ATTO PRIMO
Scena Terza
(Camerone nel palazzo del Marchese)
1 Duetto
AURETTA
Così si fa:
Due paroline,
quattro occhiatine,
ci fruttan più
che non si crede,
e non s'avvede
chi amar non sa.
CHICHIBIO
Così si fa?
A civettine
innocentine,
come sei tu,
chi presta fede
or ben si avvede
ch'è un baccalà.
AURETTA
Tu mi fai torto,
non son mai giunta
a offender te
CHICHIBIO
Mi vedrai morto
dal mal di punta,
già crepo ahimè!
AURETTA
Non morir, mia speme amata,
gran pazzia sarebbe affè!
CHICHIBIO
Ah, già l'alma è stivalata,
e rimedio più non c'è!
AURETTA
(Piange)
Al mio pianto cedi almeno.
CHICHIBIO
(Piange anch'egli)
Di ricotta ho il cor nel seno.
AURETTA
Dunque dì ...
CHICHIBIO
Che vuoi da me?
AURETTA, CHICHIBIO
Siamo amici, siamo amanti,
io son tua (tuo) da capo a piè.
Non più smorfie, non più pianti,
vanne al diavol gelosia!
Sia ricetto l'alma mia
sol d'amor e sol di fé!
Scena Quarta
(Calandrino entra)
Recitativo
CALANDRINO
Auretta mia, Chichibio, vi saluto.
AURETTA
Son serva sua.
CHICHIBIO
Buon giorno a voi signore.
CALANDRINO
Ditemi, il Signor zio,
di Ripasecca il Marchese, Don Pippo,
il dolce sposo per le cui nozze esulta il mondo tutto,
e già si veste d'or il biondo Dio,
non peranco lasciò
la vedove sue piume?
AURETTA
Sentiremo a momenti
lo svegliarin.
CALANDRINO
Deh datemi il piacer,
caro Chichibio mio,
ite a vedere
se nuota ancor in Lete
oppur s'è desto.
CHICHIBIO
Questo lo posso far;
(Da sè)
Ma torno presto.
(Parte)
Scena Quinta
CALANDRINO
Auretta mia vezzosa,
ditemi in confidenza,
como stiamo d'amanti?
AURETTA
Oh, lei mi burla;
di questo bruto ceffo
nissuno s'innamora, al sol Chichibio
il brutto piace.
CALANDRINO
In questo ei non è stolto;
voi mi piacete molto,
bellissima voi siete;
ma, gli siete fedele?
AURETTA
E come!
CALANDRINO
Ed egli
serbavi fedeltà? Non è geloso?
AURETTA
All'eccesso.
CALANDRINO
E se mai in questa positura
ei ci trovasse?
(L'abbraccia)
AURETTA
Oh me meschina! ei viene
e ci ha veduti.
CALANDRINO
Non vi scomponete,
restiam così.
Scena Sesta
(Chichibio entra. Fingono non vederlo,
Chichibio s'avanza pian piano ascoltando).
CALANDRINO
Così stavano stretti
come Dafne ed Apollo
i semplicetti amanti, e l'una, e l'altro.
A vedermi rimase a chiuso labbro
tinto il volto di rose, e di cinabro.
2 Aria
AURETTA
Se fosse qui nascoso
quell'Argo mio geloso,
oh poverina me!
Direbbe: oh maledetta,
pettegola, fraschetta!
La fedeltà dov'è?
Pur sono innocente.
Se fosse presente
direbbe fra sè:
Oh qui non c'è pericolo;
un caso si ridicolo
goder si deve affè!
CHICHIBIO
(Accostandosi)
Un caso si ridicolo
goder si deve affè!
Recitativo
CHICHIBIO
Buon pro', signori.
AURETTA
Ridi, ah ridi, Chichibio.
CALANDRINO
Ecco la scena che vidi poco fa
tra Lisa e Tirsi.
CHICHIBIO
Bella sarà, ma ridere non posso.
AURETTA
Dimmi, Chichibio
ha il demonio addosso?
(Parte)
3 Aria
CHICHIBIO
Ogni momento
dicon le donne
siamo colonne
di fedeltà.
Ma picciol vento
d'un cincinnato
inzibettato
cader le fa.
Non dico delle brutte;
son sode quasi tutte,
se vento no ci va.
Delle belle
vanerelle
io non parlo;
già si sa,
già si vede
que la fede
nelle belle
è rarità.
(Parte)
Scena Ottava
(Appartamento di Don Pippo)
Recitativo
DON PIPPO
O pazzo, pazzissimo Biondello!
Il giorno è questo, che resterai scornato,
spolpato, spennacchiato.
Un anno intiero non ti bastò di tempo
per ficcar quel tuo naso nella rocca
e conseguir mia figlia? Oh quanto meglio
direbbe il motto su quel tuo portone,
che si erudito par, e sì facondo:
il più pazzo di me non vide il mondo!
AURETTA
Eccellenza, buongiorno!
DON PIPPO
O mia diletta, o melliflua Auretta!
AURETTA
Che comanda?
DON PIPPO
Tu sei la mia Didone,
e dopo le mie nozze, immantinente
esser vogl'io Enea, il tuo servente.
AURETTA
Capperi! questa si sarà fortuna!
DON PIPPO
Ma Chichibio che fa?
AURETTA
Batte la luna.
DON PIPPO
È reo di crimen lese:
Inarca il ciglio... sognai...
AURETTA
Forse le nozze?
DON PIPPO
Appunto! Citerea,
le Grazie e gli Amoretti
all'Eccellenza mia
festeggiavano intorno.
Era sul far del giorno, e mentre andavo
in dolce visibilio, il maledetto
destommi, e mi trovai solo nel letto.
AURETTA
Chichibio non ne ha colpa, si non sapea...
DON PIPPO
Sarà così, se tu lo dici,
ah dunque, pastosissima Auretta,
in grazia tua, e già, che sposo io sono,
venga, mi baci il lembo e gli perdono!
(Accenna al lembo della veste)
(Entra Chichibio)
AURETTA
Eccolo qui!
DON PIPPO
Chichibio, quello ch'è stato
è stato. Ora m'udite
e tutti i cenni mie fidi eseguite!
4 Aria e Terzetto
DON PIPPO
Siano pronte alle gran nozze
cento e trenta e sei carrozze.
Da ippogrifi sian tirate,
che i più lesti son di piè.
All'Arioso domandate
la lor stalla omai dov'è!
Le camicie a centinaia,
calza e scarpe cento paia,
le perrucche di strigonia
siano in punto trentatré.
Già verran di Babilonia
coi pennacchi i miei lacchè.
AURETTA
E i vestiti, ed i cappelli?
DON PIPPO
Tutte l'ore nuovi, e belli.
CHICHIBIO
Gioie, fibbie, occhiali e guanti?
DON PIPPO
Non vuò cederla ad un re;
tutto sia di brillanti
di colore mordorè.
(Ad Auretta)
A te raccomando
la stalla, e cantina,
staffieri, scudieri,
e i cabriolè.
(A Chichibio)
Tu, va preparando
dispensa, cucina,
i letti, confetti,
liquori, e caffè,
e quando comando
sia pronto il suppè.
(Sta pensando)
AURETTA
Oh questa si ch'è bella,
in stalla una zitella
farà comparsa affè.
CHICHIBIO
Oh questa è graziosina,
farò una gelatina,
farò un buon fricassé.
DON PIPPO
Andate,
(Sono per partire)
Restate,
(Si fermano)
Partite, udite,
(Partono ridendo)
Ognun badi a sè.
Qual giorno felice
godere mi lice
qual gioia per me!
(Parte)
Scena Undicesima
(A destra, mura, che rinchiudono la città, di cui
si vedranno gli edifici più alti. Queste formano un
semicircolo, il quale ha in prospettiva una fortezza, si
cui non si vede che la parte di dietro, cioè il rovescio
d'una fabbrica antica con una torre alta quattro piani.
Nell'angolo della muraglia, che si perde fra il bosco,
si vede un pertugio)
Recitativo
BIONDELLO
L'ultima volta al fin, mura adorate,
il tergo mi mostrate, e pria che Febo
agli antipodi scenda,
vedrovvi il sen. All'arte, alle ricchezze,
a queste mie bellezze la tua torre,
scimunito Don Pippo,
oggi ceder vedrai, e darle il sacco
stimo men d'una pipa di tabacco.
4a Aria
BIONDELLO
Che parli, che dica
quel viso di pazzo;
ho Venere amica,
Cupido è per me.
De' matti non curo
la furia, e schiamazzo;
del mio , più sicuro
trionfo non c'è.
Oh quanto voglio ridere
stasera a quel suppè;
sentir quel vecchio stridere
è un gran baccano affè.
Recitativo
BIONDELLO
Ma parmi là in quel lato,
che si muovan le frondi,
in quell'ombroso speco
voglio celarmi, e vuo', s'è Celidora,
sorprenderla, pian pianin uscendo fuora
(si nasconde)
5 Quartetto
CELIDORA
(Esce dal pertugio)
S'oggi, oh dei, sperar mi fate
la mia cara libertà;
ah di me non vi burlate;
saria troppa crudeltà.
BIONDELLO
(Uscendo)
Qui, son io, pupille amate,
dubbio alcun non vi sarà.
A Don Pippo le risate
questa sera ognun farà.
LAVINA
(Uscendo dal pertugio)
Chi m'addita quel ch'adoro?
Calandrino mio dov'è?
S'ei non vien, zitella io moro;
non v'è medico per me.
CALANDRINO
Eccol qui, mio bel tesoro,
ho un buon recipe per te,
buone nuove a tuo ristoro,
presto udrai il come, il che.
CELIDORA, LAVINA
Ma fia poi vero
oppur mentine?
Badate e dite
la verità!.
CALANDRINO, BIONDELLO
Amor sincero
menzogne ardite
mai proferite
certo non ha.
BIONDELLO
In un amico
confido e spero.
CALANDRINO
Io ve lo dico:
oggi verrà!
CELIDORA, LAVINA
Ma qui ti voglio.
BIONDELLO
E se non viene?
TUTTI
Un bell'imbroglio
sarebbe affè.
CALANDRINO
Zitti, zitti, or mi sovviene ...
o la barca di Caronte,
o di Coclite quel ponte ...
CELIDORA, LAVINA, BIONDELLO
Meglio il ponte piace a me.
TUTTI
Questo è l'unico espediente,
or si vada a trovar gente.
BIONDELLO, LAVINA
Fuora, fuora!
CELIDORA, LAVINA
All'armi, all'armi!
TUTTI
Qui fatica non si sparmi,
non si guardi, non si tardi!
Più non chiedasi il perché!
(Biondello e Calandrino partono)
Scena ...
5a Duetto
CHICHIBIO
Ho un pensiero nel cervello
onde fo la conclusione,
che Biondello in battello
quella torre vuol scalar.
AURETTA
Senti il mio ch'è ancor più bello;
tu sei pur, o fanfarone,
l'asinello, pazzarello,
che per l'aria vuol volar.
CHICHIBIO
Obbligato, obbligato!
Ma cerchiamo quella chiave.
AURETTA
Io ben l'approvo.
AURETTA, CHICHIBIO
Ma ove sia, chi potria
in cent'anni indovinar?
AURETTA
A temer le guardie abbiamo!
CHICHIBIO
Se d'Astolfo il corno trovo,
son chi sono, con quel sono
quelle guardie vuò scacciar.
AURETTA, CHICHIBIO
Ma ad un corno non pensiamo,
già col tempo se'l ritrova;
or pensiamo a que che giova
altri e noi a consolar.
Scena Quindicesima
(Calandrino e Biondello con falegnami, che portano
la legna per il ponte, poi Celidora, e Lavina salite
per mezzo di una scala a mano sopra le mura, indi
Chichibio e Auretta, alla fine Don Pippo con guardie
della rocca)
6 Finale
CALANDRINO
Su via putti, presto, presto!
Impiantate i cavalletti,
e le travi
colle chiavi
rassodatele a dover!
BIONDELLO
Capomastro, siate lesto,
solo un'asse vi s'assetti
senza chiassi,
purch'io passi
senz'avervi da cader.
LAVINA
Corri, corri, Celidora!
Qui si suda, e si lavora
per la nostra libertà.
CELIDORA
Bravi, bravi, allegramente!
Già vi manca poco o niente,
e contento ognun sarà.
TUTTI
A quel vecchio maledetto,
mostreremo i fichi freschi;
e quel conte Lionetto
con gran naso resterà.
Se la godremo
poi questa sera
e rideremo
in verità.
CELIDORA, LAVINA
Ma se il Marchese ci arriva addosso?
TUTTI
A nostre spese
si riderà!
AURETTA
(Frettolosa)
Miei signori, oh guai!
CELIDORA, LAVINA,
BIONDELLO, CALANDRINO
Cosa dici? Che mai fu?
AURETTA, CHICHIBIO
Il padrone è già sortito,
il Marchese non c'è più.
CALANDRINO
Sarà forse andato in fiera
a comprare qualche cosa
per Lavina sua sposa;
qui venir non penserà.
CELIDORA, LAVINA,
BIONDELLO, CALANDRINO
Ma, se pur venirci pensa
poichè il diavol non fa festa,
io scommetto la mia testa
ch'ognun mal la passerà.
CHICHIBIO
Andiamo spiando
Auretta mia
per ogni via
della città.
AURETTA
Andiam! Se a caso
qui'l caccia il vento
in un momento
saremo qua.
(Auretta e Chichibio partono, poi ritornano)
DON PIPPO
(Da sè, di lontano)
Corpo di Satanasso!
Cosa vuol dir quel chiasso?
Che diavol si Lavora?
Che gente è quella lì?
CELIDORA, LAVINA,
BIONDELLO, CALANDRINO
(Sottovoce)
Ma il ponte non va avanti,
pur gl'uomini son tanti,
travaglian più d'un'ora.
Che gente è questa qui?
DON PIPPO
(Verso la porta della rocca)
Fuora, guardie della rocca,
colo spiedo, e colla rocca,
ite meco, e quei bricconi
siate preste ad arrestar!
(Auretta e Chichibio corrono)
AURETTA, LAVINA, CELIDORA,
CHICHIBIO, BIONDELLO, CALANDRINO
Viene la guardia!
CELIDORA, CHICHIBIO
Ah, siam traditi,
siamo spediti!
CELIDORA, LAVINA, AURETTA
Ahimè! Ahimè!
TUTTI
Non c'è più tempo,
non c'è ragione,
andar prigione
convien affè!
DON PIPPO
Io sono offeso!
La mia Eccellenza
la prepotenza
soffrir non de', no!
(Alle ragazze)
E voi, pettegole,
la pagherete,
v'accorgerete
dopo il suppè!
LAVINA
Io cercavo il cardellino
che di gabbia mi fuggì!
CELIDORA
Ascoltavo un canarino
il cui canto mi rapì.
DON PIPPO
Voi tacete, siete pazze
questa è tutta falsità!
TUTTI GLI ALTRI
Non han colpa le ragazze,
tu sei pazzo già si sa.
DON PIPPO
Su via, guardie, li prendete,
in prigione li conducete,
ed ognun si pentirà.
TUTTI GLI ALTRI
Se voi guardie vi movete
il bastone proverete,
ed ognun si pentirà.
DON PIPPO
Altro, all'armi o miei soldati!
Orsù via, venite a' fatti,
si vedrà chi vincerà.
TUTTI GLI ALTRI
Resteranno minchionati,
a restar saremmo matti.
TUTTI
Si vedrà chi vincerà.
|
ACTO PRIMERO
Escena Tercera
(Una gran sala en el palacio del marqués)
1 Dúo
AURETTA
Así se hace:
dos palabras dulces
y cuatro tiernas miradas,
nos producen un efecto
mayor de lo que se cree;
pero quien no sabe amar
no se da cuenta de ello.
CHICHIBIO
¿Así es como se hace?
Quien confía
en una coqueta
inocentita
como tú,
seguro que es
un tonto.
AURETTA
Me ofendes.
Yo no he querido
ofenderte a ti.
CHICHIBIO
Me matarás
con tantas indirectas.
¡Ya me muero! ¡Ay de mí!
AURETTA
¡No te mueras, cariño mío,
eso sería una gran locura!
CHICHIBIO
¡Ah, mi alma está ya condenada
y no hay remedio!
AURETTA
(Llora)
Cede al menos a mi llanto.
CHICHIBIO
(También llora)
¡Mi corazón es como de mantequilla!
AURETTA
Entonces, dime...
CHICHIBIO
¿Qué quieres?
AURETTA, CHICHIBIO
¡Seamos amigos, seamos amantes!
Soy tuya/o de la cabeza a los pies.
No más gestos, no más llantos.
¡Que se vayan al diablo los celos!
¡Que en mi alma sólo aniden
el amor y la fidelidad!
Escena Cuarta
(Calandrino entra)
Recitativo
CALANDRINO
¡Auretta mía, Chichibio, os saludo!
AURETTA
¡Soy vuestra sierva!
CHICHIBIO
¡Buenos días, señor!
CALANDRINO
Decidme: mi tío Don Pippo,
marqués de Ripasecca,
el dulce esposo de la boda
de la que todo el mundo se regocija,
¿no ha dejando aún la cama de plumas
ahora que el rubio dios se ha vestido de oro?
AURETTA
Dentro de poco oiremos
su despertar.
CALANDRINO
Hacedme el favor,
querido Chichibio,
de ir a ver
si sigue aún en brazos de Morfeo
o si ya se ha despertado.
CHICHIBIO
Como gustéis, voy.
(Aparte)
Pero regreso enseguida
(Se va)
Escena Quinta
CALANDRINO
Mi encantadora Auretta.
Dime en confianza:
¿tienes muchos amantes?
AURETTA
¡Oh, os burláis de mí!
Este feo rostro a nadie enamora,
sólo a Chichibio
le agrada lo feo.
CALANDRINO
No es tonto.
Tú me agradas mucho...
Eres bellísima...
Y... ¿le eres fiel?
AURETTA
¿Cómo?
CALANDRINO
Y él... ¿te es fiel?...
¿Es celoso?
AURETTA
¡Mucho!
CALANDRINO
¿Y si nos sorprendiera
en esta postura?
(La abraza)
AURETTA
¡Oh, pobre de mí!
¡Por ahí llega y nos ha visto!
CALANDRINO
No turbaros.
Permanezcamos así.
Escena Sexta
(Entra Chichibio y ellos fingen no verlo.
Chichibio se acerca lentamente escuchando)
CALANDRINO
¡Igual que Dafne y Apolo!
Así estaban abrazados los amantes.
Al verme, se quedaron con la boca abierta,
con la cara teñida
de rosa y de cinabrio.
2 Aria
AURETTA
Si estuviese aquí escondido
mi celoso Argos,
¡oh, pobre de mí!
diría:
¡Oh, maldita, frívola y chismosa!
¿Dónde está la fidelidad?
Pero soy inocente.
Si él estuviera presente
diría para sí:
No hay peligro,
hay que divertirse
con un asunto tan ridículo.
CHICHIBIO
(Acercándose)
¡Hay que divertirse
con un asunto tan ridículo!
Recitativo
CHICHIBIO
¡Buen provecho, señores!
AURETTA
¡Ríe, ríe, Chichibio!
CALANDRINO
Era la escena que vi hace poco,
entre Lisa y Tirsi
CHICHIBIO
Está bien, pero no me puedo reír.
AURETTA
Dime, Chichibio:
¿Acaso tienes un demonio en el cuerpo?
(Se va)
3 Aria
CHICHIBIO
Las mujeres
siempre dicen
que son los pilares
de la fidelidad.
Pero el más ligero viento
perfumado
de algalia,
las hace caer.
No hablo de las feas,
que son muy resistentes
incluso con un fuerte viento.
De la bellas
y vanidosas,
no hablo,
pues se da por supuesto.
Ya se sabe
que la fidelidad
en las mujeres bellas,
es una rareza.
(Se va)
Escena Octava
(Habitación de Don Pippo)
Recitativo
DON PIPPO
¡Oh, loco, loquísimo Biondello!
Éste es el día en que quedarás abochornado,
descarnado y desplumado.
¿No te bastó un año entero
para meter las narices en mis asuntos
y conseguir a mi hija?
Puesto que pareces tan sabio y elocuente,
sería mejor que el cartel de tu puerta dijera:
"¡Más loco que yo, no hay nadie en el mundo!"
AURETTA
¡Buenos días, excelencia!
DON PIPPO
¡Querida mía, mi dulce Auretta!
AURETTA
¿Qué desea?
DON PIPPO
Eres mi Dido
y después de mi boda,
quisiera ser Eneas, tu siervo.
AURETTA
¡Caramba! ¡Ésta sí que es buena!
DON PIPPO
Pero ¿qué le sucede a Chichibio?
AURETTA
¡Ah, es un lunático!
DON PIPPO
Es culpable de un crimen doloroso:
¡Imagínate!... Yo estaba soñando...
AURETTA
¿Quizás con vuestra boda?
DON PIPPO
¡Exactamente!,
...con Citerea, las Gracias y los Amorcillos.
Todos festejaban la boda
alrededor de mi excelencia...
Amanecía... estaba en un dulce éxtasis...
¡Cuando ese maldito me despertó
y me encontré solo en el lecho!
AURETTA
Chichibio no tiene la culpa, él no sabía...
DON PIPPO
¡Te creo, si tú lo dices!
Así pues, dulcísima Auretta,
dile que venga, me bese el faldón y le perdonaré.
¡Lo haré sólo por ti!
(le muestra el faldón del traje)
(Entra Chichibio)
AURETTA
¡Aquí viene!
DON PIPPO
¡Chichibio, lo que está hecho, hecho está!
¡Ahora, escúchame y sigue
todas mis indicaciones fielmente!
4 Aria y Trío
DON PIPPO
¡Preparemos la gran boda!
Ciento treinta y seis carrozas
que serán tiradas por hipogrifos,
cuyos pies son los más ligeros.
¡Preguntad a Ariosto
dónde están sus cuadras!
Las camisas por centenas.
Cien pares de medias y zapatos.
Las pelucas de Estrigonia,
serán exactamente treinta y tres.
Y mis lacayos vendrán de Babilonia
con los penachos.
AURETTA
¿Y los trajes y sombreros?
DON PIPPO
¡Todo moderno y bello!
CHICHIBIO
¿Joyas, hebillas, monóculos... y guantes?
DON PIPPO
¡No quiero ser menos que un rey!
Que todo sea adornado
con un brillante color dorado.
(A Auretta)
A ti te encargo
la cuadra y los vinos,
los mozos y escuderos...
¡Y las carrozas!
(A Chichibio)
Tú, ve preparando
la despensa y la cocina,
camas, confites,
licores y café...
Y cuando pida la cena
¡que esté preparada!
(Se queda pensando)
AURETTA
¡Oh, ésta sí que es buena,
una muchacha en una cuadra,
será para verlo!
CHICHIBIO
¡Oh, qué divertido,
haré una gelatina
y un buen fricasé!
DON PIPPO
¡Partid!
(Están para salir)
¡Quedaros!
(Se detienen)
¡Partid! ¿No me oís?
(Se van riendo)
Que cada uno se las arregle como pueda.
¡Qué día tan feliz!
¡Qué regocijo!
¡Qué alegría siento!
(Se va)
Escena Undécima
(A la derecha, las murallas que rodean
la ciudad, desde donde se pueden ver
los edificios más elevados. Las murallas
forman un semicírculo desde cuya perspectiva
solamente se ve, en la parte de atrás, es decir,
al fondo, un viejo edificio con una torre de
cuatro pisos)
Recitativo
BIONDELLO
Por última vez, adorados muros,
mostrarme vuestro secreto,
pues antes que Febo descienda a las antípodas,
quisiera conquistaros.
Con mi arte, riqueza y maravillosas ideas,
tu torre, estúpido Don Pippo, verás caer.
Y saquearla será más fácil
que fumar una pipa de tabaco.
4a Aria
BIONDELLO
Que hable,
que diga ese loco...
¡Yo tengo a Venus por amiga
y Cupido está conmigo!
No me preocupa la furia
ni las manías de los locos.
¡No hay triunfo más seguro
que el mío!
¡Oh, cómo me voy a reír
esta noche durante la cena!
¡Oír a ese viejo gritar,
será muy divertido!
Recitativo
BIONDELLO
Me parece que por allí
se mueven unas ramas...
En aquella cueva oscura voy a esconderme
y si es Celidora,
la sorprenderé saliendo silenciosamente.
(Se esconde)
5 Cuarteto
CELIDORA
(Entra)
Si hoy, oh dioses, me hacéis esperar
mi querida libertad,
no os burléis de mí,
sería demasiada crueldad.
BIONDELLO
(Entrando)
No hay ninguna duda,
aquí estoy, ojos amados,
esta noche todo el mundo
se reirá de Don Pippo.
LAVINA
(Entrando)
¿Quién puede decirme dónde está mi amado?
¿Dónde está mi Calandrino?
Si no viene, sola moriré,
pues no habrá cura para mí.
CALANDRINO
Aquí estoy, bello tesoro.
Traigo buenas noticias para tu alivio
pues tengo un buen remedio para ti.
Pronto sabrás, el cómo y el qué.
CELIDORA, LAVINA
¿Es cierto
o mentís?
¡Reflexionad y decid
la verdad!
CALANDRINO, BIONDELLO
El amor sincero
no ha necesitado
proferir nunca
mentiras atrevidas.
BIONDELLO
En un amigo
confío y espero.
CALANDRINO
Os digo:
Vendrá mañana.
CELIDORA, LAVINA
Aquí te espero.
BIONDELLO
¿Y si no viene?
TODOS
Eso sería
un verdadero embrollo.
CALANDRINO
Silencio, silencio, ahora recuerdo...
O la barca de Caronte
o el puente de Coclite...
CELIDORA, LAVINA, BIONDELLO
Prefiero mejor el puente.
TODOS
Es el único medio
de encontrar gente.
BIONDELLO, LAVINA
¡Vamos, vamos!
CELIDORA, LAVINA
¡A las armas, a las armas!
TODOS
¡No escatimemos esfuerzos!
¡No vacilemos, no tardemos,
que no nos pregunten el por qué!
(Biondello y Calandrino se van)
Escena ...
5a Dúo
CHICHIBIO
Tengo una idea en la cabeza
que puede ser la definitiva:
que Biondello en un barco
aquella torre escale.
AURETTA
Escucha la mía, que es aún mejor.
Realmente eres un fanfarrón,
un burro, un loco,
que quiere volar por los aires.
CHICHIBIO
¡Gracias, gracias!
Pero busquemos la llave.
AURETTA
Estoy de acuerdo
AURETTA, CHICHIBIO
¿Pero quién podría adivinar dónde está?
¡Ni siquiera en cien años!
AURETTA
¡Debemos tener cuidado con la guardia!
CHICHIBIO
Si encuentro el cuerno de Astolfo,
haré huir con su sonido
a la guardia.
AURETTA, CHICHIBIO
Pero en el cuerno no pensemos,
ya lo encontraremos más tarde.
Ahora pensemos en lo que servirá
para consolar a los demás y a nosotros mismos.
Escena Decimoquinta
(Calandrino y Bondello con unos carpinteros que
traen la leña para el puente, seguidos de Celidora
y Lavina que ha subido por una escalera de mano
a la muralla, después Chichibio y Auretta y por
último, Don Pippo con la guardia de la fortaleza)
6 Final
CALANDRINO
¡Vamos, rápido, rápido,
instalad los soportes
y las vigas
con los tirantes
tan tensos como podáis!
BIONDELLO
¡Contramaestre, atento!
Cautelosamente hemos colocado
un solo tablón,
para que yo pueda pasar
sin peligro de caer.
LAVINA
¡Corre, corre, Celidora!
¡Sudemos y trabajemos
por nuestra libertad!
CELIDORA
¡Bravo, bravo, qué alegría!
Estamos a punto de conseguirlo
y todos estaremos contentos...
TODOS
¡A ese maldito viejo
le enseñaremos los dientes
y ese conde Lionetto
se quedará con un palmo de narices!
¡Nos divertiremos
esta noche
y reiremos
de verdad!
CELIDORA, LAVINA
Pero ¿y si el marqués llega a descubrirnos?
TODOS
¡Entonces se reirá
a nuestra costa!
AURETTA
(Presurosa)
¡Ay, Dios!
CELIDORA, LAVINA,
BIONDELLO, CALANDRINO
¿Qué es? ¿Qué pasa?
AURETTA, CHICHIBIO
El patrón ya ha salido
y el marqués ya no está.
CALANDRINO
Quizás haya ido al mercado
a hacer unas compras
para Lavina, su esposa,
y no piensa en venir aquí.
CELIDORA, LAVINA,
BIONDELLO, CALANDRINO
Pero ¿y si piensa venir aquí?
Porque el diablo no descansa,
apuesto mi cabeza
a que lo pasaríamos mal.
CHICHIBIO
¡Vigilemos,
Auretta mía,
cada calle
de la ciudad!
AURETTA
¡Vamos!
Si por casualidad
el viento lo trae hasta aquí,
en un momento estaremos de regreso.
(Auretta y Chichibio se van, luego vuelven)
DON PIPPO
(Para sí, de lejos)
¡Por Satanás!
¿Qué es todo ese jaleo?
¿Qué diablos hacen?
¿Quién es esa gente?
CELIDORA, LAVINA,
BIONDELLO, CALANDRINO
(En voz baja)
Pero el puente no avanza
a pesar de que los hombres son numerosos
y trabajan desde hace más de una hora.
¿Quién es esa gente?
DON PIPPO
(Mirando la puerta de la fortaleza)
¡Salid de la fortaleza, guardias!
¡Venid conmigo y preparaos
para arrestar a estos bribones
con los garrotes y picas!
(Auretta y Chichibio corren)
CELIDORA, LAVINA, CELIDORA,
CHICHIBIO, BIONDELLO, CALANDRINO
¡Viene la guardia!
CELIDORA, CHICHIBIO
¡Hemos sido traicionados!
¡Estamos perdidos!
CELIDORA, LAVINA, AURETTA
¡Ay de mí! ¡Ay de mí!
TODOS
¡Ya no hay tiempo,
no hay solución,
iremos todos
a prisión!
DON PIPPO
¡Me habéis ofendido!
¡Mi Excelencia
no puede tolerar
tamaña insolencia, no!
(A las chicas)
¡Y vosotras, chismosas,
me las pagaréis!
¡Ya veréis
después de la cena!
LAVINA
¡Yo sólo buscaba el jilguero
que escapó de su jaula!
CELIDORA
¡Y yo escuchaba un canario
cuyo canto me embelesó!
DON PIPPO
¡Callaos, estáis locas!
¡Todo eso son mentiras!
LOS DEMÁS
No es culpa de las chicas,
ya sabemos que vos estáis loco...
DON PIPPO
¡Guardias, prendédlos!
¡Conducidlos a la prisión!
¡Os arrepentiréis todos!
LOS DEMÁS
Si os movéis, guardias,
usaremos nuestros bastones
y os arrepentiréis.
DON PIPPO
¡Alto! ¡A las armas mis soldados!
¡Id, luchad!
¡Veremos quién vencerá!
LOS DEMÁS
¡Nos arrollarán!
¡Sería una locura quedarse!
TODOS
¡Veremos quién vencerá!
Escaneado y Traducido por:
María del Mar Huete 2004
|