Dirigiéndose a Lisa) A congratularnos contigo acudimos, de tu suerte nos felicitamos. A ti en breve, en lugar de Amina, palabra de casamiento Elvino te dará. LISA Vuestros buenos deseos os agradezco, y con júbilo veo que soy amada. Vuestros buenos deseos, etc. El recuerdo de vuestro afecto de mi corazón jamás se borrará, no, nunca, no, etc. ALDEANOS Tan feliz decisión... ALESSIO (para sí, anonadado por la noticia) Como un hombre partido por el rayo... ALDEANOS ... a todos nos complace.... LISA ... de mi corazón jamás se borrará. ALESSIO ... me siento yo, me siento yo. ALDEANOS Todos te ensalzan, todos te alaban. Todos te auguran prosperidad, ¡ah! Sí. ALESSIO Mis labios no consiguen encontrar palabras, no, no lo consiguen. LISA ... ¡ah! No Vuestros buenos deseos...etc. ALDEANOS Prosperidad, etc. (Entra Elvino) LISA (A Elvino) ¿Es verdad, Elvino, que de tu amor al fin me crees digna? ELVINO Sí, Lisa. Renovemos nuestra antigua promesa, y haber faltado a ella perdona a un corazón engañado por una falsa virtud. LISA Todo lo perdono. Ahora que vuelves a mí ya no pienso más en el pasado, y no veo sino el sonriente porvenir que al fin me espera. ELVINO (cogiendo la mano a Lisa) Ven: serás mi amada, mi compañera. El sagrado rito ya en el templo se dispone. No nos retrasemos. ALDEANOS ¡Vamos! RODOLFO (entrando presuroso) ¡Elvino, detente! LISA (aparte) ¡El conde! ALESSIO (aparte, tranquilizándose) ¡A tiempo llega! RODOLFO ¿Dónde vas con tanta prisa? ELVINO ¡A la iglesia! RODOLFO Escúchame antes. Digna de tu amor y de tu estima sigue siendo Amina: yo de su honra, y también de sus virtudes, quiero serte fiador. ELVINO ¿Vos, señor? Señor conde, no puedo negar lo que mis propios ojos vieron. RODOLFO Engaño, ilusión fue: en ello empeño mi honor. ELVINO ¿En la estancia que os fue destinada no la vi dormida yo? RODOLFO La viste, sí. Amina era, mas despierta allí no entró. LISA, ELVINO, ALDEANOS ¿Cómo pues? ¿De qué manera? RODOLFO Escuchad todos. ALDEANOS, LISA Y ELVINO Escuchemos. RODOLFO Hay personas que durmiendo parece que están despiertas, y hablan, y hasta responden a cuanto se les pregunta. Por sonámbulos se les conoce ya que caminan dormidos. LISA Y ALDEANOS ¿Será eso verdad? ¿Será posible? RODOLFO Un hombre de mi alcurnia no puede mentir. ELVINO No, no es verdad. De tales pretextos bien se conoce la razón. RODOLFO ¡Desgraciado! ¿Es que te atreves a dudar de mi palabra? ELVINO (volviendo la espalda a Rodolfo, cogiendo la mano a Lisa) Ven, Lisa LISA ¡Vamos! ALDEANOS Vamos. En tales quimeras no creemos, no, no creemos. ¡Alguien que camina durmiendo! No, no, eso no puede ser. No. TERESA (Asomándose a la ventana del molino) Más bajo, amigos, no gritéis, pues duerme la agotada Amina. Bien lo necesita, pobrecilla, después de tanto llorar... ALDEANOS Sí, callemos, ¡Ah! sí, callemos. Callemos... TERESA ... bien lo necesita, etc. ALDEANOS ¡Callemos, callemos! TERESA (dándose cuenta de lo que está sucediendo) ¡Lisa! ¡Elvino!.. ¿Qué veo? ¿Qué os disponéis a hacer? LISA Casarnos TERESA ¿Vosotros? ¡Dios bendito! ¿Y la novia... es Lisa? ELVINO Es Lisa. LISA Sí, y lo merezco: a mí no me sorprendieron sola en mitad de la noche, ni me encontraron encerrada en el cuarto de un señor. TERESA ¡Mentirosa! ¡Ante tal acusación no puedo refrenar más mi cólera. (Mostrando el pañuelo de Lisa) Este pañuelo lo encontré en la habitación del señor. ALDEANOS ¿De quién es?... ¿Quién lo ha perdido? TERESA (señalando a Lisa) Que os lo diga su rubor. (Elvino suelta la mano de Lisa decepcionado) ELVINO Y ALDEANOS ¡Lisa! TERESA ¡Lisa! Que el señor conde lo desmienta si puede. LISA (Para sí, avergonzada) ¡No me atrevo a levantar la frente! ALDEANOS No sé que pensar o qué decir. ELVINO (para sí, muy afligido) ¡Lisa también es una embustera! ¡Culpable de idéntico error! Extinguiose en el mundo ya el amor, no queda fe, no queda honor, (bis) no queda, no TERESA (para sí) En su frente grabada ... ... clara y cierta lleva la culpa. Que sufra: piedad no merece quien a otros negó (bis) negó la piedad. ELVINO ¡Culpable del mismo error! Etc. LISA (para sí) ¡Cielos! Oprimida por tal golpe... ELVINO ¡Lisa es embustera también!. LISA ... no me queda voz, y estoy temblando. ¡Cuánto disfrutará mi rival ante mi humillación! TERESA Clara y cierta lleva la culpa, etc. ELVINO No queda fe, no queda honor, etc. ... no queda, no. TERESA, RODOLFO En su frente grabada... LISA No me queda voz y estoy temblando, etc. ELVINO También es mentirosa, etc. TERESA, RODOLFO ... clara y cierta lleva la culpa, etc. LISA ... disfrutará mi rival, ha sí, ¡Ah, cuánto disfrutará, cuánto! etc. ELVINO ... no queda fe, no queda honor, etc. TERESA, RODOLFO ... quién a otros negó la piedad, etc. ALESSIO Y ALDEANOS ¡Ah! No sé qué pensar, no sé. ELVINO (volviéndose hacia Rodolfo) ¿Señor? ¿Qué puedo creer? ¡Ella también me traicionó! RODOLFO Al respecto no me quiero manifestar. Sólo te repito, sólo sostengo, que Amina es inocente, y a la propia virtud en ella ofendes. ELVINO ¿Y quién puede demostrarlo? RODOLFO ¿Cómo? ¡Mira... es ella! (Amina acaba de salir por una ventana del molino, se pasea, durmiendo por el borde del tejado. A sus pies la rueda del molino gira a gran velocidad, amenazando con destrozar a la joven si da un paso en falso. Todos se vuelven a mirarla aterrorizados. Elvino quiere ir a ayudarla pero Rodolfo lo retiene) ALDEANOS ¡Ah! RODOLFO ¡Silencio! ¡Un solo paso, un solo grito la matará! TERESA ¡Hija mía! ELVINO ¡Oh, Amina! (Todos en voz baja para no despertar a Amina) ALDEANOS Ya va bajando... TODOS Divina Providencia, guía su pie vacilante. (Amina llega cerca de la rueda y camina sobre un tablón que cruza por encima de la misma, y éste oscila bajo su peso) Tiembla, vacila... (Se rompe el tablón bajo los pies de Amina) ¡Qué horror! (Amina se recupera y alcanza el otro extremo) RODOLFO ¡Valor!... ¡Está a salvo! TODOS ¡Está salvada!... (Amina, sonámbula, avanza hacia el centro. Silencio total) AMINA ¡Oh , si pudiera volverlo a ver una sola vez! O mejor, ¡si hasta el altar el me llevase! RODOLFO (A Elvino) ¿Oyes? TERESA En ti piensa, habla de ti. AMINA ¡Vana esperanza! Suenan las campanas... Al templo se dirige... ¡Ah, lo he perdido... y sin embargo... no soy culpable! ALDEANOS ¡Qué tierno corazón! AMINA (arrodillándose) Dios mío, no mires mis lágrimas: yo le perdono. Cuán infeliz soy yo, feliz sea él.... Éste es el último ruego de un corazón que muere... ¡ah! ¡Sí! Éste es el último ruego de un corazón, etc. ALDEANOS ¡Oh, qué palabras! ¡Qué amor! AMINA (se mira la mano y busca el anillo de Elvino) Mi anillo... el anillo... él me lo quitó... Mas no puede quitarme su imagen... grabada la llevo aquí en el pecho. (Cogiendo del pecho las flores regaladas por Elvino) Ni a vosotras, flores, delicada muestra de eterno afecto... Os he perdido... Besaros aún puedo... sí, aún puedo aunque... estéis marchitas. ¡Ah! No creí que tan pronto secas os vería, oh flores: os marchitasteis como el amor, que un solo día duró. que un solo día, ¡ah! Uno sólo duró. (Llora sobre las flores) ELVINO No puedo soportar... AMINA Os marchitasteis como el amor... ELVINO ...no puedo soportar tanto dolor. AMINA ... que un día, un solo día duró. Podría nueva vida concedernos mi llanto, mas reavivar el amor mi llanto ¡ah! no puede, no. ¡Ah! No creía... Os marchitasteis como el amor, etc. ELVINO ¡No lo soporto más! AMINA ¡Si él a mí volviese...! ¡Vuelve a mí, Elvino! RODOLFO (a Elvino) Cumple su deseo. AMINA ¿Hasta mí te acercas? ¡Oh, júbilo! ¿El anillo me devuelves? RODOLFO (A Elvino) Dáselo. (Elvino devuelve el anillo a Amina) AMINA Sigo siendo tuya, y tú siempre mío...¡Abrázame (Rodolfo empuja a Teresa hacia Amina) madre querida! ¡Soy tan feliz! (Elvino se arroja a los pies de Amina, y Teresa la abraza) RODOLFO Que entre los brazos de sus seres queridos ella se despierte. ALDEANOS ¡Viva Amina! ¡Viva de nuevo! AMINA (despertándose) ¡Oh, cielos!... ¿Dónde estoy? ... ¿Qué veo?... (Se cubre los ojos) ¡Ah, por piedad! ¡No me despertéis! ELVINO (A Amina, apasionado) ¡No, no duermes! ¡Tu esposo, tu amante está a tu lado! AMINA ¡Oh, felicidad! ¡Oh, júbilo! ¡Te he recuperado, Elvino! TERESA, ELVINO, RODOLFO, ALESSIO Y ALDEANOS Vamos al templo, inocente niña, y aún más querida, más hermosa, a causa de tu sufrir, vamos al templo, y que al pie del altar comience tu felicidad. ¡Ah, vamos al templo, vamos! AMINA ¡Ah! No alcanza el humano entendimiento a comprender la alegría que me colma; apenas si puedo creer en mis sentidos: dime que es cierto, tesoro mío. ¡Abrázame, y siempre juntos, siempre unidos en una misma esperanza, la tierra donde vivamos será nuestro cielo de amor! ALDEANOS Vamos, vamos al templo y al pie del altar... ¡Ah! Vamos al templo... Inocente, querida niña, más hermosa a causa de tu sufrir. ¡Vamos! AMINA ¡Ah, sí! ¡Ah! No alcanza el humano entendimiento a comprender la alegría que me colma; apenas si puedo creer en mis sentidos: dime que es cierto, tesoro mío. ¡Abrázame, y siempre juntos, siempre unidos en una misma esperanza, ah, la tierra donde vivamos será nuestro cielo de amor! etc. Escaneado y adaptado por: Rafael Torregrosa Sánchez 2002 |