ATTO PRIMO
Scena Prima
(Spianata di nanzi al castello
di don Antonio de Mariz.
All'alzarsi del sipario la scena
è vuota; attraversano la
scena alcuni gruppi di comparse
portando al collo deicervie
daltri selvatici di generi
diversi: odonsi internamente
suoni
di caccia. Indivengono il Coro
di cacciatori, don Alvaro,
Gonzales, Ruy, Alonso,
Avventurieri)
CORO
(di cacciatori) Dal piano al
monte ognor tras corre il
cacciator; a lui dinanzi
fugge la fiera belva
invan, invan di
sdegnorugge
control'arditaman. Nell'antro
ov'ella è ascosa lo spingeil
baldo ardir; ella assalir pur
osa, ma pronto egli è
a ferir. Poi di sua preda
carco e pien di gioia
il cor pone la freccia
e l'arco lo stanco
cacciator.
GONZALES (con ironia
ad Alvaro) Alfin giungemmo
all'ospitaletetto, che sìteneri
sensi in te ridesta; tregua dunque al
dolor!
ALVARO (irritato) E con qual
dritto ardisci numerare
i miei sospiri?
GONZALES (come sopra) Pace, o
venturïer, troppo t'accende il mal celato
amor.
RUY, ALONSO (ridendo) Ah! ah!
spietato, compatisci il
meschino, è innamorato!
GONZALES (Fra sè) Ei di Cecilia
amante, oh! gelosia!
ALVARO
che me diti?
GONZALES
Nulla...
(Fra sè)
Su te ben iovegliar saprò, né
tua sarà colei,
che m'ha destato in petto
fuoco fatal di prepotente
affetto!
ALVARO (Fra sè)
Ei m'odia, ma non temo il
suofurore...
GONZALES (Fra sè)
Qui simular conviene odio e
amore!
CORO
L'idalgo vien... silenzio...
(Don Antonio, dal
castello,seguìto da Uomini
d'arme)
ANTONIO
Che siate i benvenuti! Invero
lunga
parve la vostra assenza;
e mentre altrove vi trae la
caccia
altro infortunio ne per cosse...
ALVARO
Cielo!
E noi tutti ignorammo!...
ANTONIO
Uno deinostri
per grave errore, una gentil
fanciulla
della tribù degli Aimorètra
fisse;
venia non trova l'imprecato
fallo,
e fremente l'indian vendetta
chiede!
GONZALES
E l'abbia intera... rinnovar fra
poco
sapremo uniti la tenzon
dell'armi,
ciascun di noi è un forte...
CORO
(d'avventurieri)
E il bravo venturier sfida la
morte!
ANTONIO
(con calma)
Vano sarebbeil valor vostro, o
fidi,
se un genio protettor la cara
vita
salva non fêa dalla figliola
mia.
ALVARO
Ciel! come avvenne?
ANTONIO
Nella placid'onda
incauta, poco lunge, ella
spirava
le fresc'aure del bosco...
ALVARO
E fu sorpresa?
ANTONIO
Da selva gginascosti... e preda
loro
l'infelicesaria, se svelta a
forza
dall'empiemaniei non l'avesse.
TUTTI
(meno Antonio)
Oh! noma
il salvator...
ANTONIO
Ei stesso
vêrnoi si move... lo guardate...
è desso!
(Pery alla destra)
ANTONIO
(a Pery, che esita ad
appressarsi)
T'appressa, amico.
GONZALES
Un indiano!
ALVARO, RUY
ALONSO, GONZALES
Salve!
GONZALES
Ma chi sei tu? rispondi,
tu che in noi tutti ammirazione
infondi?
PERY
(lo guarda, indi con fierezza)
Pery m'appella
in sua favella
l'eroico popolo
dei Guarany.
Di regifiglio,
non v'haperiglio
che arretrarpavido
vegga Pery.
ANTONIO
Fratello e amico in faccia a
ognun ti chiama
ilvecchio idalgo...
(lo abbraccia)
PERY
E un vero amico io sono!
CORO
Qual nobil sguardo!
ANTONIO
Che m'arrechi?
PERY
Tacea ccampatol'indiano,
e forse cova vendetteatroci...
ANTONIO
Esplorator fedele
in te riposo, o amico...
PERY
E ben lo puoi;
della tribù degli Aimorè le
imprese
spero falli te andran...
ANTONIO
Pure conviene
gliagguati prevenir.
PERY
Signor, t'acqueta;
altro il mio cor non brama,
che di sventare la codarda
trama.
(si ode internamente la voce di
Cecilia)
CECILIA
Deh! riedi... deh riedi...
ritorna al mio cor.
E giorni beati
vivremo d'amor.
CORO
Qual voce!
PERY
(Fra sè)
Dessa!
(si ritira nel fondo)
ANTONIO
D'amor ose note
la mia gentil fanciulla
fa l'aure risuonar.
ALVARO
Oh gioia estrema!
Tutte nel cor le sento.
GONZALES
(Fra sè)
È felice costui!... oh rio
tormento!
(Cecilia seguita da alcune
Damigelle, e detti)
CECILIA
Gentile di cuore
leggi adra di viso,
ho dolce l'affetto
ho vago il sorriso;
di dolce contento
lo sguardo mi brilla,
se in volto gli leggo
d'amor la favilla;
per lui solo affido
sull'alideiventi
il suon lusinghiero
di garruli accenti!
Deh riedi, deh riedi...
mi stringi al tuo cor
e giorni beati
vivremo d'amor!
ANTONIO,
GONZALES, CORO
(ad Alvaro)
Felice mortale,
la stringi al tuocor,
e giorni beati
vivrete d'amor!
ANTONIO
Cecilia, esulta.
Reso ai nostri lari
vedi lo sposo che ti scelseil
padre.
(indica Alvaro)
CECILIA
(confusa, impallidendo)
Egli!...
ALVARO
Oh! Cecilia.
(s'avvicina a lei con affetto)
ANTONIO
Il guardo abbassi, e bianca
d'inusitato pallor chini la
fronte?
CECILIA
(facendo forza a sé stessa)
M'inchino al tuo volere...
ANTONIO
L'obbedirmi è per te sacro
dovere!
(suona l'Ave Maria)
ANTONIO
Ma l'aere imbruna, e il bronzo
della sera
c'invita alla preghiera. Or
dunque insieme
nel comune dolor che ci
contrista,
in ginocchio preghiamo
e nei consigli di lassù
speriamo.
(tutti si scoprono e
s'inginocchiano)
Salve, o possente vergine,
madre dell'uomo santo,
tu ne proteggi provvida
se il dìverrà del pianto:
e forte al par che pia,
ne assisti...
TUTTI
Ave Maria!
ANTONIO,
ALVARO
GONZALES,
RUY, ALONSO
Fa' che vediamo estinguersi
la rabbia dei nemici,
né più di sangue tingano
l'ire le spade ultrici;
eforte al par che pia,
ne assisti...
TUTTI
Ave Maria!
(in questo momento Pery si è
avanzato, e scorgendo tutti
inginocchiati si pone in atto
rispettoso dietro Gonzales)
CECILIA, ALVARO
Poi se avverrà che il turbine
un lieto dì rischiari,
verrem prostrati a sciogliere
il voto sugli altari;
perché tu fostipia
e forte...
TUTTI
Ave Maria!
(si alzano)
GONZALES
(piano a Ruy e Alonso)
Allor che annotti, non veduti
entrambi
alla grotta vi attendo del
selvaggio...
RUY, ALONSO
Verremo...
PERY
(che ha udito. Fra sè)
Quello sguardo...
quell'accento...
Io saprò prevenire il tradimento
ANTONIO
Or che sciolta è la preghiera
ed i votis'innalzâr,
venga pur l'iniquaschiera,
sarò lieto di pugnar.
CECILIA, DONNE
Su, correte coraggiosi
il nemico ad affrontar;
noi starem peivalorosi
le corone ad intrecciar.
TUTTI
Venga purl'iniqua schiera,
sarò lieto di pugnar.
(Perys'avvia per uscire da un
lato: tutti gli altri
entrano nel castello, meno
Cecilia, che si ferma
sulla soglia e si volge a Pery)
CECILIA
(chiamando)
Pery...
PERY
(retrocedendo)
Che brami?
CECILIA
Appressati...
PERY
Parla...
CECILIA
Al castello mio
perché t'involi?...
PERY
Un umile schiavo,
o gentil, son io;
né di calcar tue soglie
degno mi fèa la sorte...
CECILIA
Che dici? E non seil'angelo
che mi salvò da morte?...
PERY
Sì, macolà t'attendono
soavigioie al core;
Alvaro t'ama e inebriasi
del tuo divino amore.
CECILIA
Al padre e non ai palpiti
cedo del cor...
PERY
Fia vero?...
CECILIA
Te 'l giuro, inestinguibile
in me vivrà un pensiero...
PERY
Qual?...
CECILIA
Che al furor dei barbari
sol fui per te rapita.
PERY
E ovunque e sempre, ah! credilo,
fia sacra a te mia vita.
CECILIA
E al fian cotuo sicura
senza ti mor vivrò;
ma di', perché tal cura
hai tu di me?...
PERY
Non so!Non so!
Sento una forza indomita
che ognor mi tragge a te;
ma non la posso esprimere,
né ti so dir perché.
So che un tuo detto, o vergine,
un tuo sorriso, un guardo,
come un acuto dardo,
scende a ferir mi ilcor...
So che pe 'l tuo più rapido,
pe 'l tuo minor desìo,
pronto a versar son io
tutto il mio sangue ognor...
Ma non ti posso esprimere
quello che sento in me;
ilcor non so dischiuderti,
né ti so dir perché.
CECILIA
(Fra sè)
Io pure, io pure invano
chieggo a me stessa ognor
che è mai quel senso arcano,
che mi commuove il cor.
Lo sguardo suo sì vivido
sento riflesso in me;
ma invan me stessa interrogo,
mané mi so dir perché.
PERY
(scuotendosi)
Ma il tempo vola
e altro ve essereio deggio...
CECILIA
Dove?...
PERY
(con accentod'ira)
Dove una rete infame
tender d'abbiette trame
impunemente sperano
tre vili traditor.
CECILIA
Chi mai?... Chi mai?...
PERY
Non chiederlo;
a me son noti e basta;
io ti saprò difendere,
saprò salvarti ognor.
CECILIA
Qualunque via dischiudasi
al libero tuo piè,
la mia parola supplice
sempre risuoni in te;
e fido a me conservati,
riedi a mio padre, a me.
M'affido al tuo valor...
PERY
Io dei perigli rido.
CECILIA
I vili a lui denunzia...
PERY
Ma non denunzio, uccido.
CECILIA
Ma deh! Che a me non tolgasi
la candida tua fé;
vivi, o Pery, te n' supplico
pe 'l padre mio, per me!...
Se il braccio tuo difendere
non mi dovesse ancor,
morrei compianta vittima,
come mie tuto fior.
PERY
Che dici, ahimè!... deh!
calmati...
CECILIA
Morrei siccome un fior...
PERY
Morire?... Oh!ciel, non dirmelo.
No, tu non déi morir!...
a mille morti impavido
io ti saprei rapir!...
A me t'affida, o vergine,
eterna è la mia fé!...
numi, parenti, patria,
tutto obliai per te.
CECILIA
Or vanne, ma sollecito
ritorna al tetto mio.
PERY
Addio, mio sol benefico...
CECILIA
Mio salvatore, addio.
PERY
T'affida a me...
CECILIA
M'affido a te...
PERY
Mio dolce amor...
CECILIA
Mio salvator...
PERY
M'involo a te...
CECILIA
Ma riedi a me...
CECILIA, PERY
Addio!...
(Pery esce da un lato, Cecilia
entra nel castello)
ATTO SECONDO
(Una grotta del selvaggio. A
destra un'ampia grotta che
occupa metà della scena, a
sinistra un folto bosco; presso
la grotta vi è un grosso tronco
d'albero spezza todal fulmine.
È notte. Pery solo, dal fondo
strisciando fra le macchie)
PERY
Son giunto in tempo!qual celata
serpe,
strisciando mi fra i dumi e fra
le spine
io li prevenni e guadagnai la
via.
Grazie al fato ne rendo. Il
torvo sguardo
dello spagnolo, edil parlar
sommesso
son le prove di un turpe
tradimento!
Ma più di tutto un presentir
arcano
or mi tormenta. Vanne, esso mi
grida,
più non frappor dimora,
vola in soccorso della tua
signora!
Vanto io pur superba cuna
sempre bella fra i perigli,
se figliol della fortuna
mi chiamar del sole i figli,
se mio padre le suefrecce
nel morire mi lasciò.
Ma ti vidi, o vergin bella,
e dobliai per fin la gloria,
per chiamarti la miastella;
bastò un guardo... una memoria,
e il leon della foresta
il tuo schia vodiventò!...
Ma alcun s'appressa!... oh
istante!...
or celar midegg'io fra quelle
piante.
(trasalendo guarda nell'interno
e poi esclama)
Venga pure il traditore
che imperterrito qui sto!...
(si nasconde dietro il tronco
d'albero)
(Gonzales, Ruy-Bento e Alonso
entrano guardinghi
e s'inoltrano nella grotta. Pery
è nascosto)
GONZALES
Ecco la grotta del convegno.
ALONSO
Ebbene?
GONZALES
Oggi d'estrema aita ho d'uopo.
RUY
Parla...
GONZALES
Udi stemai d'una miniera, ricca
di puro argento, che si offriva
un giorno
da Dias Roberto al re
Filippo?...
ALONSO
Udimmo.
RUY
Ma nella tomba ei trasse il suo
mistero.
GONZALES
No, quel mistero è noto a me...
RUY, ALONSO
Fia vero?
GONZALES
E se il destin sorride
ai miei desiri... se destar
saprete
nei venturier l'univer
salrivolta...
far viricchi poss'io...
ALONSO
Di noi disponi:
per essi tutti io giuro.
RUY, ALONSO
La rivolta è in tuaman:
vivisicuro.
(avviandosi)
GONZALES
(trattenendoli)
V'è un patto ancor: per la
gentil Cecilia
ardo d'immenso amore,
e vuò rapirla al padre,
al fidanzato, a tutti...
secondarmi giurate?...
RUY, ALONSO
Noi lo giuriamo.
PERY
(dalnascondiglio)
Traditori!
GONZALES
Cielo!
(afferrando la carabina escono
con veemenza dalla grotta)
Fummo scoperti!
RUY, ALONSO
Laggiù forse...
GONZALES
Alcuno ci spiava...
s'insegua, e mano al ferro!
(Ruy e Alonso s'internano nel
bosco e fuggono)
GONZALES
Chi mai?...
PERY
(uscendo dal nascondiglio)
Son io, che tutto intesi.
GONZALES
Tu?...
(trae il pugnale, ma Pery gli si
slancia addosso,
glia fferra il braccio, glit
oglie il pugnale e lo fa
cadere in ginocchio)
PERY
Serpe vil, che al tradimento
hai sì ben l'alma indurita,
va', t'invola sul momento,
risparmiar ti vo' la vita:
magiurar mi pria tu devi
questi luoghi abbandonar,
e la vita che ricevi
con l'inganno non pagar.
GONZALES
Ah! che mai, che mai
pretendi!...
crudo troppo è tal desìo!...
Io partire!... e non comprendi
la mia pena, il dolor mio?...
PERY
(interrompendolo)
No, la vita, o il giuramento
ch'io ti chiesi... scegli
GONZALES
Ah! no!...
PERY
Proferisci un solo accento
e perdono o morteio do.
GONZALES
(Fra sè)
Giurar debbo, ma la fede
a costui non serberò;
la promessa ch'ei mi chiede
col pugnale infrangerò.
Alla mandel l'empio fato
sol per poco io cederò,
più potente e inaspettato
sovra lui piombar saprò.
PERY
(Fra sè)
Se t'insidia un traditore;
mia diletta, non tremar;
su te veglia un difensore,
che ogniri schios asfidar)
(Forte)
Ti decidi alfin; paventa
del furor che m'infiammò...
GONZALES
Partirò: la mia parola
sacro pegnoio te ne do.
PERY
Pago iosono; marammenta...
GONZALES
Non temer, giurato io l'ho!...
PERY
Parti, iniquo, va', t'invola...
(lo spinge fino al fondo, e
quando è uscito esclama:)
Grazie, o ciel,
salvataiol'ho!...
(esce rapidamente)
(La caserma degli avventurieri.
Camera di rozzo aspetto,
armi appese, gia cigli, tavole e
rozze panche, anfore di
vino e bicchieri. Ruy e Alonso
entrano circondati
d'Avventurieri)
ALONSO
Udiste?
CORO
Udimmo. E all'ardua
scoperta di miniere,
chi fora... parla, svelalo,
il nostro condottiere?...
ALONSO
Gonzales...
CORO
Desso!...
ALONSO
Impavido
disagiaffronta e morte.
CORO
E noi per dio imperterriti
dividerem sua sorte.
ALONSO
Dunque la mano e l'opera
concordi a lui donate?
CORO
È vano più ripetere;
su tutti noi contate.
RUY
Compagni, vedrem sorgere
forsel'età dell'oro.
CORO
Un'alba così fulgida
festeggeremo in coro.
(radunandosi)
TUTTI
L'oro è un ente sì giocondo
che fa bello tuttoil mondo,
sempre nuovo, sempre antico,
esso è il primo nostro amico
quando in tasca meco resta
non pavento la tempesta,
ma se fugge un giorno solo,
vien la noia, vien il duolo.
Io per me scommetterei
che si stima anche laggiù;
io non so... ma in fin direi
che si spendean cor lassù.
I proverbi van dicendo,
vanno attorno diffondendo,
che il tesoro più sincero
è per noil'amico vero;
io per me del paragone
non divido l'opinione,
ed ho fisso nel cervello
che val più di questo quello.
Io per me scommetterei
che si stima anche laggiù;
io non so... ma in fin direi
che si spendean cor lassù.
GONZALES
(comparisce in mezzo aglia
vventurierico'
la massima disinvoltura)
Ebbene, miei fidi, quai novelle?
RUY,
ALONSO, CORO
Tutti siamo giurati a te.
ALONSO
(a parte a Gonzales)
Ma l'incompreso
grido della foresta?
GONZALES
(dissimulando)
Eh via! fu sognod' accesa
fantasia.
Ma orsù, conviene dar mano
all'opra,
e pria che spunti il sole,
compier si dée l'impresa.
È d'uo pointanto don Antonio
ingannar,
e con astuzia far credere
dobbiam
che questa notte è notte di
tripudio.
TUTTI
Oh! ben tu pensi.
GONZALES
Olà dunque, miei bravi!
Versate il Porto, e colmisi il
bicchiere
infino all'orlo, perché lieto
intanto
del venturiere la canzone io
canto.
(gliversano da bere e lo
circondano)
Senza tetto, senza cuna,
vita abbiamo nel gioir;
lieta o avversa la fortuna
non c'importa di morir.
TUTTI
Chi ne impera sola ed una
è la donna del sospir.
GONZALES
Sì nel duol che nel diletto
non si teme il rio destin,
è la mira del moschetto
che ci guida nel cammin.
TUTTI
Sovrail capo maledetto
non imbiancailnostro crin.
GONZALES
Noi girovaghi del mondo
per corremmo ogni sentier,
ché geografo profondo
nella vita è il venturier.
(suona mezzanotte)
Orzitti all'opra
non un sospir,
perfin lo sguardo
cipuò tradir,
quando il segnale
l'armedarà,
(mostra una pistola)
accorra ognuno
non un sospir,
perfin lo sguardo
ci può tradir.
TUTTI
Tutti verremo, non paventar,
pronta è la destra come
l'acciar.
(Tutti si ritirano in silenzio)
(La camera di Cecilia. Alcova a
destra con letto;
gran finestrone aperto; tavolino
con lampada; altro
mobile presso la finestra, su
cui una chitarra spagnola;
porta chiusa nel fondo; un
raggio di luna inonda la
stanza e si riflette
sull'alcova. Cecilia, sola,
dirigendosi
alla finestra)
CECILIA
Oh! come è bello ilciel!...
Par che natura nell'ora del
silenzio,
Arcanamente penetri dentro
l'alma,
e favelli d'amor con mesta
calma!
(guardando la chitarra)
Ed allora perché le tue canzoni,
istrumento gentil, più non
commetti
all'aure innamorate?... or via,
risorgi
dal polveroso oblio,
e fa' che amore, la natura e dio
t'inspirino un lamento,
che, gemendo, risponda al mio
tormento!
(prende la chitarra, e dopo
breviar peggi canta la seguente)
C'era una volta un principe
mesto, pensoso e bello,
che era d'ognuno il palpito,
la gloria del castello...
Ma non voleva amar!
Forte, leal, sensibile,
parea qual fido amante;
aveanegliocchi il fascino
e nel gentil sembiante...
Pur non voleva amar!
Ma un dì fanciulla povera
a lui passò d'appresso,
rimase muto, estatico...
e più non fu lo stesso...
Egli dovette amar!
Oh! invantentiam resistere
al palpito divino,
chésull'eterne pagine
è scritto nel destino:
tutti dobbiamo amar!
(depone la chitarra)
Ma di riposo ho d'uopo;
e tu ne' sognimiei
riedi, o Pery: l'angelomio tu
sei!
(si ritira lentamente)
Oh! invan tentiam resistere
al palpito divino,
che sull'eterne pagine
è scritto nel destino:
tutti dobbiamo amar!
(entra nell'alcova)
(Dopo lungo silenzio scorgesi
Gonzales
che valica la finestra ed entra
con precauzione)
GONZALES
Tutto è silenzio!... L'eco ha
ripetuto
morendo il suon dell'ultime sue
note.
Ma perché tremo?
è questoil gran momento
compendiator della mia vita!...
In breve il destin di me decider
deve!...
(prende illume e solleva la
cortina dell'alcova,
in cui vedesi Cecilia immersa
nel sonno)
Ve', quanto è bella!... or
provo,
al mirarla, una gioia
interminata!
Ed io sento che, amato da
costei,
purificarmi ancor forse
potrei...
Ma che dico? follie... vane
illusioni!...
Ogni senso d'amor nel petto
ascoso
devere starsi muto.
Gonzales all'infamia è
ormaivenduto!...
(s'appressa a Cecilia e fa per
afferrarla, maquesta
si risveglia di soprassalto e
balza in piedi gettando
un grido)
CECILIA
Ciel!... chi s'appressa!...
GONZALES
Non temer, fanciulla,
qual ara sacra mi sarai.
CECILIA
Ma come venisti in queste soglie
nel cuore della notte?
GONZALES
Amor possentemi condusse.
CECILIA
Che dici? Troppo impura
t'uscì dal labbro orribile
parola.
GONZALES
Amore il labbro non profana...
CECILIA
Iniquo!
GONZALES
Ascolta...
CECILIA
Va', t'invola;
ogni tua voce suona a me
funesta.
Vanne, insensato!
(va per chiamare)
GONZALES
Per pietà, t'arresta!
(supplice)
Donna, tu for sel'unica
eri che il mio destino
coll'amor tuo divino
potevi a me cangiar.
Oh, cedi! e se di sangue
questa mia man gronda,
sol tu puoi farla monda,
le macchie cancellar!
CECILIA
(con indignazione)
E tu chi sei che ardisci,
audace avventuriero,
raccolto nel mistero
a me d'amor parlar?...
Oh! vanne, fuggi, involati,
io di spregiarti ho il dritto,
se pensi col delitto
la fede mia macchiar!...
(va verso la porta)
GONZALES
Pietà, Cecilia!... ascoltami,
per te divampo...
CECILIA
(chiamando)
Aita!
GONZALES
Silenzio!...
o posso perderti, o donna!...
CECILIA
No, la vita
potra ira pirmi, o barbaro,
l'onor giammai!... olà!
GONZALES
Incauta!... e chi resistere
al mio voler potrà?
L'insano orgoglio tuo
fatale a te sarà!
CECILIA
(cadendo in ginocchio)
Eterno iddio difendimi
da sì nefando amor.
GONZALES
Non più!... l'impongo!...
seguimi...
(per afferrarla)
CECILIA
Invano!
(mentre Gonzales alza la destra
per afferrarla,
una freccia entra dalla
finestra, e ferisce Gonzales
alla mano)
GONZALES
(gettando un grido)
Oh rio dolor!...
sono ferito!
(va alla finestra e scarica la
pistola; grido d'allarmi
interno)
CECILIA
Oh giubilo!
(guardando la freccia)
La freccia di Pery.
GONZALES
(con intenzione)
Ma non gioire, altri angeli
qui veglian su' tuo idì.
ALVARO
(accorrendo nel mezzo)
Quali grida!... qual colpo!...
CECILIA
(slanciando sinelle sue braccia)
Io sono salva!
ALVARO
(snudando la spada)
Tu qui, Gonzales!
(Gli Avventurieri entran oco' la
spada
alla mano preceduti da Ruy e
Alonso)
GONZALES
Miei fedeli!... sia
costei strappata alle sue
braccia.
ALVARO
(proteggendo Cecilia col
suocorpo)
Indietro!...
ANTONIO
(slanciandosi nel mezzo)
Indietro tutti! oppur la vos
traspada
piantar dovrete nel mio sen!
(pausa, poi agliav venturieri)
Ma come?
(Pery apparisce alla finestra)
ANTONIO
In queste soglie? chi vi trasse?
e quale
ragion possente?... su, parlate,
il voglio!
Or qui fra voi un traditor si
cela!
PERY
(nel mezzo)
Se no 'l ravvisi... io te 'l
dirò.
TUTTI
(meno glia vventurieri e
Gonzales)
Lo svela.
PERY
Vedi quel volto livido
di rabbia e di terrore?...
ei china gliocchi... miralo,
è dessoil traditore...
Un giorno amico e dospite
la fede ti giurava,
poi la rivolta, il barbaro,
e l'ontase minava.
Tentò per sin tua figlia
col palpito aborrito...
edio lo volli uccidere,
lo volli... e fu ferito!
Guardate tutti!... il sangue
gli stilla dalla mano.
(afferrandolo)
GONZALES
(confuso)
Tu menti!...
TUTTI
È ver!
PERY
Nasconderlo a me tu cerchi
invano!
ANTONIO
Dio che intesi!... nel mio tetto
tale sfregio... tale insulto!
ma restar non puote inulto,
sangue e pianto costerà...
È dal cielo maledetto
chi tradisce l'amistà!
GONZALES
(Fra sè)
L'indomato e cieco affetto
in me sorge più gigante;
il mio sdegno in tale istante
più ritegno ormai non ha.
Se il mio nome è maledetto
più tremendo diverrà.
CECILIA
(Fra sè)
Ah! Perché, perché nel petto
freme l'anima agitata,
se un prodigio m'ha salvata
dalla tanta suaviltà?
È dal cielo maledetto
chi tradisce l'amistà!
PERY
(Fra sè)
L'ira atroce che ho nel petto
fèa convulsa la mia mano;
ma non sempre sull'insano
la mia freccia fallirà...
ché da tutti è maledetto
chi tradisce l'amistà!
ALVARO
(Fra sè)
L'ira ultrice ed il dispetto
fa di me truce governo;
s'ei cadessen ell'inferno,
l'odio mio lo colpirà...
È dal cielo maledetto
chi tradisce l'amistà!
RUY,
ALONSO,CORO
(a Gonzales)
Non temer, fin che protetto
sei dal fortea vventuriero,
anche il tuo nemico altero
la cervi ce piegherà.
E fiascudo al maledetto
de' suoi fidi l'amistà!
CORO
(a don Antonio)
Portoghese, nel tuo tetto
seminar l'infamia e l'onta;
ma de' tuoi la spada è pronta
che i ribaldi punirà.
È dal cielo maledetto
chi tradisce l'amistà!
(Odesi un suono interno
improvviso e
fragoroso d'istrumenti selvaggi.
Tutti
rimangono interdetti e
datterriti)
TUTTI
Chi s'appressa? qual fragor!...
PEDRO
(entrando ansante, a don
Antonio)
L'indian fa siepe al tuo
castello intorno.
Della donzella uccisa,
chiede col sangue vendicar lo
scorno.
TUTTI
In qual momento!
(movimento di terrore fraglia
vventurieri)
GONZALES
(a tutti)
E a che temer costoro,
se qui sono fra voi? diam tregua
all'ire;
formino glio dii tutti un odio
solo,
e sicuri sarem che l'empia
guerra
ricaccerem sotterra!
TUTTI
All'armi!... all'armi!...
all'armi!...
GONZALES
(a parte agli avventurieri)
Quandol'indian fia vinto, allor
la nostra
impresa compiremo; io sol
sospendo
e non rinunzio all'alto mio
progetto.
ANTONIO
Il nemico comunstrugger
dobbiamo;
voi lo giurate?...
TUTTI
Sì, tutti il giuriamo.
Vile indiano, trema, trema!
Per te vennel'ora estrema!
Il tuo dardo senza punta
nella polvere striscerà.
Dell'eccidio l'ora è giunta,
guai chi sente la pietà!
DONNE
All'ardita impresa assunta
fido ognun oresterà;
salve, o prodi, l'ora è giunta,
la vittoria in man vi sta!
(Tutti si slanciano alla difesa
del castello brandendo le armi)
ATTO TERZO
(Il campo degliAimorè, sul
limitare di una foresta,
ed a poca distanza dal castello,
che si scorge nel fondo.
Il campo ha l'aspetto animato;
si riparano i guasti del
giorno innanzi. Alcune Donne
medicano i Feriti,
fanno cotone, spremono frutti e
versano da bere nel «coco»
ai Guerrieri della tribù. Questi
preparano ed aguzzano
frecce, e provano i loro archi.
A destra una specie di tenda
del Cacico, composta di foglie
di palma. Da alcune pietre
presso la tenda sorge un fumo
aromatico. I Fanciulli
corrono da un lato all'altro, e
prestano aiuto alle Donne.
A sinistra presso un
grand'alberosta Cecilia
prigioniera;
essa è velata, ed in doloroso
atteggiamento. Alcuni Aimorè
la custodiscono)
CORO D’AIMORÈ (I)
Aspra, crudel, terribile
fu l'implacabil guerra.
CORO (II)
Coperta di cadaveri
rosseggia ancor la terra.
CORO (I)
Nell'aure ancor echeggiano
i nostri maracà.
Di questi dardi al sibilo
il sol s'oscurirà.
(le inubie e i maracà sono
strumenti bellici in uso
fra selvaggi, fatti generalmente
col femore di qualche
nemico vinto in battaglia; molti
di essihanno la forma
semplicissima di un ramo
d'albero qualunque)
CORO (I y II)
(adunandosi)
Ma per l'empio portoghese
più speranza omai non v'è:
tremi, tremi quel che offese
la tribù degli Aimorè.
Di costui cadrà atterrato,
sterminato
ogni servo ed ognisgherro,
fuoco e ferro!...
Ferro e fuoco, lo giuriamo,
quelle torri struggerà;
fino il vino che mesciamo
diman sangue diverrà.
Di colui cadrà atterrato,
sterminato
ogni asilo ed ogni loco,
ferro e fuoco!...
(Si ode un suono rauco e
rimbombante. Tutti
ammutoliscono e si ritirano da
un lato, lasciando
in umileatteggiamento il passo
di nanzi la tenda.
Il Cacico della tribù si
presenta sulla soglia della
sua tenda. Ha il corpo coperto
di due pelli di tapiro,
che gli servono di manto. Un
gran "cocar" di penne
rossegli cingeil capo; tiene una
grossa clava che
consegna tosto ad un vecchio
Aimorè, e gli pende dal
fianco una specie di buccina,
formata da un femore
umano. I lsuo aspetto è maestoso
e feroce ad un tempo)
CACICO
(dall'alto della sua tenda)
Canto di guerra alla mia tenda
intorno
e canto di vittoria,
che del nemico fiaccherà la
boria!
Degli Aimorè nel campo
fulmine è l'odio, ed è vendetta
un lampo.
(avanzandosi)
Dov'è la prigioniera,
la figlia dell'odiato
portoghese?
CORO
Vedila, è dessa!
CECILIA
(Fra sé)
Qual momento!
CACICO
(sollevandoil velo)
Cielo!...che veggo io mai...
e quale prodigio di bellezza
la naturain lei trasfuse!...
CORO
Ma la donna altera
stirpe è dei bianchi; cader
deve!
(si avventano verso Cecilia
alzando le clave)
CACICO
(frapponendosi con violenza)
Indietro...
Guai a chi osa ssesollevar la
mano!...
strapparla al braccio mio,
non lo vorrebbe... no 'l
saprebbe il dio!
(con dolcezza a Cecilia)
Giovinetta, nello sguardo
hai un ciel d'amore accolto;
nel tuo bianco e mesto volto
non traspare che virtù.
Che se a caso amica sorte
or ti trasse a me vicina,
schiava no, bensì regina
tu sarai della tribù.
CECILIA
(Fra sè)
Oh! il pietoso sentimento
che in costui si generò,
di mio padre è un pio lamento
ch'entro il cor gli penetrò.
(Un drappello d'Aimor è
conducono Pery prigioniero.
Uno di essi tiene nelle mani le
armi di Pery, meno l'arco
che tiene appeso dietro le
spalle)
CACICO
Qual rumore!
CORO
S'appressa un prigioniero.
CACICO
Un indiano!
CECILIA
(Fra sè)
Pery!
PERY
(scorgendo Cecilia, fra sè)
È salva... oh gioia!
CACICO
Non m'inganno! costui mi sembra
il fido del l'odiato portoghese
o prodi,chi di voiebbe il merto
di vincerela tigre del deserto?
CORO
Niuno l'ebbe... ria fortuna
solo il trasse prigioniero,
ché l'impavido guerriero,
come un demone pugnò.
Ma lor quando la sua freccia,
come turbine di guerra
sibilava... ei cadde a terra;
fu il destin che lo domò.
CECILIA
(Fra sè)
Generoso!
CACICO
(a Pery)
Or bene, insano,
qual pensier, funesto arcano
verso noi ti sospingea?
PERY
(cupamente)
Un'eterna unica idea!
CACICO
La rivela, e ancor salvarti
potrai forse, o guarany!...
PERY
Venni qui per trucidarti
ma la sorte mi tradì!
CACICO, CORO
Sciagurato, e tu non sai
ch'or tu sfidi il punto estremo!
PERY
Non mi cale!
CACICO
E tu morrai.
PERY
(fieramente)
Su, colpite... non vi temo.
(gli Aimorè fanno per scagliarsi
su di lui, mail Cacico si
frappone)
CACICO
No, fermate!... consumato
non è pure il sacro rito;
pria che l'empio sia svenato
esserdeve appien compito,
poscia l'uomo maledetto
sarà pasto del banchetto
aglianzian della tribù!
CECILIA
Non lo dir... cessa... non più!
CACICO
(a Cecilia)
Ma dimmi... qual mestizia,
o donna, sì ti accora,
se il bacio tuo può rendergli
fin bella l'ultim'ora?
Se voglio io stesso eleggerti
a sposa della morte,
onde il rigor glit emperi
della fatal sua sorte?
PERY
M'irridipur... main trepido
tu mi vedrai morir.
CACICO
Il so; d'amor nell'estasi,
morte sarà gioir.
CORO
Non più; l'indugio tronchisi,
con essa eidée morir!
CECILIA
Pietà di lui!... deh!...
salvalo,
o mi vedrai perir!
CACICO
Orsù, tosto preparisi
pe 'l grande sacrifizio;
e canti e ridde onorino
il nume a noi propizio...
(Cerimonia ballo. Pery è tratto
presso l'albero e legato.
Gli Indiani si dispongono
intorno al campo. Nel fondo
alcune Vecchie dipinte a liste
nere e gialle preparano
una gran bragia, lavano una
pietra che deveservire di
mensa, e un Indiano fa cenno a
Pery che su quel palo fra
poco sarà infitto il suo capo.
Il Cacico sotto la sua tenda,
appoggiato alla sua clava, fa un
cenno alla più bella
Indiana della tribù; questa
china dolorosamente il capo;
riceve da lui alcuni frutti, poi
un vaso di vino che va ad
offrire a Pery e che Pery
ricusa. Riceve poscia una specie
di spada d'osso, e gli offre
anche questa, che Pery lasciato
stocadere al suolo. In questo
punto il Cacico conducendo
Cecilia per la mano e seguìto
dalle quattro Guardie, scende
dal trono e facendo un mezzo
circo sul proscenio s'avvia
verso il fondo del campo. Le
inubie e i maracàri suonano
con un gran frastuono, e i
Guerrieri Aimorès filano dinanzi
a Pery, sfidandolo per ischerno
con gesto selvaggio. Il
Cacico è portato in trionfo dai
suoi in una specie di lettiga
di forma assai bizzarra)
CORO
Di timor sul volto altero
non un'ombra comparì:
lode eterna al pro' guerriero,
baldo onor del guarany.
CECILIA
(Fra sè)
S'avvi un ente sìesecrato
delle colpe protettor,
maledico i numi, il fato
d'ogni mostro assai peggio
PERY
(Fra sè)
Morirò... main vendicato
il mio nome non sarà,
il mio sangue avvelenato
mille morti costerà!
CACICO
(dall'alto della sua tenda)
Cessar le esequie. Tu, gentil
reina...
(scendendo e avvicinandosi a
Cecilia)
qual è tranoi costume,
concedi la suprema ora felice
d'un posseduto amor!
(con ironia)
Un tuo bacio e un amplesso
infondano al suo corgioiasì viva
che morir glisia grato
nella dolcezza di sapersi amato.
(aglialtri)
Or si ritragga ognuno...
(a Pery e Cecilia)
E mentre il passo estremo omai
s'appresta,
veglieremo su voi dalla foresta.
(dietro un cenno del Cacico
tutti si
ritraggono, meno Cecilia e Pery)
CECILIA
(slanciandosi a lui)
Ebben, che fu del caro padre?
PERY
Desso è già salvo, ti calma.
CECILIA
Oh! gioia!... cento grazie ti
rendo...
ed or fuggi, se il puoi.
PERY
Giammai! il fato mio
qui m'incatena; rimaner degg'io!
CECILIA
Deh! non sprezzarsì altiero
la sorte che t'aspetta;
l'atrocelor vendetta
si sfreneria su te...
PERY
I giornimiei non curo;
che importa il viver mio?
Néu omini, né dio
saran noinciampo a me!
Figlio quale son io
della foresta... non pavento il
fato!
CECILIA
Ma tu vaneggi!
PERY
Se ti sembro insano
a' miei disegnit'oppor resti in
vano.
CECILIA
Se m'ami, deh! sì fiero
non favellarmi, o mio fedel, te
n' prego,
ché se il destin severo
mi negasse salvarti in tal
momento,
di duolo morirei, in cor lo
sento!
(pausa)
PERY
Perché di meste lagrime
vai tu bagnandoilciglio?
Vicino a te bell'angelo,
non so temer periglio:
sul fato mio non piangere,
deh! frena i tuoi sospir;
lasciami, o dio, deh lasciami
al fian cotuo morir!
CECILIA
Che dici?... Ah! Non ripetere
questa fatal parola!
Salvar ti vo'; quest'ultima
speranza mi consola;
col sangue mio dei barbari
si placherà il furor;
io resto qui, tu involati,
t'affido il genitor.
PERY
(cupo)
Con la mia morte io salvo
il genitore e te.
CECILIA
Strano mistero è questo,
deh! lo palesa a me!...
PERY
Ma non anco comprendesti
qual de' tuoi saria lo scempio?
CECILIA
Ciel!... che parli!... che
dicesti?
PERY
Che a me solo qui s'aspetta
di punire e strugger l'empio.
CECILIA
Oh! Pery, non proseguire,
deh! ti serba all'amor mio.
PERY
Taci...
CECILIA
Io t'amo!...
PERY
Ah! no, non dirlo;
giun sel'ora di morir!
CORO
(interno)
Morte!... morte!... il traditore
dal Cacico fu dannato,
sia trafitto, sia sbranato
dagli anzian della tribù.
CECILIA
Oh, le tigri! sei perduto,
più salvarti non potrò!
Che mai festi?
PERY
Qui temuto glias sassini
attenderò!
(trangugiando, non visto da
Cecilia, un veleno
rinchiuso in un grano di cocco,
che tiene appeso al collo)
Tutto è finito! oh, mio
dolce sogno d'amor!...
Franger mi sento il cor!
Cecilia, addio!
(esaltandosi)
Oh, mia capanna! Oh fertili
valli paterne, addio...
deh! raccogliete l'ultimo
sospir del labbro mio!
E poi che sento spegnersi
la vita dentro ilcor.
L'arco temuto infrangesi
perfin del genitor.
(bacia ilsuo arco e lo spezza)
CECILIA
(Fra sè)
Oh!ciel, pietà deh! prendati
di quel sì fido cor!
CORO
(interno)
Sia trafitto, sia sbranato
dagli anzian della tribù.
CECILIA
Oh! cielo, che vedi
quest'ora funesta,
l'orrenda tempesta
sol puoi diradar.
L'affanno che l'alma
già tutta m'assale
coll'ansia mortale
mi lacera ilcor.
PERY
Un nume m'ispira,
mi rende più forte,
ho in petto la morte,
ma non so tremar.
Di fronte la vedo,
la guardo, la sfido,
e tutto derido
col forte mio cor!
CACICO
Fine all'ira... or si compia il
sacro rito.
(il Coro fa atto di alzar le
armi
su Pery, mail Cacico li
trattiene)
Sol per mia mano eidée restar
colpito,
ma pria prostrati al suolo
il dio degli Aimorè tutti
imploriamo,
e la vittima a lui pregando
offriamo.
(tutti meno ilCacico, Cecilia e
Pery,
s'inginocchiano. Levando al
cielo le mani)
O dio degli Aimorè,
a noi ti volgior tu;
tutta si prostra a te
la tua fedel tribù.
CORO
O dio degli Aimorè,
a noi ti volgior tu;
tutta si prostra a te
la tua fedel tribù.
CACICO
Dal trono tuo discendi,
nume del ciel possente,
che pari al sol risplendi
sulla fedel tua gente.
Scendi e le piante scuotansi,
tremi commosso il suol,
l'ondas'arresti e il fulmine
rattenga a mezzo il vol.
Di questo breve amor,
il fuo costruggitor...
Sfondo schermo
CORO
Offriamo a te!...
CACICO
Il sangue del guerrier
caduto prigionier...
CORO
Offriamo a te!...
CACICO
L'estremo suo desir,
l'estremo suo sospir...
CORO
Offriamo a te!...
CACICO,
CORO
(alzandosi)
O dio degli Aimorè,
il giusto tuo furor
placato sarà;
sull'ara sacra a te
il vile, il traditor
spento cadrà.
PERY
(Fra sè)
Il mio destin non temo
per lei, per lei sol fremo...
ma invano... ahimè!...
CECILIA
(Fra sè)
Gran dio del ciel, che adoro,
speme ed aita imploro
solo da te!
CORO
Ei pera alfin...
PERY
(con disprezzo)
Colpite...
(si ode di dentro una scarica di
vari colpi di fucile)
CACICO
Che fia?...
CORO
Sorpresisiamo...
(si ritraggono tutti sulla
sinistra
aggrappandosi dietro il Cacico)
CECILIA, PERY
(rifugiandosi dal lato destro)
Oh! dolce speme!...
CORO
(con urlo selvaggio)
All'armi!... all'armi!...
(Don Antonio seguìto da un
drappello di Portoghesi
apparisce in fondo sul
praticabile; gli Aimorè fanno
una scarica di frecce, i
Portoghesi un'altra di fucili,
il Cacicovacilla e cade
sorrettodai suoi che lo conduco
novia)
CECILIA
(slanciandosi fra le braccia di
don Antonio)
Ah! padre!...
Salva per te son io!...
ANTONIO
No: t'ha salvata iddio.
(i portoghesi parte inseguo
nogl'indiani,
parte restano sulla scena
ATTO QUARTO
(I sotterranei del castello.
Rischiarati da una face
confitta in un pilastro. Una
porta nel fondo con una
scala, che conduce agli
appartamenti. Una rozza porta
a destra, che comunica con gli
altri sotterranei. Una
piccola porta a sinistra. Da un
lato vari barili di
polvere accatastati)
CORO
Né torna ancora?...
ALONSO
Attenderenon vi sia grave;
ei solo salvar ci può dal
barbaro
fato che a noi sovrasta.
CORO
Purch'egli in tempo giunge
repossa...
RUY
Fia presto al volo
più che una freccia o un'aquila;
lo conoscete e basta.
ALONSO
Dal vecchio idalgo intanto
nulla temer dobbiamo;
pochi a lui fidi restano,
e controlor noi siamo.
CORO
A morte ei ci dannava...
GONZALES
(presentandosi sulla porta di
mezzo)
Ed ei morir dovrà!
TUTTI
Gonzales...
GONZALES
Io che nunzio
vi son di libertà.
(volgendosi ad Alonso)
Quai nuovehaitu?...
ALONSO
Trafitto Alvaro cadde...
GONZALES
Il so...
ALONSO
Nuovo tentar conflitto
l'idalgo omai non può.
GONZALES
Sta ben; Cecilia?...
ALONSO
Incolume qui tratta fu...
GONZALES
E Pery?
ALONSO
Il tutelar suo demone
a morte lo rapì.
GONZALES
Sì, ma per poco!... al piede mio
l'infame cader dovrà...
(volgendosi a glia vventurieri
che lo circondano)
M'udite ortutti; desto
dallo stupor d'unimpensato
assalto
sorge più fiero l'indiano e
giura
in suo furor, peinumi suoi
vendetta;
a voi tutti rapita ognis peranza
saria, se apatti col nemico or
ora
iov enuto non fossi.
TUTTI
E che mai vuole?
GONZALES
Che le porte glis'aprano,
e vivo o morto in suo poter sia
tratto
il signor del castello...
TUTTI
(mormorando fra loro)
Opra infame c'impone...
GONZALES
E che?... Esitate?... Preferite
or dunque
(con eloquente intenzione)
per l'idalgo morir, che,
se distrutto fosse il nemico,
i vostri capi alla scure
dannerebbe?...
TUTTI
(dopo breve esitanza)
Te colegatisiamo in una sorte
istessa:
imponi; obbediremo.
GONZALES
Unica e solaio vuò salvar
Cecilia;
all'amormio
quella diletta conservar
vogl'io.
In quest'ora suprema più forte
nel mio pettol'amor si ridesta;
i perigli disprezzo e la morte
per quel fiore gentil di beltà.
Se la sorte a me un giorno
funesta
l'harapita all'ardente desìo,
nél'inferno, néil mondo, né dio
dalmio seno strapparla potrà.
RUY, ALONSO
(al coro)
Ad armarci corriam, si ridesti
il furor...
non cifreni pietà... non
ciarresti il timor...
GONZALES
Sull'iniquo Pery cada il colpo
primier,
ch'io lo vegga al mio piè
moribondo cader...
Sul tiranno oppressor che a
morir ci dannò,
l'onta atroce a punir io con voi
piomberò.
TUTTI
Sì, l'idalgo oppressor da noi
vinto cadrà,
e l'oltraggio crudel vendicato
sarà.
GONZALES
Io di coraggio darò l'esempio,
voi mi seguite...
TUTTI
Noi tutti ti seguiamo...
GONZALES
Morte all'idalgo
TUTTI
Sì, morte all'empio...
(si avventano verso l'uscio di
mezzo)
(Don Antonio si presenta con
Pedro sulla porta a destra
ANTONIO
No, traditori... la codarda
trama
m'è nota, ed in mia man tutti vi
tengo.
(a Pedro, che eseguisce)
Quest'uscio chiudi e qui mi
lascia:
io solobasto a punir costoro.
PERY
(entrando per la porta di mezzo)
Signor...
ANTONIO
Pery!... scampato
dal veleno sei tu?...
PERY
La mia signora di viverem'impose
e volai nella selva e a
prodigiose erbe,
la cui virtude è a me sol nota,
chiesi e ottenni la vita.
ANTONIO
Fuggior dunque, se ilpuoi...
PERY
Fuggir?
ANTONIO
Fra poco fia distrutto il
castello;
aituoi ritorna
e vivi, o amico, e si i felice;
a noi speranza altra non resta
che una morte onorata...
PERY
E il braccio mio.
ANTONIO
Che parli?...
PERY
Uno di voi salvar poss'io...
Sul cupo torrente che cinge il
castello
quest'uscio conduce.
ANTONIO
Lo so; ma che intendi?
PERY
Varcare l'abisso...
ANTONIO
Tu invano il pretendi...
PERY
Un numem'ispira; varcar lo
potrò.
ANTONIO
Ma come?...
PERY
Una travegettare ho potuto
da questa alla sponda
contraria...
ANTONIO
E tu vuoi?
PERY
Sul mobile ponte
con uno di voi fuggire...
ANTONIO
Impossibile!...
PERY
(risoluto)
Ad altri, a me no.
ANTONIO
Va dunque... addio... fuggi.
PERY
Signore...
ANTONIO
Che chiedi?
PERY
Un'ultimagrazia...
ANTONIO
Favella
PERY
Concedi ch'io salvi Cecilia...
ANTONIO
(con subitagioia)
Ah! cielo!...
PERY
Per essalo scampo ho cercato
non certo per me;
morrà se tal grazia mi neghi.
ANTONIO
Concessanon fora dal padre
ad altri che a te...
Ma il ciel lo vieta; agl'idoli
culto tu presti e onore,
a un dio verace e dunico
è sacro il nostro core.
PERY
Che intendo?... e tale ostacolo
sol si frappone?...
il dio, che da Cecilia adorasi,
adorerò pur io!...
ANTONIO
Il ver favelli?...
PERY
Gl'idoli dei Guarany rinnego;
alla tua fede iniziami,
prostrato al suol te n' prego.
(s'inginocchia)
ANTONIO
(levando gliocchi al cielo e
quasi ispirato)
Gran dio, che tutto regoli,
che tuttointendi e vedi,
la grazia tua benefica
a quest'eroe concedi.
(ponendo le manisul capo di
Pery)
Qui per santa triade
io cristian t'appello;
è questo il tuo battesimo,
o prode miofratello.
(traendo la spada e presentando
a Pery l'elsa in forma di croce)
Su questa croce or giurami
serbarti fido ognor
al dio che in te rigenera
con la sua fede il cor.
PERY
Su questa croce io giuro
serbarmi fido ognor
al dio che in me rigenera
con la sua fede il cor.
(si alza)
CECILIA
(accorrendo frettolosa e
agitata)
Padre...
ANTONIO
Mia figlia...
CECILIA
All'ultimaora siamgiunti...
ANTONIO
Iddio salva ti vuol...
CECILIA
Fra gli angeli
sarò tra poco anch'io.
Degli Aimorè s'appressano
le turbe irate e rugge
del traditor la rabbia
che tutto avvampa e strugge.
ANTONIO
No, m'odi,
un raggio splendere
vide Pery di fede;
degli avino striall'unico
nume ei si prostra e crede.
CECILIA
Fia vero?...
ANTONIO
A lui, Cecilia, io ti confido.
CECILIA
E vuoi?
ANTONIO
Ch'ei ti conduca in braccio
ai miei congiunti e tuoi
CECILIA
Che sento?... e dio dividermi
da te dovrei?... no, mai!...
con te giurai di vivere,
con te morir giurai.
Non è, non è possibile
che al fianco tuo mi tolga;
la stessa tomba accolga
la figlia e il genitor.
ANTONIO
No, mia diletta; toglierti
voglio al supplizio estremo,
e poi sfidare impavido
il mio destin supremo.
(supplichevole)
Vivi e la mia memoria
conserva ognor nel petto,
del tuo filiale affetto
mai non si spenga il fior.
PERY
Deh! Mia signora, arrenditi
al genitore, a dio;
vieni, mi segui, involati,
torna al tuo suol natio.
Schiavo fedele ed umile
ognorm'avrai, te 'l giuro;
rigenerato e puro
io ti consacro il cor.
GONZALES, CORO
(di dentro a destra più vicino)
Sia dischiuso il varco alfine,
sia bandito ogni timor...
AIMORÈ
(di dentro dal fondo più vicino)
Omai più non ha confine
di noi liberi il furor!
ANTONIO
Eccol'ora del cimento!...
PERY
(con impeto d'ira)
Né schiacciarli or può il mio
piè…
ANTONIO
(a Cecilia)
Fuggi... fuggi...
CECILIA
(abbracciando teneramente il
padre)
In tal momento non mi separo da
te.
ANTONIO
Pe 'l tuo dio, pe 'l nostro
affetto
io te n' prego...
PERY
(a Cecilia)
Vieni...
CECILIA
(come sopra)
Ah! No.
Qui la morte io teco aspetto,
al tuo fianco io qui cadrò.
ANTONIO
(divincolandosi dalle braccia di
Cecilia, dice a Pery in tono
solenne)
Di strapparla dal mio seno io
t'impongo...
PERY
(eseguisce)
Andiam...
CECILIA
Gran dio, tu m'assisti!...
in me vien meno ogni forza!...
(vacilla)
ANTONIO
(la bacia amorosamente, poi la
depone
fra le braccia di Pery,
dicendogli)
Fuggi...
PERY
Addio!...
(sostenendo Cecilia svenuta la
conduce verso l'uscio a
sinistra)
GONZALES
(atterrando la porta a destra ed
irrompendo sulla
scena nel momento che Pery e
Cecilia fuggono)
Ferma, olà...
ANTONIO
(ponendosi avanti l'uscio a
sinistra)
No: è tardi!...
GONZALES
Oh rabbia!...
Costui muoia...
ANTONIO
(avvicinandosi al pilastro, su
cui è la face)
Un sol di voi non uscirà di qui;
morrò, ma me cotutti morir
dovete!
TUTTI
Che!... come?...
ANTONIO
Or lo vedrete.
(Stacca dal pilastro la
fiaccola, l'avvicina ai barili
di polvere, si odeun'orribile
detonazione e la scenaintera
precipita)
(Si vede da lungi il campo degli
Aimorè e sopra una
collina Cecilia, che alla
catastrofe del castello cade in
ginocchio sorretta da Pery, che
le additail cielo)

|
ACTO
PRIMERO
Escena
Primera
(Explanada
ante
el
castillo
de
Don
Antonio
de
Mariz.
Al
alzarse
el
telón,
la
escena
está
vacía.
Pasan
por
el
fondo
algunos
siervos
que
llevan
cargados
ciervos
y
otros
tipos
de
animales
salvajes.
Se
escuchan
sonidos
de
caza.
Luego
aparecen
el
coro
de
cazadores,
Don
Álvaro,
Gonzales,
Ruy,
Alonso
y
colonos)
CORO
(de
cazadores)
Desde
el
llano
hasta
la
montaña
se
mueve
el
cazador.
Ante
él
huye
en
vano
la
fiera
bestia;
en
vano
ruge
temerosa
contra
la
atrevida
mano.
Al
antro
en
la
que
se
esconde
lo
empuja
el
valiente
deseo;
ella
osa
salir,
pero
él
está
preparado
para
herir.
Luego,
cargado
con
su
presa
y
con
el
corazón
lleno
de
alegría,
marcha
con
el
arco
siempre
dispuesto
el
cansado
cazador.
GONZALES
(con
ironía,
a
Álvaro)
Al
fin
llegamos
al
hospitalario
techo
que
tan
tiernos
sentimientos
te
despierta;
¡dale
tregua
a tu
dolor!
ÁLVARO
(irritado)
¿Y
con
qué
derecho
te
atreves
a
contar
mis
suspiros?
GONZALES
(como
antes)
Paz,
¡oh,
aventurero!
demasiado
te
enciende
tu
mal
oculto
amor.
RUY,
ALONSO
(riendo)
¡Ja
ja!
Malvado,
apiádate
del
desgraciado,
¡está
enamorado!
GONZALES
(Para
sí)
Él
amante
de
Cecilia,
¡oh,
celos!
ÁLVARO
¿En
qué
piensas,
qué
meditas?
GONZALES
Nada…
(Para
sí)
Vigilarte
bien
sabré,
¡ella
no
será
tuya,
pues
ha
despertado
en
mi
pecho
el
fuego
fatal
de
un
poderoso
afecto!
ÁLVARO
(Para
sí)
Me
odia,
pero
no
temo
su
furor
GONZALES
(Para
sí)
¡Conviene
disimular
el
odio
y el
amor!
CORO
Llega
el
hidalgo…
silencio…
(Llega
Don
Antonio
con
su
escolta)
ANTONIO
¡Sed
bienvenidos!
Larga
nos
ha
parecido
vuestra
ausencia,
pero
mientras
la
caza
os
condujo
a
otros
lugares,
una
desgracia
nos
ha
golpeado…
ÁLVARO
¡Cielos!
¡No
sabemos
nada!
ANTONIO
Uno
de
los
nuestros,
por
un
grave
error,
a
una
pobre
muchacha
de
la
tribu
Aimoré
ha
matado.
Ellos
no
le
encuentran
disculpa
al
fatal
error
¡y
los
indios
claman
venganza!
GONZALES
¡Que
clamen!…
Unidos,
pronto
renovar
sabremos
la
gloria
de
nuestras
armas.
Cada
uno
de
nosotros
es
un
fuerte...
CORO
(de
colonos)
¡El
valiente
aventurero
desafía
a la
muerte!
ANTONIO
(con
calma)
Amigos,
vano
sería
vuestro
valor
si
un
genio
protector
no
hubiera
salvado
la
amada
vida
de
mi
hija.
ÁLVARO
¡Cielos!
¿Qué
sucedió?
ANTONIO
Cerca
de
aquí,
junto
al
mar,
la
incauta
fue
a
respirar
el
aire
fresco
del
bosque…
ÁLVARO
¿Y
fue
sorprendida?
ANTONIO
¡Por
ocultos
salvajes!
Y la
infeliz
hubiera
sido
su
presa
si
un
valiente
no
la
hubiera
rescatado.
TODOS
(menos
Antonio)
¡Oh,
di
el
nombre
de
su
salvador!…
ANTONIO
Por
ahí
viene
hacia
nosotros.
¡Mirad…
él
es!
(Pery
aparece
por
la
derecha)
ANTONIO
(a
Pery,
que
duda
en
acercarse)
¡Acércate,
amigo!
GONZALES
¡Un
indio!
ÁLVARO,
RUY
ALONSO,
GONZALES
¡Salud!
GONZALES
¿Pero
quién
eres
tú?
Responde,
tú
que
despiertas
nuestra
admiración.
PERY
(lo
mira,
desafiante)
Pery
me
llama,
en
su
idioma,
el
heroico
pueblo
de
los
guaraníes.
Hijo
de
reyes,
no
hay
peligro
que
pueda
de
terror
hacer
retroceder
a
Pery.
ANTONIO
Hermano
y
amigo
delante
de
todos
te
llama
el
viejo
hidalgo…
(lo
abraza)
PERY
¡Y
un
verdadero
amigo
soy!
CORO
¡Qué
noble
mirada!
ANTONIO
¿Qué
me
cuentas?
PERY
Calla
el
campamento
indio.
Quizá
tramen
la
atroz
venganza…
ANTONIO
Fiel
explorador,
confío
en
ti,
amigo…
PERY
Y
bien
puedes
hacerlo.
Espero
que
los
proyectos
de
los
aimorè
terminen
en
fracaso…
ANTONIO
Deberemos
estar
prevenidos
contra
las
emboscadas.
PERY
Señor,
permanece
tranquilo.
No
desea
mi
corazón
otra
cosa
que
frustrar
el
cobarde
proyecto.
(se
oye
fuera
de
escena
la
voz
de
Cecilia)
CECILIA
¡Ah,
vuelve!
¡Ah,
vuelve…
regresa
a mi
corazón
y
días
felices
de
amor
viviremos!
CORO
¡Qué
voz!
PERY
(Para
sí)
¡Es
ella!
(se
retira
al
fondo)
ANTONIO
Amorosas
notas,
mi
amable
niña,
hace
sonar
al
aire.
ÁLVARO
¡Oh,
alegría
extrema!
Las
siento
todas
en
mi
corazón-
GONZALES
(Para
sí)
¡Él
está
feliz!
¡Oh,
cruel
tortura!
(Llega
Cecilia
seguida
por
algunas
doncellas)
CECILIA
Gentil
de
corazón,
agraciada
de
cara,
tengo
un
dulce
afecto,
y
una
sonrisa
atractiva.
De
dulce
alegría
me
brilla
la
mirada,
y si
en
el
rostro
le
veo
la
chispa
del
amor
despierta.
¡A
él
sólo
envío,
sobre
las
alas
de
los
vientos,
el
halagador
sonido
de
mis
penetrantes
palabras!
¡Ah,
vuelve,
vuelve,
abrázame
contra
tu
corazón
y
días
felices
de
amor
viviremos!
ANTONIO,
GOZALES,
CORO
(a
Álvaro)
¡Feliz
mortal,
abrázala
contra
tu
corazón
y
días
felices
de
amor
viviréis!
ANTONIO
Cecilia,
alégrate.
De
regreso
a
nuestro
hogar
ve
el
esposo
que
te
ha
elegido
tu
padre.
(Señala
a
Álvaro)
CECILIA
(confusa,
palideciendo)
¡Él!...
ÁLVARO
¡Oh,
Cecilia!
(se
acerca
a
ella
afectuosamente)
ANTONIO
¿Bajas
la
mirada
y
blanca
de
inusitada
palidez
inclinas
la
frente?
CECILIA
(intentando
reponerse)
Acepto
tu
voluntad…
ANTONIO
¡Obedecerme
es
tu
sagrado
deber!
(se
oye
el
Ave
María)
ANTONIO
Pero
el
cielo
se
oscurece
y ya
la
campana
nos
llama
a la
oración.
Todos
juntos,
en
el
dolor
que
nos
entristece,
de
rodillas
recemos
y
esperemos
los
designios
del
Cielo.
(todos
se
descubren
y se
inclinan)
¡Salve,
oh,
poderosa
Virgen,
madre
del
hombre
santo,!
Protégenos,
y si
llegara
el
día
del
llanto,
tú,
fuerte
a la
par
que
piadosa,
auxílianos…
TODOS
¡Ave
María!
ANTONIO,
ÁLVARO
GONZALES,
RUY,
ALONSO
Haz
que
veamos
extinguirse
el
odio
de
nuestros
enemigos,
que
no
se
tiñan
de
sangre
las
airadas
espadas.
Tú,
fuerte
a la
par
que
piadosa,
auxílianos…
TODOS
¡Ave
María!
(Pery
regresa
y,
viendo
a
todos
de
rodillas,
se
pone
respetuosamente
detrás
de
Gonzales)
CECILIA,
ÁLVARO
Cuando
la
tempestad
amaine
y
amanezca
un
día
feliz,
iremos
prostrados
a
unirnos
ante
el
altar,
porque
tú
fuiste
piadosa
y
fuerte…
TODOS
¡Ave
María!
(se
levantan)
GONZALES
(en
voz
baja,
a
Ruy
y
Alonso)
En
cuanto
anochezca,
sin
ser
vistos,
os
espero
en
la
cueva
de
la
selva…
RUY,
ALONSO
Iremos…
PERY
(que
les
ha
escuchado.
Para
sí)
Esa
mirada…
esas
palabras…
sabré
prevenir
la
traición.
ANTONIO
Ahora
que
ha
terminado
la
oración
y
hemos
rogado
por
nuestros
votos,
¡que
vengan
esos
malvados
guerreros,
estaré
feliz
de
pelear!
CECILIA,
MUJERES
¡Corred
valientes
a
enfrentaros
al
enemigo!
Nosotras
estaremos
tejiendo
las
coronas
para
los
valerosos.
TODOS
¡Que
vengan
esos
malvados
guerreros,
estaré
feliz
de
pelear!
(Pery
se
dispone
a
marcharse;
todos
los
demás
entran
en
el
castillo,
menos
Cecilia,
que
se
detiene
en
el
umbral
y se
dirige
a
Pery)
CECILIA
(llamando)
¡Pery!…
PERY
(retrocediendo)
¿Qué
quieres?
CECILIA
Acércate…
PERY
Habla…
CECILIA
De
mi
castillo
¿por
qué
te
alejas?
PERY
Un
humilde
esclavo,
¡oh,
amable
mujer!
soy
yo.
Ni
siquiera
de
pisar
el
umbral
me
ha
hecho
digno
el
destino…
CECILIA
¿Qué
dices?
¿Y
no
eres
tú
el
ángel
que
me
salvó
de
la
muerte?
PERY
Sí,
pero
allá
te
esperan
dulces
alegrías
para
el
corazón.
Álvaro
te
ama
y se
embriaga
con
tu
divino
amor.
CECILIA
Al
padre
cedo,
y no
a
los
deseos
de
mi
corazón.
PERY
¿Es
cierto?
CECILIA
Te
lo
juro.
En
mí
siempre
vivirá
un
pensamiento…
PERY
¿Cuál?
CECILIA
Que
del
furor
de
los
salvajes
fui
salvada
por
ti.
PERY
Y
donde
quiera,
y
siempre,
¡ah!,
créeme,
tu
vida
me
será
sagrada.
CECILIA
Junto
a
ti,
segura
y
sin
temor
viviría.
Pero
dime,
¿por
qué
te
preocupas
tanto
por
mí?
PERY
¡No
lo
sé!
¡No
lo
sé!
Siento
una
fuerza
indomable
que
siempre
me
atrae
hacia
ti.
No
la
puedo
explicar
ni
sé
decir
por
qué.
Sé
que
una
palabra
tuya,
¡oh,
virgen!
una
sonrisa,
una
mirada,
como
una
aguda
flecha
atraviesan
mi
corazón…
Sé
que
por
tu
más
rápido,
por
tu
más
pequeño
deseo,
estoy
dispuesto
a
derramar
toda
mi
sangre…
pero
no
te
puedo
explicar
lo
que
siento
dentro
de
mí,
no
sé
abrirte
mi
corazón
y no
sé
decirte
por
qué.
CECILIA
(Para
sí)
Yo
también,
yo
también
en
vano
me
pregunto
a mí
misma
qué
es
ese
mágico
sentimiento
que
me
conmueve
el
corazón.
Su
vívida
mirada
siento
reflejada
en
mí;
pero
en
vano
me
interrogo
a mí
misma
y no
sé
decir
por
qué
PERY
(recobrándose)
Pero
el
tiempo
vuela
y
debo
estar
en
otro
sitio…
CECILIA
¿Dónde?
PERY
(con
tono
airado)
Donde
se
urde
una
infame
red
de
taimadas
tramas
tender
impunemente
esperan
tres
viles
traidores.
CECILIA
¿Quiénes?
¿Quiénes?
PERY
No
preguntes.
Yo
sé
quiénes
son,
y
basta.
Yo
sabré
defenderte,
sabré
salvarte.
CECILIA
Que
cualquier
camino
se
abra
libre
a
tus
pies;
que
mi
suplicante
palabra
siempre
resuene
en
ti.
Mantente
fiel
a
mí,
salva
a mi
padre
y a
mí.
Confío
en
tu
valor…
PERY
Me
río
del
peligro.
CECILIA
Denuncia
a
los
malvados.
PERY
Yo
no
denuncio,
mato.
CECILIA
Pero
por
favor,
que
yo
no
pierda
tu
cándida
fe.
¡Vive,
o
Pery,
te
lo
suplico,
por
mi
padre,
por
mí!
Si
tu
brazo
ya
no
debiera
defenderme
nunca
más,
moriría
víctima
del
llanto,
como
una
flor
arrancada.
PERY
¡Qué
dices,
ay!
¡Eh,
cálmate!
CECILIA
Moriré
como
una
flor
PERY
¿Morir?
¡Oh,
cielos,
no
digas
eso!
¡No,
tú
no
debes
morir!
Antes
que
eso,
¡miles
de
muertos
deberán
caer!
Confía
en
mí,
virgen.
¡Mi
fe
es
eterna!
Dioses,
parientes,
patria
todo
he
olvidado
por
ti.
CECILIA
Ahora
vete,
pero
recuerda
regresar
en
mi
ayuda.
PERY
¡Adiós,
mi
benéfico
sol!…
CECILIA
Mi
salvador,
¡adiós!
PERY
Confía
en
mí…
CECILIA
Confío
en
ti…
PERY
Mi
dulce
amor…
CECILIA
Mi
salvador…
PERY
Me
alejo
de
ti…
CECILIA
Pero
volverás
a
mí…
CECILIA,
PERY
¡Adiós!
(Pery
se
marcha
y
Cecilia
entra
en
el
castillo)
ACTO
SEGUNDO
(Una
gruta
en
la
selva.
A la
derecha
una
gran
gruta
que
ocupa
la
mitad
del
escenario,
a la
izquierda
un
frondoso
bosque.
En
la
entrada
hay
grueso
tronco
de
árbol
abatido
Es
de
noche.
Pery
llega
gateando
entre
los
matorrales)
PERY
¡Llego
a
tiempo!
Como
oculta
serpiente,
agazapado
entre
la
maleza
y
las
espinas,
me
adelanté
a
ellos
y
conseguí
vía
libre.
Doy
gracias
al
destino.
¡La
malvada
mirada
del
español
y su
hablar
en
susurros,
son
prueba
de
una
vergonzosa
traición!
Pero
un
presentimiento
me
atormenta.
¡Ve!,
me
grita,
¡No
te
demores,
vuela
en
ayuda
de
tu
señora!
También
yo
me
enorgullezco
de
mi
noble
cuna,
siempre
vencedora
ante
el
peligro.
Lo
seguidores
del
sol
me
llaman
hijo
de
la
Fortuna,
y mi
padre
sus
flechas
al
morir
me
legó.
Pero
te
vi,
bella
virgen,
y
olvidé
hasta
la
gloria.
Para
llamarte
mi
estrella;
bastó
una
mirada…
un
recuerdo.
¡Y
el
león
del
bosque
en
tu
esclavo
se
convirtió!
¡Pero
alguien
se
acerca!
¡Qué
momento!
Me
ocultaré
tras
esas
plantas.
(con
un
gesto
mira
al
interior
y
luego
exclama)
¡Que
venga
el
traidor,
que
impertérrito
le
espero!
(se
esconde
dentro
del
tronco
del
árbol)
(Gonzales,
Ruy-Bento
y
Alonso
entran
precavidos
y se
adentran
en
la
gruta.
Pery
está
escondido)
GONZALES
Esta
es
la
cueva
que
acordamos.
ALONSO
¿Y
bien?
GONZALES
Necesito
vuestra
mayor
ayuda.
RUY
Habla…
GONZALES
¿Habéis
oído
hablar
de
una
rica
mina,
de
pura
plata,
que
un
día
ofreció
Días
Roberto
al
rey
Felipe?
ALONSO
Sí,
lo
hemos
oído.
RUY
Pero
se
llevó
el
secreto
a la
tumba.
GONZALES
No,
yo
conozco
ese
secreto.
RUY,
ALONSO
¿Es
eso
cierto?
GONZALES
Y si
el
destino
sonríe
a
mis
deseos…
Si
conseguís
despertar
entre
los
colonos
la
revuelta…
Puedo
haceros
ricos.
ALONSO
Cuenta
con
nosotros.
¡Te
lo
juro
por
todos
ellos!
RUY,
ALONSO
La
revuelta
está
en
tus
manos,
tranquilo.
(alejándose)
GONZALES
(reteniéndolos)
Hay
un
acuerdo
más.
Por
la
amable
Cecilia
ardo
de
amor
y
quiero
raptársela
a su
padre,
a su
prometido,
a
todos…
¿Juráis
apoyarme?
RUY,
ALONSO
¡Lo
juramos!
PERY
(desde
el
escondite)
¡Traidores!
GONZALES
¡Cielos!
(cogiendo
las
carabinas
salen
apresurados
de
la
gruta)
¡Nos
han
descubierto!
RUY,
ALONSO
Quizá
ahí
abajo…
GONZALES
Alguien
nos
espiaba…
¡Seguidle
y
matadle!
(Ruy
y
Alonso
se
adentran
en
el
bosque
y
huyen)
GONZALES
¿Quién
anda
ahí?
PERY
(saliendo
del
escondite)
Soy
yo,
que
he
escuchado
todo.
GONZALES
¿Tú?
(agarra
el
puñal,
pero
Pery
se
lanza
hacia
él,
le
agarra
el
brazo,
le
quita
el
puñal
y lo
hace
caer
de
rodillas)
PERY
Malvada
serpiente,
que
para
la
traición
tiene
el
alma
bien
curtida.
¡Vete,
desaparece
de
inmediato!
Quiero
conservarte
la
vida:
pero
primero
debes
jurarme
que
abandonarás
estos
lugares,
y la
vida
que
recibes
no
la
pagarás
con
engaños.
GONZALES
¡Ah!
¿Qué
es
lo
que
pretendes?
¡Demasiado
cruel
es
tu
deseo!
¡Marcharme!
¿Pero
no
entiendes
mi
pena,
mi
dolor?
PERY
(interrumpiéndolo)
No,
la
vida,
o el
juramento
que
te
he
pedido…
elige.
GONZALES
¡Ah!
¡No!
PERY
Di
una
sola
palabra
y
perdón
o
muerte
tendrás
de
mí.
GONZALES
(Para
sí)
Tengo
que
jurar,
pero
fiel
a mi
palabra
no
seré.
La
promesa
que
él
me
reclama
con
el
puñal
quebraré.
A
manos
del
inicuo
destino
por
poco
tiempo
cederé,
luego,
poderoso
e
inesperado,
sabré
caer
sobre
él.
PERY
(Para
sí)
Si
te
acosa
un
traidor;
querida
mía,
no
temas.
Sobre
ti
vela
un
defensor
que
desafía
cualquier
peligro.
(A
Gonzales)
Decide
de
una
vez.
¡Tiembla
del
furor
que
arde
en
mí!
GONZALES
Me
iré.
Mi
palabra
te
doy
como
sagrada
prenda.
PERY
Estoy
satisfecho;
pero
recuerda…
GONZALES
No
temas,
¡te
lo
he
jurado!
PERY
¡Vete,
malvado,
vete,
desaparece!…
(lo
empuja
hasta
el
fondo)
¡Gracias,
oh
cielos,
la
he
salvado!
(sale
rápidamente)
(Campamento
de
los
colonos.
Habitación
de
aspecto
tosco,
armas
colgadas,
camastros,
mesas
y
bancos,
garrafas
de
vino
y
vasos.
Ruy
y
Alonso
entran
rodeados
de
colonos)
ALONSO
¿Entendido?
CORO
Entendido.
Y en
la
dura
labor
de
encontrar
la
mina,
¿Quién
será
nuestro
líder?
ALONSO
Gonzales….
CORO
¡Él!
ALONSO
Es
intrépido
y
sabrá
afrontar
el
sufrimiento
y
hasta
la
muerte.
CORO
¡Y
nosotros,
valientes,
compartiremos
su
suerte!
ALONSO
Entonces,
¿aceptáis
darle
vuestro
sudor
en
el
trabajo?
CORO
No
lo
preguntes
más,
¡cuenta
con
todos
nosotros!
RUY
¡Compañeros,
quizá
veamos
surgir
una
nueva
edad
del
oro!
CORO
Festejemos
tan
halagüeño
futuro.
(reuniéndose)
TODOS
El
oro
es
algo
tan
maravilloso
que
hace
bello
a
todo
el
mundo.
Siempre
joven,
siempre
viejo,
es
nuestro
mejor
amigo.
Cuando
está
en
mi
bolsillo
no
temo
a la
tempestad,
pero
si
me
falta
un
solo
día,
viene
el
aburrimiento
y el
dolor.
Apostaría
mi
vida
a
que
también
lo
estiman
en
el
cielo.
no
lo
sé…
pero
diría
que
también
lo
usan
en
el
infierno.
Los
proverbios
van
difundiendo
por
doquier
que
el
mejor
tesoro
es
un
amigo
verdadero;
yo,
en
cambio,
no
comparto
esa
opinión
y
tengo
fijo
en
la
mente
que
vale
más
esto
que
aquello.
Apostaría
mi
vida
a
que
también
lo
estiman
en
el
cielo;
no
lo
sé…
pero
diría
que
también
lo
usan
en
el
infierno.
GONZALES
(aparece
en
medio
de
los
colonos
con
la
mayor
desenvoltura)
Y
bien,
mis
fieles,
¿qué
hay
de
nuevo?
RUY,
ALONSO,
CORO
¡Todos
juramos
estar
contigo!
ALONSO
(a
parte,
a
Gonzales)
¿Y
el
desconocido
grito
del
bosque?
GONZALES
(disimulando)
¡Bah,
fue
un
sueño
de
nuestra
imaginación!
Y
ahora
conviene
ponernos
manos
a la
obra.
Antes
de
que
salga
el
sol,
tenemos
que
completar
nuestro
proyecto.
Es
necesario
engañar
a
don
Antonio
y
astutamente
hacerle
creer
que
esta
es
una
noche
de
fiesta.
TODOS
¡Oh,
qué
buena
idea!
GONZALES
¡Vamos,
mis
valientes!
Servid
el
Oporto
y
llenad
las
copas
hasta
el
borde.
Voy
a
cantar
la
canción
del
aventurero.
(le
echan
bebida
y lo
rodean)
Sin
techo,
sin
cama,
nuestra
vida
es
disfrutar.
Sea
la
suerte
favorable
o
adversa
no
nos
importa
morir.
TODOS
Sólo
una
cosa
nos
gobierna,
el
suspiro
de
una
mujer.
GONZALES
Ya
sea
en
el
dolor
o en
la
alegría
no
tememos
al
destino
adverso.
La
mira
del
mosquetón
es
la
que
guía
nuestro
camino.
TODOS
Sobre
la
maldita
cabeza
no
encanece
nuestro
cabello.
GONZALES
Nosotros,
vagabundos
del
mundo,
recorremos
todos
los
caminos
mejor
que
cualquier
geógrafo.
(suena
la
campana
de
medianoche)
Ahora
a
trabajar
en
silencio,
ni
un
suspiro,
cualquier
mirada
puede
traicionarnos.
Cuando
el
arma
dé
la
señal
(muestra
una
pistola)
acuda
cada
uno
sin
suspirar,
pues
cualquier
mirada
puede
traicionarnos.
TODOS
Todos
iremos,
no
temas.
Preparadas
están
nuestras
manos
y
espadas.
(Todos
se
retiran
en
silencio)
(Habitación
de
Cecilia.
A la
derecha,
alcoba
con
cama;
gran
ventanal
abierto;
mesilla
con
lámpara;
otro
mueble
junto
a la
ventana,
y
sobre
él
una
guitarra;
puerta
cerrada
al
fondo;
un
rayo
de
luna
inunda
la
habitación
y se
refleja
en
la
alcoba.
Cecilia,
sola,
dirigiéndose
a la
ventana)
CECILIA
¡Oh,
qué
bello
está
el
cielo!
Parece
que
la
naturaleza,
en
la
hora
del
silencio,
mágicamente
penetra
en
nuestra
alma
y
nos
habla
de
amor
con
triste
calma.
(mirando
la
guitarra)
Y
ahora,
amado
instrumento,
¿por
qué
no
le
ofreces
tus
canciones,
a la
atmósfera
enamorada?
¡Vamos,
resurge
del
polvoriento
olvido,
y
haz
que
el
amor,
la
naturaleza
y
Dios
mismo
te
inspiren
un
lamento
que,
gimiendo,
responda
a mi
tormento!
(coge
la
guitarra
y,
tras
breves
arpegios,
canta
lo
siguiente)
Había
una
vez
un
príncipe
triste,
pensativo
y
bello,
que
era
para
todos
la
vida
y la
gloria
del
castillo…
¡Pero
no
quería
amar!
Fuerte,
leal,
sensible,
parecía
un
fiel
amante;
pues
tenía
encanto
en
los
ojos
y en
el
amable
rostro…
¡Pero
no
quería
amar!
Un
día,
una
pobre
muchacha
pasó
junto
a
él...
y se
quedó
mudo,
estático...
Ya
no
fue
el
mismo.
¡Él
tenía
que
amar!
¡Oh,
en
vano
intentamos
resistirnos
al
pálpito
divino
que
está
escrito
sobre
las
eternas
páginas
del
destino!
¡Todos
debemos
amar!
(deja
la
guitarra)
Necesito
descansar...
En
mis
sueños,
Pery,
¡eres
mi
ángel!
(se
retira
lentamente)
¡Oh,
en
vano
intentamos
resistirnos
al
pálpito
divino
que
está
escrito
sobre
las
eternas
páginas
del
destino!
¡Todos
debemos
amar!
(entra
en
la
alcoba)
(Tras
un
largo
silencio,
aparece
Gonzales
que
entra
por
la
ventana
con
precaución)
GONZALES
¡Todo
está
en
silencio!
El
eco
ha
repetido
moribundo
el
sonido
de
sus
últimas
notas.
Pero
¿por
qué
temo?
¡Este
es
el
gran
momento
que
compensa
mi
vida!
¡En
breve,
el
destino
decidirá
sobre
mí!
(enciende
la
luz
y
levanta
la
cortina
de
la
alcoba,
en
la
que
ve a
Cecilia
inmersa
en
el
sueño)
¡Qué
bella
es!
¡Siento,
al
mirarla,
una
alegría
inconmensurable!
Y
quizás,
si
ella
me
correspondiese,
hasta
podría
regenerarme...
Pero
¿qué
digo?
¡Locuras,
vanas
ilusiones!
Todo
sentimiento
de
amor
en
mi
pecho
debe
permanecer
oculto.
¡Gonzales
se
ha
vendido
a la
infamia!
(se
acerca
a
Cecilia
que
se
despierta
sobresaltada
poniéndose
en
pie
dando
un
grito)
CECILIA
¡Cielos!
¿Quién
está
ahí?
GONZALES
No
temas,
muchacha,
pues
eres
para
mí
tan
sagrada
como
el
altar.
CECILIA
¿Por
qué
vienes
hasta
aquí
amparándote
en
el
corazón
de
la
noche?
GONZALES
Un
poderoso
amor
me
trae.
CECILIA
¿Qué
dices?
Demasiado
impura
es
la
horrible
palabra
que
ha
salido
de
tu
boca
GONZALES
Mis
labios
no
profanan
el
amor.
CECILIA
¡Malvado!
GONZALES
Escucha...
CECILIA
¡Vete,
desaparece!
Hasta
tu
voz
me
resulta
funesta.
¡Vete,
insensato!
(va
a
dar
la
alarma)
GONZALES
¡Por
favor,
detente!
(suplicante)
Mujer,
quizá
seas
tú
la
única
que
con
divino
amor
puedas
cambiar
mi
destino
¡Oh,
cede!
Y si
de
sangre
está
manchada
mi
mano,
sólo
tú
puedes
lavarla,
y
eliminar
las
manchas.
CECILIA
(con
indignación)
¿Y
eres
tú
quien
osas,
audaz
aventurero
envuelto
en
el
misterio,
hablarme
de
amor?
¡Oh,
vete,
huye,
desaparece!
¡Tengo
derecho
a
despreciarte
si
piensas
que,
delinquiendo,
puedo
mancillar
mi
honor!
(va
hacia
la
puerta)
GONZALES
¡Piedad,
Cecilia,
escúchame!
Ardo
por
ti.
CECILIA
(gritando)
¡Ayuda!
GONZALES
¡Silencio!
Puedo
perderte,
mujer...
CECILIA
No,
la
vida
podrás
quitarme,
bárbaro,
opero
el
honor,
jamás...
¡Ayuda!
GONZALES
¡Infeliz!
¿Quién
puede
resistirse
a
mis
deseos?
¡Tu
insano
orgullo
te
será
fatal!
CECILIA
(cayendo
de
rodillas)
¡Defiéndeme,
eterno
Dios,
de
tan
terrible
amor!
GONZALES
¡Basta!
¡Te
lo
ordeno!
¡Sígueme!
(intenta
agarrarla)
CECILIA
¡En
vano!
(mientras
González
extiende
la
mano
derecha
para
agarrarla,
una
flecha
entra
por
la
ventana
y le
hiere
en
la
mano)
GONZALES
(lanzando
un
grito)
¡Oh,
terrible
dolor!
¡Estoy
herido!
(va
a la
ventana
y
carga
la
pistola.
Se
oyen
gritos
de
alarma
dentro)
CECILIA
¡Qué
alegría!
(mirando
la
flecha)
La
flecha
de
Pery.
GONZALES
(con
intención)
No
te
alegres,
hay
otros
ángeles
que
velan
sobre
tu
vida.
ÁLVARO
(dirigiéndose
al
centro)
¡Qué
han
sido
esos
gritos!
CECILIA
(lanzándose
a
sus
brazos)
¡Estoy
salvada!
ÁLVARO
(desenvainando
la
espada)
¿Gonzales,
tú
aquí!
(Entran
los
colonos
espada
en
mano,
precedidos
por
Ruy
y
Alonso)
GONZALES
¡Mis
fieles!
¡Arrancadla
de
sus
brazos!
ÁLVARO
(protegiendo
a
Cecilia
con
su
cuerpo)
¡Atrás!
ANTONIO
(moviéndose
al
centro)
¡Atrás
todos!
¡O
si
no,
vuestra
espada
tendréis
que
clavar
en
mi
pecho!
(pausa,
después
a
los
colonos)
Pero
¿cómo?
(Pery
entra
por
la
ventana)
ANTONIO
¿Qué
os
ha
traído
hasta
mi
hogar?
¿Qué
poderosa
razón?
¡Hablad,
lo
ordeno!
¡Entre
vosotros
se
oculta
un
traidor!
PERY
(en
el
centro)
Si
no
lo
ves,
yo
te
lo
revelaré.
TODOS
(menos
los
colonos
y
Gonzales)
Habla.
PERY
¿Veis
ese
rostro
pálido
de
rabia
y
terror?
Agacha
la
mirada…
miradlo,
¡él
es
el
traidor!
Un
día,
como
amigo
y
huésped,
te
juró
lealtad
para
luego
sembrar
la
revuelta,
la
barbarie
y el
horror.
Incluso
pretende
a tu
hija
con
detestable
amor...
He
podido
matarlo,
pero
sólo
lo
herí.
¡Mirad
todos!
Ya
le
cae
sangre
de
la
mano.
(agarrándolo)
GONZALES
(confundido)
¡Mientes!
TODOS
¿Es
cierto?
PERY
¡En
vano
intentas
ocultarlo!
ANTONIO
Dios,¿
qué
es
lo
que
oigo?
¿En
mi
casa,
tal
desprecio?
¿Tal
insulto?
Pero
esto
no
puede
quedar
impune,
¡costará
sangre
y
llanto!
¡Maldito
es
del
cielo
quien
traiciona
la
amistad!
GONZALES
(Para
sí)
El
indómito
y
ciego
afecto
surge
en
mí
aún
más
grande;
en
este
momento
mi
desprecio
ya
no
tiene
freno.
Si
mi
nombre
es
maldecido
más
terrible
aún
se
volverá.
CECILIA
(Para
sí)
¡Ah1
¿Por
qué,
por
qué
en
mi
pecho
tiembla
mi
alma
agitada,
cuando
un
prodigio
me
ha
salvado
de
su
gran
maldad?
¡Maldito
es
del
cielo
quien
traiciona
la
amistad!
PERY
(Para
sí)
La
terrible
ira
que
siento
en
el
pecho
hace
temblar
mi
mano;
pero
no
siempre
mi
flecha
herirá
al
desgraciado…
¡Maldito
es
por
todos
quien
traiciona
la
amistad!
ÁLVARO
(Para
sí)
La
ira
y el
desprecio
apenas
consiguen
que
me
controle;
aunque
él
cayera
en
el
infierno
mi
odio
allí
lo
golpeará…
¡Maldito
es
del
cielo
quien
traiciona
la
amistad!
RUY,
ALONSO,
CORO
(a
Gonzales)
No
temas,
porque
protegido
estás
por
tus
fieles
seguidores
y tu
orgulloso
enemigo
tendrá
que
agachar
la
cabeza.
¡Escudo
es
para
el
maldecido
la
amistad
de
sus
fieles!
CORO
(a
don
Antonio)
Portugués,
en
tu
techo
han
sembrado
la
infamia
y la
vergüenza;
pero
la
espada
de
los
tuyos
está
lista
para
castigar
a
los
rebeldes.
¡Maldito
es
del
cielo
quien
traiciona
la
amistad!
(Se
escucha
un
sonido
de
instrumentos
indígenas.
Todos
quedan
estupefactos
y
aterrados)
TODOS
¿Quién
viene?
¿Qué
es
ese
ruido?
PEDRO
(entrando
ansioso,
a
don
Antonio)
¡Los
indios
han
rodeado
tu
castillo!
Quieren
vengar
a la
muchacha
muerta
con
sangre.
TODOS
¡En
qué
momento!
(movimiento
de
terror
entre
los
colonos)
GONZALES
(a
todos)
¿Por
qué
temerles
si
estoy
con
vosotros?
Demos
rienda
suelta
a
nuestra
ira;
que
nuestros
odios
se
unan
en
uno
sólo.
¡Os
aseguro
que
en
esta
guerra
conseguiremos
aplastarlos!
TODOS
¡A
las
armas!
¡A
las
armas!
¡A
las
armas!
GONZALES
(aparte,
a
los
colonos)
Cuando
venzamos
a
los
indios,
terminaremos
nuestro
trabajo.
Suspendo,
pero
no
renuncio
a mi
objetivo.
ANTONIO
¡Tenemos
que
derrotar
al
enemigo!
¿Lo
juráis?
TODOS
¡Sí,
todos
lo
juramos!
¡Malvados
indios,
temblad,
temblad!
¡Vuestra
última
hora
ha
llegado!
Vuestras
flechas
sin
punta
a
tierra
caerán.
¡Es
la
hora
de
la
matanza,
maldito
quien
sienta
piedad!
MUJERES
A la
audaz
empresa
permaneced
fieles.
¡Adelante,
valientes,
la
hora
ha
llegado,
la
victoria
está
en
vuestras
manos!
(Todos
corren
a
defender
el
castillo
blandiendo
sus
armas)
ACTO
TERCERO
(Campamento
de
los
aimoré,
en
la
linde
de
la
selva
y a
poca
distancia
del
castillo,
que
se
ve
al
fondo.
El
campamento
tiene
aspecto
animado;
se
reparan
los
desperfectos
del
día
anterior,
algunas
mujeres
curan
a
los
heridos,
hilan
algodón,
exprimen
fruta
y
sirven
de
beber
en
el
“coco”
a
los
guerreros
de
la
tribu.
Estos
preparan
y
afilan
flechas
y
prueban
sus
arcos.
A la
derecha
la
tienda
del
Cacique,
hecha
de
hojas
de
palma.
Un
fuego
exhala
un
humo
aromático.
Los
niños
corren
de
un
lado
a
otro.
A la
izquierda,
junto
a un
gran
árbol,
está
Cecilia
prisionera;
está
cubierta
por
un
velo
y en
actitud
doliente.
Algunos
aimoré
la
custodian)
AIMORÉ
(I)
Amarga,
cruel
y
terrible
ha
sido
la
implacable
batalla.
CORO(
II)
Cubierta
de
cadáveres
la
tierra
enrojece.
CORO
(I)
En
el
aire
aún
se
escucha
el
eco
de
nuestros
maracá.
El
silbido
de
las
flechas
oscureció
el
sol.
(los
inubie
y
maracá
son
armas
usadas
por
los
indios,
hechos
generalmente
con
el
fémur
de
algún
enemigo
vencido
en
batalla;
muchos
de
ellos
tienen
la
forma
de
una
rama
de
cualquier
árbol)
TODO
EL
CORO
(reuniéndose)
Pero
al
malvado
portugués
ya
no
le
queda
esperanza.
Que
tiemble,
que
tiemble
quien
ofenda
a la
tribu
de
los
aimoré.
¡Sus
enemigos
caerán
exterminados
a
fuego
y
hierro!
¡A
fuego
y
hierro,
lo
juramos!
Destruiremos
esa
torre;
y
hasta
el
vino
mañana
en
sangre
se
convertirá.
¡Caerá
derrumbado,
exterminado,
todo
refugio,
todo
castillo,
a
hierro
y
fuego!
(Se
oye
un
sonido
ronco
y
rimbombante.
Todos
callan
y se
hacen
a un
lado,
dejando
con
actitud
humilde
el
paso
libre
ante
la
tienda.
El
Cacique
de
la
tribu
se
presenta
en
la
entrada
de
su
tienda.
Tiene
el
cuerpo
cubierto
por
dos
pieles
de
tapir,
que
le
sirven
de
manto.
Un
gran
“cocar”
de
plumas
rojas
corona
su
cabeza;
tiene
un
gran
garrote
que
da a
un
viejo
aimoré,
y
del
costado
le
cuelga
una
especie
de
arma,
formada
por
un
fémur
humano.
Su
aspecto
es
majestuoso
y
feroz
al
mismo
tiempo)
CACIQUE
(desde
lo
alto
de
su
tienda)
¡Canto
de
guerra
alrededor
de
mi
tienda,
y
canto
de
victoria
que
quebrará
la
arrogancia
del
enemigo!
En
el
campamento
aimoré
el
odio
es
un
rayo
y la
venganza
un
relámpago.
(avanzando)
¿Dónde
está
la
prisionera,
la
hija
del
odiado
portugués?
CORO
¡Mírala,
es
ella!
CECILIA
(Para
sí)
¡Ay
de
mí!
CACIQUE
(alzándole
el
velo)
¡Cielos!
¿Qué
veo?
¡Qué
prodigio
de
belleza
le
ha
dado
la
naturaleza!
CORO
Pero
la
altiva
mujer
es
de
piel
blanca;
¡debe
morir!
(van
hacia
Cecilia
levantando
los
machetes)
CACIQUE
(interponiéndose
con
violencia)
¡Atrás!...
¡Que
nadie
ose
alzarle
la
mano!
¡Arrebatarla
de
mi
mano
no
lo
quieren
los
dioses!
(con
dulzura,
a
Cecilia)
Jovencita,
en
tu
mirada
acoges
un
cielo
de
amor;
en
tu
pálido
y
triste
rostro
sólo
se
refleja
la
virtud.
Si
acaso
ha
sido
una
suerte
amiga
la
que
te
ha
traído
junto
a
mí,
esclava
no,
más
bien
reina
serás
de
la
tribu.
CECILIA
(Para
sí)
¡Oh!
El
sentimiento
que
en
su
interior
se
ha
generado,
en
fruto
de
los
lamentos
de
mi
padre
que
le
has
penetrado
en
el
corazón.
(Un
grupo
de
aimoré
conducen
a
Pery
prisionero.
Uno
de
ellos
tiene
en
las
manos
las
armas
de
Pery,
excepto
el
arco,
que
lleva
colgado
de
la
espalda.)
CACIQUE
¿Ese
ruido?
CORO
¡Traen
a un
prisionero!
CACIQUE
¡Un
indio!
CECILIA
(Para
sí)
¡Pery!
PERY
(viendo
a
Cecilia,
para
sí)
Está
a
salvo…
¡oh,
alegría!
CACIQUE
¡No
me
engaño!
Es
el
fiel
aliado
del
odiado
portugués.
¡Oh
valientes!
¿Quién
de
vosotros
ha
sido
el
que
ha
vencido
al
tigre
del
desierto?
CORO
Nadie…
sólo
su
mala
suerte
lo
ha
hecho
prisionero,
El
feroz
guerrero
luchó
como
un
valiente.,
pero
cuando
sus
flechas,
como
torbellino
de
guerra
silbaban…
Sin
motivo,
él
cayó
a
tierra.
Ha
sido
el
destino
quien
lo
ha
derrotado.
CECILIA
(Para
sí)
¡Generoso!
CACIQUE
(a
Pery)
Está
bien,
insensato,
¿qué
oculto
y
funesto
pensamiento
te
ha
traído
hasta
nosotros
PERY
(sombríamente)
¡Una
única
idea!
CACIQUE
¡Revélala,
y
quizá
todavía
puedas
salvarte,
guaraní!
PERY
Vine
aquí
para
matarte
¡pero
la
suerte
me
traicionó!
CACIQUE,
CORO
Desgraciado,
¿no
sabes
que
tu
desafío
es
máximo?
PERY
¡No
me
arrepiento!
CACIQUE
Morirás.
PERY
(desafiante)
¡Venga,
hiere…
no
te
temo!
(los
aimoré
quieren
arremeter
contra
él,
pero
el
Cacique
se
interpone
CACIQUE
¡No,
quietos!
No
lo
hemos
purificado.
¡Antes
de
matar
al
malvado
hay
que
completar
el
rito,
para
que
el
hombre
maldito
sea
parte
del
banquete
de
los
ancianos
de
la
tribu!
CECILIA
¡No
digas
eso…
basta!
CACIQUE
(a
Cecilia)
Pero
dime.
mujer...
esa
tristeza,
¿la
tendrás
todavía
si
un
beso
tuyo
puede
hacerle
hermosa
su
última
hora?
Yo
mismo
deseo
elegirte
como
esposa
del
la
muerte
para
que
calmes
el
dolor
de
su
terrible
destino.
PERY
Me
haces
reír...
Me
verás
morir
como
un
valiente.
CACIQUE
Lo
sé;
en
el
éxtasis
del
amor
la
muerte
será
alegría.
CORO
¡Basta;
acabemos
con
la
demora!
¡Ella
debe
morir
con
él!
CECILIA
¡Piedad
de
él!
¡Por
favor!
¡Sálvalo
o me
verás
morir!
CACIQUE
¡Vamos,
preparad
el
gran
sacrificio!
Que
los
cantos
y
las
risas
honren
a
los
dioses
propicios
a
nosotros.
(Ceremonia
de
baile.
Pery
es
llevado
junto
al
árbol
y
atado.
Los
indios
se
sitúan
alrededor
del
campamento.
Al
fondo
algunas
viejas
pintadas
a
rayas
negras
y
amarillas
preparan
una
hoguera,
lavan
una
piedra
que
debe
servir
de
mesa,
y un
indio
le
indica
a
Pery
que
en
ese
palo
estará
su
cabeza
dentro
de
poco.
El
cacique
bajo
su
tienda,
apoyado
en
su
machete,
hace
un
gesto
a la
india
más
bella
de
la
tribu;
ella
inclina
dolorosamente
la
cabeza;
recibe
de
él
algunas
frutas,
luego
un
vaso
de
vino
que
va a
ofrecer
a
Pery
y
que
él
rechaza.
Recibe
después
una
especie
de
espada
de
hueso,
que
también
ofrece
a
Pery,
que
al
instante
la
deja
caer
al
suelo.
En
ese
momento
el
cacique,
llevando
a
Cecilia
de
la
mano
y
seguido
por
cuatro
guardias,
desciende
del
trono
y,
haciendo
un
medio
círculo
sobre
el
proscenio,
se
dirige
al
fondo
del
campamento.
Los inubie y
maracáre
suenan
con
gran
estruendo,
y
los
guerreros
aimoré
desfilan
ante
Pery,
desafiándolo
burlones
con
gesto
salvaje.
El
Cacique
es
llevado
en
triunfo
por
los
suyos
en
una
extraña
litera)
CORO
No
hay
ni
rastro
de
temor
en
su
orgulloso
rostro.
¡Gloria
eterna
al
audaz
guerrero,
honor
de
los
guaraníes!
CECILIA
(Para
sí)
Si
hay
un
ser
tan
malvado
que
protege
a
los
desalmados,
maldigo
a
los
dioses
por
su
existencia
peor
que
la
de
cualquier
otro
monstruo.
PERY
(Para
sí)
Moriré...
pero
sin
vengar
no
quedará
mi
nombre.
Mi
sangre
envenenada
costará
mil
muertos.
CACIQUE
(desde
lo
alto
de
su
tienda)
¡Termine
la
ceremonia!
Tú,
gentil
reina...
(bajando
y
acercándose
a
Cecilia)
Esta
es
nuestra
costumbre:
¡concédele
una
última
hora
feliz
de
placentero
amor!
(con
ironía)
Que
un
beso
y un
abrazo
tuyos
le
infundan
a su
corazón
tan
viva
alegría
que
morir
le
sea
grato
en
la
dulzura
de
saberse
amado.
(a
los
demás)
Que
se
retiren
todos!...
(a
Pery
y
Cecilia)
Y
mientras
se
acerca
el
último
instante,
velaremos
por
vosotros
en
la
selva.
(ante
una
señal
del
Cacique
todos
se
retiran,
excepto
Cecilia
y
Pery)
CECILIA
(lanzándose
hacia
él)
Y
bien,
¿qué
ha
sido
de
mi
querido
padre?
PERY
Está
ya a
salvo,
tranquila.
CECILIA
¡Oh,
alegría!
Mil
gracias
te
doy...
Y
ahora
huye,
si
puedes.
PERY
¡Jamás!
Mi
destino
me
encadena
aquí;
¡tengo
que
quédame!
CECILIA
No
desprecies
orgulloso
la
suerte
que
te
espera.
Su
atroz
venganza
caerá
sobre
ti...
PERY
Mis
días
no
me
preocupan.
¿Qué
importa
mi
vida?
¡Ni
hombres,
ni
dioses
serán
obstáculo
para
mí!
Hijo
como
soy
de
la
selva...
¡no
temo
al
destino!
CECILIA
¡Desvarías!
PERY
Si
te
parezco
loco
en
vano
te
opondrás
a
mis
planes.
CECILIA
Si
me
amas,
por
favor,
no
me
hables
con
tanta
crueldad,
te
lo
ruego.
Si
el
cruel
destino
me
negara
salvarte
en
este
momento,
¡de
dolor
moriría
mi
corazón!
(pausa)
PERY
¿Por
qué
tristes
lágrimas
están
bañando
tus
ojos?
Junto
a
ti,
bello
ángel,
no
sé
temer
el
peligro:
no
llores
por
mí.
Por
favor,
¡frena
tus
suspiros!
¡Déjame,
déjame
morir
junto
a
ti!
CECILIA
¿Qué
dices?
¡Ah!
¡No
repitas
estas
fatales
palabras!
Quiero
salvarte.
Sólo
está
esperanza
me
consuela.
Con
mi
sangre
se
aplacará
el
furor
de
los
bárbaros.
Yo
me
quedo
aquí,
tu
vete,
protege
a mi
padre.
PERY
(triste)
Con
mi
muerte
os
salvo
a tu
padre
y a
ti.
CECILIA
¡Extraño
misterio
es
este!
¡Cuéntamelo!
PERY
¿Pero
no
entiendes
que
eso
sería
la
masacre
de
todos
los
tuyos?
CECILIA
¡Cielos!
¡Qué
dices!
¿Qué
has
dicho?
PERY
Que
a mí
sólo
me
corresponde
castigar
y
destruir
al
malvado.
CECILIA
¡Oh
Pery,
no
sigas!
¡Resérvate
para
mi
amor!
PERY
Calla...
CECILIA
¡Te
amo!
PERY
¡Ah,
no,
no
lo
digas!
¡Ha
llegado
la
hora
de
morir!
LOS
AIMORÉ
(fuera
de
escena)
¡Muerte!
¡Muerte!
El
traidor
ha
sido
maldecido
por
el
Cacique.
Que
sea
atravesado
y
desmembrado
por
los
ancianos
de
la
tribu.
CECILIA
¡Oh,
los
tigres!
¡Estás
perdido,
ya
no
puedo
salvarte!
¿Qué
has
hecho?
PERY
¡Aquí
espero
a
los
asesinos!
(traga,
sin
ser
visto
por
Cecilia,
un
veneno
encerrado
en
una
cápsula
que
lleva
del
cuello)
¡Todo
ha
terminado!
¡Oh,
mi
dulce
sueño
de
amor!
¡Siento
romperse
mi
corazón!
¡Cecilia,
adiós!
(exaltándose)
¡Oh,
mi
cabaña!
¡Oh,
fértiles
valles
paternos,
adiós!
¡Recoged
el
último
suspiro
de
mis
labios!
Ya
siento
apagarse
la
vida
en
mi
corazón.
Que
se
quiebre,
incluso,
el
temido
arco
de
mi
padre.
(besa
su
arco
y lo
quiebra)
CECILIA
(Para
sí)
¡Oh
cielos,
piedad!
¡Socorred
a
tan
fiel
corazón!
AIMORÉ
(fuera
de
escena)
¡Que
sea
atravesado
y
desmembrado
por
los
ancianos
de
la
tribu!
CECILIA
¡Oh
cielos,
que
veis
en
este
terrible
momento
la
horrible
tempestad!
Sólo
vosotros
podéis
disipar
la
angustia
que
asola
mi
alma
y
con
ansia
mortal
hiere
mi
corazón.
PERY
Confío
en
los
dioses
que
me
fortalecen.
Tengo
la
muerte
en
el
pecho
pero
no
tiemblo.
¡De
frente
la
veo,
la
miro,
la
desafío
y la
desprecio
con
corazón
fuerte!
CACIQUE
Fin
a la
ira...
ahora
cúmplase
el
rito.
(el
coro
hace
gesto
de
alzar
las
armas
sobre
Pery,
pero
el
Cacique
los
detiene)
Sólo
por
mi
mano
debe
ser
golpeado.
Pero
antes,
postrados
en
el
suelo
imploremos
al
dios
de
los
aimoré
y
ofrezcámosle
a la
víctima.
(todos
menos
el
Cacique,
Cecilia
y
Pery
se
arrodillan
elevando
las
manos
al
cielo)
¡Oh,
dioses
de
los
aimoré,
prestadnos
atención!
Ante
vosotros
se
postra
toda
la
tribu
fiel.
CORO
¡Oh,
dioses
de
los
aimoré,
prestadnos
atención!
Ante
vosotros
se
postra
toda
la
tribu
fiel.
CACIQUE
Desciende
de
tu
trono
poderoso
dios
del
cielo,
que
resplandeces
como
el
sol
sobre
tus
devotos
fieles.
Cuando
te
muestras,
las
plantas
desaparecen,
tiembla
conmovido
el
suelo,
las
olas
se
detienen
y el
rayo
se
detiene
en
mitad
del
vuelo.
De
nuestro
humilde
amor,
el
fuego
destructor
es
la
prueba.
CORO
¡Te
lo
ofrecemos!
CACIQUE
La
sangre
del
guerrero
caído
prisionero...
CORO
¡Te
la
ofrecemos!
CACIQUE
Su
último
deseo,
su
último
suspiro...
CORO
¡Te
lo
ofrecemos!
CACIQUE,
CORO
(levantándose)
¡Oh
dios
supremo
de
los
aimoré,
tu
justo
furor
será
aplacado
sobre
el
santo
altar!
El
vil,
el
traidor
muerto
caerá.
PERY
(Para
sí)
No
temo
mi
destino,
sólo
temo
por
ella...
Pero
es
en
vano,
¡ay
de
mí!
CECILIA
(Para
sí)
Gran
Dios
del
cielo,
a
quien
adoro.
¡A
Ti
imploro
esperanza
y
ayuda
!
CORO
¡Qué
muera
ya!..
PERY
(con
desprecio)
¡Golpead!...
(se
escucha
una
descarga
de
fusiles)
CACIQUE
¿Qué
ocurre?
CORO
¡Hemos
sido
sorprendidos!
(se
retraen
todos
hacia
la
izquierda,
apelotonándose
tras
el
Cacique)
CECILIA,
PERY
(refugiándose
en
la
parte
derecha)
¡Oh,
dulce
esperanza!
CORO
(con
gritos
salvajes)
¡A
las
armas!
¡A
las
armas!
(Don
Antonio,
seguido
por
un
pelotón
de
portugueses,
aparece
al
fondo.
Los
aimoré
realizan
una
descarga
de
flechas,
los
portugueses
otra
de
fusiles.
El
Cacique
vacila
y
cae
herido
sostenido
por
varios
de
los
suyos
que
lo
conducen
fuera
de
escena)
CECILIA
(lanzándose
a
los
brazos
de
Don
Antonio)
¡Ah,
padre!
¡Me
has
salvado!
ANTONIO
No;
te
ha
salvado
Dios.
(parte
de
los
portugueses
persiguen
a
los
indios,
el
resto
permanece
en
escena)
ACTO
CUARTO
(Subterráneos
del
castillo
iluminados
por
una
antorcha
clavada
en
una
pilastra.
Una
puerta
al
fondo
con
escalera
que
conduce
a
las
habitaciones.
Una
tosca
puerta
a la
derecha,
que
comunica
con
otros
subterráneos.
Una
pequeña
puerta
a la
izquierda.
A un
lado
varios
barriles
de
pólvora
apilados)
CORO
¿No
regresa
todavía?
ALONSO
Esperar
no
es
tan
grave.
Sólo
él
puede
salvarnos
del
cruel
destino
que
nos
espera.
CORO
Para
eso
tiene
que
llegar
a
tiempo...
RUY
Está
preparado
para
volar
más
alto
que
una
flecha
o un
águila;
lo
sabéis
y
basta.
ALONSO
Del
viejo
hidalgo
no
tenemos
nada
que
temer;
pocos
fieles
le
quedan
y
contra
ellos
estamos
nosotros.
CORO
Él a
muerte
nos
condenaba...
GONZALES
(apareciendo
por
la
puerta
de
en
medio)
¡Y
él
debe
morir!
TODOS
¡Gonzales!…
GONZALES
Soy
mensajero
de
vuestra
libertad.
(volviéndose
hacia
Alonso)
¿Qué
novedades
hay?
ALONSO
Alvaro
cayó
atravesado...
GONZALES
Lo
sé...
ALONSO
El
hidalgo
no
tiene
fuerzas
suficientes
como
para
empezar
una
nueva
batalla.
GONZALES
Está
bien;
¿Y
Cecilia?
ALONSO
Fue
traída
aquí
a
salvo.
GONZALES
¿Y
Pery?
ALONSO
Su
demonio
de
la
guarda
lo
raptó
de
la
muerte.
GONZALES
¡Sí,
pero
por
poco
tiempo!
A
mis
pies
deberá
caer
el
infame…
(volviéndose
a
los
colonos
que
lo
rodean)
¡Escuchadme
todos!
Recuperados
de
la
sorpresa
del
inesperado
ataque
los
indios
están
sedientos
de
sangre
y
juran
obtener
venganza.
No
tendríamos
ninguna
esperanza
si
yo
no
hubiera
pactado
con
el
enemigo.
TODOS
¿Y
qué
es
lo
que
piden?
GONZALES
Que
las
puertas
se
abran,
y
vivo
o
muerto
caiga
en
su
poder
el
señor
del
castillo.
TODOS
(murmurando
entre
ellos)
Arriesgada
empresa...
GONZALES
¿Qué?
¿Dudáis?
¿Acaso
preferís
(con
elocuente
intención)
morir
por
el
hidalgo
que,
si
destruye
al
enemigo,
llevará
vuestras
cabezas
al
verdugo?
TODOS
(tras
breve
duda)
¡Ligados
a ti
estamos
en
la
misma
suerte!
Ordena
y
obedeceremos.
GONZALES
Sólo
deberá
salvarse
Cecilia;
quiero
conservar
a mi
querida
mujer.
En
esta
hora
final
más
fuerte
se
despierta
el
amor
en
mi
pecho.
Desprecio
los
peligros
y la
muerte
por
esa
dulce
flor
de
belleza.
Si
la
suerte
funesta
un
día
quiere
arrebatármela,
ni
el
infierno,
ni
el
mundo,
ni
Dios
podrá
arrancarla
de
mi
seno.
RUY,
ALONSO
(al
coro)
¡Corramos
a
armarnos,
que
despierte
el
furor!
Que
no
nos
frene
la
piedad
ni
el
temor.
GONZALES
¡Sobre
el
malvado
Pery
caiga
el
primer
golpe!
Quiero
verlo
caer
moribundo
a
mis
pies.
¡Caiga
la
muerte
sobre
el
tirano
opresor
que
nos
condenó
a
muerte!
TODOS
¡Sí,
el
hidalgo
opresor
caerá
vencido
y su
cruel
ultraje
será
vengado!
GONZALES
Yo
daré
ejemplo
de
valor.
¡Seguidme!
TODOS
¡Adelante,
te
seguimos!
GONZALES
¡Muerte
al
hidalgo!
TODOS
¡Muerte
al
malvado!
(se
abalanzan
hacia
la
puerta
del
medio)
(Don
Antonio
se
presenta
con
Pedro
por
la
puerta
de
la
derecha)
ANTONIO
¡Alto,
traidores!...
Conozco
vuestra
traición
y os
tengo
en
mis
manos.
(a
Pedro,
que
lo
sigue)
Cierra
la
puerta
y
déjame
aquí.
Yo
solo
me
basto
para
castigar
a
estos.
PERY
(entrando
por
la
puerta
del
medio)
Señor...
ANTONIO
¡Pery!
¿Escapaste
del
veneno?
PERY
Mi
señora
me
obligó
a
vivir.
Corrí
a la
selva
a
buscar
las
prodigiosas
hierbas,
cuyas
virtudes
sólo
yo
conozco,
y
recobré
la
vida.
ANTONIO
¡Huye
entonces,
si
puedes!
PERY
¿Huir?
ANTONIO
Dentro
de
poco
el
castillo
será
destruido.
Vuelve
con
los
tuyos
y
vive.
¡Amigo,
sé
feliz!
A
nosotros
ya
no
nos
queda
más
que
una
muerte
honorable.
PERY
¿Y
mi
brazo?
ANTONIO
¿Qué
insinúas?
PERY
Puedo
salvar
a
uno
de
vosotros...
Esa
puerta
conduce
al
torrente
que
rodea
el
castillo.
ANTONIO
Lo
sé;
pero
¿qué
te
propones?
PERY
Cruzar
el
abismo.
ANTONIO
En
vano
lo
pretendes...
PERY
Un
dios
me
inspira;
podré
cruzarlo.
ANTONIO
Pero
¿cómo?
PERY
He
podido
tender
una
viga
de
una
a
otra
orilla.
ANTONIO
¿Y?
PERY
Por
el
precario
puente
escapar
con
uno
de
vosotros.
ANTONIO
¡Imposible!
PERY
(resuelto)
¡Para
otros,
no
para
mí!
ANTONIO
Vete
entonces...
¡Adiós!...
¡Huye!
PERY
Señor...
ANTONIO
¿Qué
quieres?
PERY
Un
último
favor...
ANTONIO
Habla.
PERY
Concédeme
que
salve
a
Cecilia.
ANTONIO
(con
súbita
alegría)
¡Ah,
cielos!
PERY
Por
ella
he
podido
salvarme.
Si
me
niegas
tal
gracia
ciertamente
que
ella
morirá.
ANTONIO
El
padre
no
la
concedería
a
otro
más
que
a
ti,
pero
el
cielo
lo
prohíbe.
Tú
adoras
a
los
ídolos;
y
nuestros
corazones
dan
culto
y
honor
al
verdadero
Dios.
PERY
¿Qué
escucho?
¿Y
ese
obstáculo
es
el
único
que
se
interpone?
Ese
dios
al
que
Cecilia
adora,
¡yo
también
adoraré!
ANTONIO
¿Hablas
en
serio?
PERY
¡Reniego
de
los
ídolos
de
los
guaraníes!
Iníciame
en
tu
fe,
prostrado
en
el
suelo
te
lo
ruego.
(se
arrodilla)
ANTONIO
(alzando
los
ojos
al
cielo)
Gran
Dios,
Tú
que
regulas
todo,
que
escuchas
y
ves
todo,
concede
tu
benéfica
gracia
a
este
héroe.
(poniendo
las
manos
sobre
la
cabeza
de
Pery)
Aquí,
por
la
Santa
Trinidad,
yo
te
hago
cristiano
en
este,
tu
bautismo.
¡Oh,
mi
valiente
hermano!
(trayendo
la
espada
y
presentando
a
Pery
la
empuñadura
a
modo
de
cruz)
Júrame
sobre
esta
cruz
permanecer
siempre
fiel
al
Dios
que
te
regenerará
el
corazón
con
su
gracia.
PERY
Sobre
esta
cruz
juro
permanecer
siempre
fiel
al
Dios
que
me
regenerará
el
corazón
con
su
gracia.
(se
levanta)
CECILIA
(acudiendo
apresurada
y
agitada)
¡Padre!
ANTONIO
¡Hija!
CECILIA
¡Juntos
en
este
último
momento!
ANTONIO
¡Dios
te
quiere
salvar!
CECILIA
Dentro
de
poco
estaremos
entre
los
ángeles.
Las
airadas
turbas
de
los
aimoré
se
aproximan
rugiendo.
¡Todo
a su
paso
es
fuego
y
destrucción!
ANTONIO
¡No,
escucha!
Un
rayo
resplandece,
pues
Pery
ha
visto
la
verdadera
fe
y se
ha
postrado
ante
el
Dios
único
de
nuestros
antepasados.
CECILIA
¿Es
cierto?
ANTONIO
A
él,
Cecilia,
te
confío.
CECILIA
¿Y
qué
quieres?
ANTONIO
Que
en
sus
brazos
regreses
con
nuestros
parientes.
CECILIA
¿Qué
oigo?
¿Y
separarme
debo
de
ti?
¡No,
jamás!
Juré
vivir
contigo
y
morir
contigo.
No,
no
es
posible
que
me
vaya
de
tu
lado.
Que
la
misma
tumba
acoja
a la
hija
y al
padre.
ANTONIO
No,
querida
mía.
Librarte
quiero
del
extremo
suplicio,
para
luego
desafiar
sin
temor
mi
último
destino.
(suplicante)
Vive
y
conserva
mi
memoria
siempre
en
tu
pecho;
que
de
tu
filial
afecto
no
se
apague
nunca
la
flor.
PERY
¡Mi
señora,
cede
al
deseo
de
tu
padre!
¡Ven,
sígueme,
vuela,
regresa
a tu
país
natal!
Como
esclavo
fiel
y
humilde
siempre
me
tendrás,
te
lo
juro.
Regenerado
y
puro
te
consagro
mi
corazón.
GONZALES,
CORO
(fuera
de
escena,
cada
vez
más
cerca)
¡Por
fin
hemos
abierto
brecha!
Desterremos
todo
temor…
AIMORÉ
(fuera
de
escena,
cada
vez
más
cerca)
¡Ya
no
hay
límites
para
liberar
nuestro
furor!
ANTONIO
¡Es
el
momento
de
la
prueba!
PERY
(con
ímpetu
airado)
Y no
puedo
aplastarlos
con
mi
pie...
ANTONIO
(a
Cecilia)
¡Huye!
¡Huye!
CECILIA
(abrazando
tiernamente
a su
padre)
En
este
momento
no
me
separo
de
ti.
ANTONIO
¡Por
Dios,
por
nuestro
afecto,
te
lo
suplico!...
PERY
(a
Cecilia)
¡Vamos!
CECILIA
(como
antes)
¡Ah,
no!
Aquí
esperaré
la
muerte,
caeré
a tu
lado.
ANTONIO
(zafándose
de
los
brazos
de
Cecilia,
le
dice
a
Pery
con
tono
solemne)
¡Arrebatarla
de
mi
lado,
te
lo
ordeno!
PERY
(obedeciendo)
¡Vámonos!
CECILIA
¡Gran
dios,
ayúdame!
¡Todas
las
fuerzas
me
fallan!
(flaquea)
ANTONIO
(la
besa
amorosamente
y la
pone
en
brazos
de
Pery,
diciéndole:)
¡Huye!
PERY
¡Adiós!
(sosteniendo
a
Cecilia
inconsciente
la
conduce
hacia
la
puerta
de
la
izquierda)
GONZALES
(derribando
la
puerta
e
irrumpiendo
en
escena
en
el
momento
en
el
que
Pery
y
Cecilia
huyen)
¡Quietos
ahí!
ANTONIO
(interponiéndose
en
la
puerta)
¡No,
ya
es
tarde!
GONZALES
¡Oh,
rabia!
Pero
tú
morirás
ANTONIO
(acercándose
a la
pilastra
de
la
antorcha)
Ni
uno
de
vosotros
saldrá
vivo
de
aquí.
¡Moriré,
pero
todos
moriréis
conmigo!
TODOS
¡Qué!
¿Cómo?
ANTONIO
¡Ahora
lo
veréis.!
(arranca
la
antorcha
de
la
pilastra
y la
acerca
a
los
barriles
de
pólvora.
Se
oye
una
horrible
explosión
y la
escena
entera
cae)
(Se
ve
de
lejos
el
campamento
de
los
aimoré
y
sobre
una
colina,
Cecilia
qu
eal
ver
el
incendio
des
castillo
se
arrodilla
sujeta
por
Pery,
que
le
señala
al
cielo)
Traducido
y
digitalizado
por:
Natan
González
2022
|