EL AMIGO FRITZ
Personajes
FRITZ KOBUS SUZEL BEPPE DAVID HANEZÒ FEDERICO CATERINA |
Rico Solterón Hija de un Arrendatario de Fritz Joven Gitano y amigo de Fritz Rabino y Amigo de Fritz Amigo de Fritz Amigo de Fritz Ama de Llaves de Fritz |
Tenor Soprano Mezzosoprano Barítono Bajo Tenor Mezzosoprano |
La acción se desarrolla en Alsacia, a mediados del siglo XIX.
ATTO PRIMO (Sala da pranzo in casa di Fritz Kobus. A sinistra, porta della cucina e porta d'ingresso. In fondo, due grandi finestre e una porta invetriata che da accesso ad una terrazza. A destra, sol davanti, una piccola tavola con l'occorrente per scrivere. Più in fondo, tavola da pranzo riccamente imbandita. Una piccola tavola di servizio, qualche seggiola, una poltrona. A traverso la porta e le finestre aperte si vede la balaustre, a colonnine, della terrazza, alla quale si accede par mezzo di alcuni scalini. è il tramonto) Fritz e David stanno parlando.) FRITZ Ma questa è una pazzia! Vuoi maritare tutti e, per colmo di sventura, io debbo sborsar la dote!... DAVID Seno ragazzi e s'amano... FRITZ Ci pensin loro... ho in odio il matrimonio... Non so che sia l'amore, e chi sospira e piange e si dispera per le donne rider mi fa. Ma chi del mio denaro resta garante? DAVID lo firmerò per loro. FRITZ (sorridendo) Bravo! di te posso fidarmi. Scrivi! DAVID Grazie! Grazie! FRITZ (dettando) "M'impegno io sottoscritto..." (entrano Hanezò e Federico.) HANEZÒ Evviva Fritz! FEDERICO Evviva! HANEZÒ (a Fritz) Per la tua festa i nostri voti accogli. DAVID Deh! Tacete. Bisogna ch'io gli scriva... FRITZ Debbo sbrigare uno dei tanti imbrogli del Rabbino... FEDERICO Ha qualcun da maritare? HANEZÒ Sempre! DAVID Scrivo: "M'impegno io sottoscritto, di rendere al signor Fritz Kobus mille e trecento lire al sei per cento, quando..." FRITZ (interrompendo) ... il detto signor Fritz compiuti avrà due secoli d'età! HANEZÒ, FEDERICO (ridendo) Ah! Ah! DAVID Che dici? HANEZÒ Bella davver! DAVID È inutile; tu vuoi farti gioco di me. FRITZ Suvvia, scherzavo. Ecco il denaro. DAVID O mio diletto Fritz, come potrò ricompensarti? FRITZ Voglimi sempre bene! CATERINA (entrando con la zuppiera) Signori, e pronto. FRITZ Andiamo a tavola! Ed ancor Beppe non venne? FEDERICO (a David che si dispone ad uscire) E tu che fai? DAVID Verrò per faro un brindisi. (Gli altri si mettono a tavola. Caterina esce.) FRITZ (servendo la zuppa agli amici) Lascialo! In palpiti saran gil sposi... Se tarda, possono d'ansia morir! FEDERICO Vada! s'affretti! HANEZÒ Corra! DAVID Noiosi!... D'amor dovrete voi pur soffrir! (Esce dalla terrazza.) FRITZ (chiamando a traverso la finestra.) Ohè! David! David! oggi perché anche una sposa non hai per me? DAVID (dalla terrazza) Oh, Fritz, rammentalo, tu pur sarai marito un giorno! FRITZ Ma tu non sai la mia divisa? Amico a tutti e sempre... Marito... No! DAVID Vedremo! (s'allontana.) FRITZ Oh! che bel matto! HANEZÒ (alzando il bicchiere) Viver tu possa sempre giocondo! FEDERICO (come sopra) Saluti ai celibi di tutto il mondo! CATERINA (rientrando, a Fritz) Signore, è giunta Suzel, la figliuola del fattor... Vi vorrebbe salutare... Ha dei fiori per voi. FRITZ Fatela entrare. (Caterina fa entrare Suzel e poi esce. Suzel che ha un piccolo mazzolino di viole mammole in mano, si avanza verso la tavola con gli occhi bassi, tutta vergognosa.) SUZEL Son pochi fiori, povere viole, son l'alito d'aprile dal profumo gentile; ed è per voi che le ho rapite al sole... Se avessero parole le udreste mormorar: "Noi siamo figlie timide e pudiche di primavera, siamo le vostre amiche; morremo questa sera, e saremo felici di dire a voi, che amate gl'infelici: il ciel vi possa dar tutto quel bene che si può sperar." Ed il mio cor aggiunge una parola modesta ma sincera: eterna primavera la vostra vita sia, che altri consola... Deh, vogliate gradir quanto vi posso offrir! (Suzel con gli occhi bassi offre il mazzolino a Fritz.) FRITZ (sorridendo) Sei molto gentil. Dei fiori tuoi l'olezzo mite giunge caro a me. Grato ti sono. Orsù, vieni tra noi, al fianco mio... (Suzel esita.) Ti vergogni? E di che? SUZEL (timidamente) Oh... no... FRITZ Bambina! (Suzel siede.) HANEZÒ (sottovoce) Com'è carina! FEDERICO (come sopra) Quanto candor! HANEZÒ (come sopra) Dei campi è un fior! FRITZ Babbo, come va, povero vecchio? SUZEL Babbo sta bene; egli, però, vi aspetta. FRITZ Certo, verrò. Di', come vanno i campi? SUZEL Tutto si allieta: il cielo è uno splendore, l'aria è dolce e sottile, e il prato è in fiore. FRITZ Suzel, nevi. Verrò fra pochi di. Bevi! Non star così! DAVID (rientrando) Vi saluto! FEDERICO Sei qui, vecchio Rabbino! HANEZÒ Giungi in buon punto... FRITZ Ecco un bicchier di vino. (David siede e beve.) FEDERICO Un brindisi chi fa? DAVID (à Suzel) Tu pur, bimba, sei qua? (a parte) Come la bricconcella s'è fatta grande e bella! (Dalla terrazza arriva un suono di violino.) HANEZÒ Chi mai sarà? FRITZ Lo zingaro! DAVID Ah, questi è Beppe! FEDERICO Udite il violino. FRITZ (guardando Suzel) Perché piangi, perché? SUZEL Mi commuove la musica... Scusatemi. FRITZ Di che?... Se commuove anche me! HANEZÒ (ascoltando la musica) Oh, quant'è bella! FEDERICO Silenzio!... taci! FRITZ Che dolci note! DAVID Paiono baci! (Tutti si alzano. Fritz corre verso la terrazza e s'incontra con Beppe.) BEPPE Salute, amico Fritz! FRITZ (abbracciandolo) Ah, n'ero certo che saresti venuto... BEPPE Amico, avrei sofferto di non farti per oggi il mio saluto. FRITZ Beppe, siediti qua. So quel che vuoi dirmi, non voglio udir. DAVID Canta per noi! (Beppe imposta il violino all'uso zingaresco e dati alcuni accordi, canta.) BEPPE Laceri, miseri, tanti bambini languiano qua: senza la mamma quei poverini facean pietà. Era uno strazio! Quando, amoroso, per essi stringersi un cor sentì. Fu il nostro amico quel generoso che li nutrì. FRITZ La vuoi finir? |
ACTO PRIMERO (Comedor de Fritz Kobus. A la izquierda, la puerta de la cocina y la puerta de entrada. Al fondo, dos grandes ventanas y una puerta que da acceso a una terraza. A la derecha, delante de la escena, una mesita con lo necesario para escribir. Al fondo, una mesa ricamente preparada para la cena, algunas sillas y un sofá. A través de la puerta y de las ventanas abiertas se ve la balaustrada de columnas de la terraza, a la que se accede por unos escalones. Cae la noche) Fritz y David están hablando.) FRITZ ¡Pero esto es una locura! ¡Quieres casar a todo el mundo y, para colmo de desgracias, yo debo desembolsar la dote! DAVID Son jóvenes y se aman... FRITZ Eso creen ellos... odio el matrimonio... No sé lo que es el amor, y quienes suspiran y lloran y se desesperan por las mujeres me hacen reír. ¿Pero quién me da garantía de mi dinero? DAVID Yo firmaré por ellos. FRITZ (sonriendo) ¡Bravo! Puedo confiar en ti. ¡Escribe! DAVID ¡Gracias! ¡Gracias! FRITZ (dictando) "Yo, el que suscribe, prometo..." (entran Hanezò y Federico.) HANEZÒ ¡Viva Fritz! FEDERICO ¡Viva! HANEZÒ (a Fritz) Recibe para tu fiesta nuestros mejores deseos. DAVID ¡Eh, callad! Debo terminar de escribir... FRITZ Debo despachar uno de los tantos embrollos del rabino... FEDERICO ¿Hay alguien que quiera casarse? HANEZÒ ¡Siempre lo hay! DAVID Escribo: "Yo, el que suscribe, prometo devolver al señor Fritz Kobus mil trescientas liras al seis por ciento, cuando..." FRITZ (interrumpiendo) ... ¡dicho señor Fritz haya cumplido dos siglos de edad! HANEZÒ, FEDERICO (riendo) ¡Ja! ¡Ja! DAVID ¿Qué dices? HANEZÒ ¡Qué gracioso! DAVID Es inútil; quieres burlarte de mí. FRITZ ¡Vamos, bromeaba! Aquí está el dinero. DAVID ¡Oh, mi querido Fritz! ¿Cómo podré recompensarte? FRITZ ¡Queriéndome siempre bien! CATERINA (entrando con la sopera) ¡Señores, a comer! FRITZ ¡Vamos a la mesa! ¿Y Beppe? ¿No viene? FEDERICO (a David que se dispone a salir) Y tú ¿a dónde vas? DAVID Vendré para el brindis. (Los otros se sientan a la mesa. Caterina sale.) FRITZ (sirviendo la sopa a los amigos) ¡Déjalo! Los esposos están anhelantes... Si se retrasa, podrían morir de inquietud. FEDERICO ¡Date prisa! ¡Apresúrate! HANEZÒ ¡Corre! DAVID ¡Pesados!... ¡Sufriréis por amor! (Sale por la terraza) FRITZ (llamando a David a través por la ventana) ¡Eh! ¡David! ¡David! ¿Por qué no encuentras una esposa para mí? DAVID (por la ventana) ¡Oh, Fritz, recuerda! ¡Tú también te casarás algún día! FRITZ ¿Pero tú no conoces mi lema? Amigo para todos y por siempre... Esposo... ¡Nunca! DAVID ¡Ya lo veremos! (se aleja.) FRITZ ¡Ah! ¡Qué loco! HANEZÒ (alzando el vaso) ¡Que vivas por siempre alegre! FEDERICO (haciendo lo mismo) ¡A la salud de todos los solteros del mundo! CATERINA (volviendo a entrar, a Fritz) Señor, la hija del granjero... Suzel, ha llegado. Os quiere saludar... Trae flores para usted. FRITZ Hazla pasar. (Caterina hace entrar a Suzel y después sale. Suzel que lleva un pequeño ramo de violetas avanza hacia la mesa con los ojos bajos, toda vergonzosa.) SUZEL Son unas flores, unas modestas violetas, es el aroma de abril, de agradable perfume, y es por usted, que se las he robado al sol... Si pudieran hablar las oiría murmurar: "Somos hijas tímidas y pudorosas de la primavera. Somos sus amigas, y moriremos esta noche. Estamos felices de decirle a usted, que ama a los infelices: que el cielo le conceda todos los bienes que se puedan desear." Y mi corazón añade unas palabras modestas pero sinceras: Eterna primavera sea su vida, que a otros consuela... ¡Esto es todo lo que puedo ofrecerle! (Suzel con los ojos bajos ofrece el ramo a Fritz.) FRITZ (sonriendo) Eres muy amable. El perfume de tus flores me agrada mucho. Te lo agradezco. Ahora, siéntate con nosotros, a mi lado... (Suzel duda.) ¿Te da vergüenza? ¿Por qué? SUZEL (tímidamente) ¡Oh!... No... FRITZ ¡Muchacha! (Suzel se sienta.) HANEZÒ (en voz baja) ¡Qué bonita es! FEDERICO (haciendo lo mismo) ¡Qué candor! HANEZÒ (Igual que antes) ¡Es una flor silvestre! FRITZ ¿Y cómo está el buen anciano de tu padre? SUZEL Papá está bien. Le está esperando a usted. FRITZ Es cierto, iré. Dime... ¿Cómo va la granja? SUZEL Todo sonríe... el cielo resplandece... el aire es dulce y sutil... y el prado está en flor. FRITZ Suzel, ya pasó la nieve... iré en pocos días. ¡Bebe! No estés así! DAVID (entrando) ¡Os saludo! FEDERICO ¡Estás aquí, viejo rabino! HANEZÒ Llegas a tiempo... FRITZ ¡Toma un vaso de vino! (David se sienta y bebe.) FEDERICO ¿Hacemos un brindis? DAVID (a Suzel) Muchacha... ¿también tú estás aquí? (a parte) La pequeña bribonzuela ¡cómo ha crecido!... ¡y qué bella! (de la terraza llega un sonido de violín.) HANEZÒ ¿Quién será? FRITZ ¡El gitano! DAVID ¡Ah, es Beppe! FEDERICO ¿Oís el violín? FRITZ (mirando a Suzel) ¿Por qué lloras, por qué? SUZEL Me conmueve la música... Perdóneme... FRITZ ¿Por qué? También a mí me conmueve. HANEZÒ (escuchando la música) ¡Oh, qué bella! FEDERICO ¡Silencio!... ¡Calla! FRITZ ¡Qué dulces notas! DAVID ¡Parecen besos! (Todos se levantan. Fritz se dirige hacia la terraza cuando entra Beppe.) BEPPE ¡Salud, amigo Fritz! FRITZ (abrazándolo) ¡Ah, estaba seguro de que vendrías!... BEPPE Amigo mío, habría sufrido de no poder saludarte hoy... FRITZ Beppe, siéntate aquí. Sé lo que quieres decirme pero no quiero oírlo. DAVID ¡Canta para nosotros! (Beppe toca el violín al modo gitano y dando algunos acordes, canta.) BEPPE Muchos niños harapientos y miserables, languidecían por aquí. Sin madre, esos desgraciados daban lástima. ¡Era desgarrador! Entonces, lleno de amor, un corazón se sintió conmovido por ellos. Fue nuestro generoso amigo quien los acogió. FRITZ ¿Quieres callarte? |
DAVID, HANEZÒ, FEDERICO Oh, canta, seguita, lascialo dir! BEPPE Preso dal turbine d'una bufera, persi il cammin. Ansante, gelido, sfinito, a sera caddi supin. Scendea la morte! Quando, pietoso, un braccio valido mi sollevò: fu il nostro amico quel generoso che mi salvò! DAVID, HANEZÒ, FEDERICO Viva lo zingaro! Evviva! Bravo! FRITZ (celiando) D'esser si grande io non pensavo! CATERINA (rientrando ed appressandosi a Suzel) Suzel, fermo alla porta e il biroccino... SUZEL (alzandosi rapidamente) Ah, sì, ch'è tardi! FRITZ Vuoi lasciarci già? SUZEL Il babbo attende... FRITZ Va, cara piccina... Presto verrò. Salutalo per me. SUZEL Grazie, vi servirò. FRITZ Ringrazio te dei vaghissimi fior. (Suzel fa un inchino ed esce.) HANEZÒ Come s'inchina! BEPPE Ha nello sguardo amore! FEDERICO Quanto è gentile! DAVID A me sussurra il core: bisogna farne subito la più vaga sposina di tutta Alsazia! FRITZ Ma Suzel è bambina! DAVID Presto, vi giuro, io la mariterò. FRITZ Che pazzo! HANEZÒ Oh, tu vaneggi... DAVID Io so quel che mi fo! FRITZ Va alla malora tu, le tue femmine e chi le adora! HANEZÒ, FEDERICO Rabbin, questa è per te! DAVID (levandosi irritantissimo) Per voi, ghiottoni inutili, La vita è nel goder! Passare i giorni a tavola, ecco il più gran piacer. Ma chi nel petto ha un'anima, chi crede in Dio, che disse: "Getta nel fuoco l'albero che senza frutti visse", chi preferisce al vivere randagio e senza amor, una famiglia, un placido nido che allieti il cor, vi deve disprezzar, deve chiamarvi piante da bruciar! BEPPE Il suo sermone è splendido! FEDERICO Ma predica al deserto... FRITZ Oh! grida, strilla, arrabbiati! DAVID (a Fritz) Eppure, io ne son certo, nol presto accompagnarti dovremo all'altar. FRITZ All'altare? DAVID Ne dubiti? Lo affermo e ci scommetto! BEPPE Oh, che bel matto! HANEZÒ Stolido! FRITZ La tua scommessa accetto: Giuoco la vigna mia di Clairefontaine! DAVID Ad ufo beverò! vada! FRITZ Sta ben! (S'ode il suono lontano d'una piccola fanfara che si avvicina a poco a poco.) HANEZÒ Son gli orfanelli... BEPPE (a Fritz) Portano a te, benefattor, il saluto del cor. (Beppe, Federico e Hanezò corrono alla terrazza.) HANEZÒ Oh, quanta gente! BEPPE Vengono in qua! FEDERICO Oh, come marciano! BEPPE Guardali là! HANEZÒ (a Beppe) Son tuoi discepoli? BEPPE Amico, si! HANEZÒ La folla applaude! FEDERICO Sono già qui. BEPPE (battendo in tempo con le mani) Oh, vieni, Fritz, vieni a veder! FEDERICO È uno spettacolo che fa piacer! FRITZ (battendo sulla spalla di David) I figli miei saranno quelli ognor! (agli altri) Andiamo, amici, i bimbi a salutar! (Raggiunge gli amici sulla terrazza.) DAVID (guardando a Fritz) Eppure, o stolti, vi vedrò cascar! CORO (fuori) Salute a Fritz! Viva il benefattor! (Tutti agitano i cappelli salutando la folla.) |
DAVID, HANEZÒ, FEDERICO ¡Oh, canta!... ¡Sigue!... ¡Déjalo hablar! BEPPE Sorprendido por el torbellino de una ventisca, perdí mi camino. Sin aliento, helado y sin fuerzas, en la noche caí sin fuerzas. Esperaba a la muerte cuando, piadoso, un fuerte brazo me levantó. ¡Fue nuestro generoso amigo quien me salvó! DAVID, HANEZÒ, FEDERICO ¡Viva el gitano!... ¡Viva!... ¡Bravo!... FRITZ (burlándose) ¡No pensaba que yo era tan noble! CATERINA (entrando y acercándose a Suzel) Suzel, la carreta está en la puerta... SUZEL (levantándose rápidamente) ¡Ah, sí, es tarde! FRITZ ¿Quieres dejarnos ya? SUZEL Mi padre me espera... FRITZ Vete, querida muchacha... Iré pronto. Salúdalo de mi parte. SUZEL Gracias, así lo haré. FRITZ Gracias por esas preciosas flores. (Suzel hace una reverencia y sale.) HANEZÒ ¡Cómo se inclina! BEPPE ¡Hay amor en su mirada! FEDERICO ¡Qué dulce es! DAVID Me dice el corazón que muy pronto se convertirá en la más dulce casadera de toda Alsacia. FRITZ ¡Pero si Suzel es aún una niña! DAVID Te aseguro que rápidamente la casaré. FRITZ ¡Qué loco! HANEZÒ ¡Oh, tú deliras! DAVID ¡Yo sé lo que hago! FRITZ ¡Iros al diablo, tú, tus mujeres y quienes las adoran! HANEZÒ, FEDERICO ¡Rabino, eso va por ti! DAVID (levantándose irritadísimo) ¡Para vosotros, glotones inútiles, la vida no es más que diversión! Os pasáis el día en la mesa, ése es el más grande placer. Pero para quien tiene un alma en el pecho, para quien cree en un Dios que dice: "Arrojad al fuego el árbol que vive sin producir frutos", quien prefiere una familia, un dulce nido que le alegre el corazón, a vivir vagabundo y sin amor, os debe despreciar, debe llamaros ¡leña para la hoguera! BEPPE ¡Un sermón espléndido! FEDERICO Pero predica en el desierto... FRITZ ¡Oh, grita, chilla, enrábiate! DAVID (a Fritz) Sin embargo, estoy seguro que pronto deberemos acompañarte al altar. FRITZ ¿Al altar? DAVID ¿Lo dudas? ¡Lo afirmo y estoy dispuesto a apostar! BEPPE ¡Oh, qué loco! HANEZÒ ¡Necio! FRITZ Acepto tu apuesta: ¡Me juego mi viña de Clairefontaine! DAVID ¡Beberé gratis! ¡De acuerdo! FRITZ ¡Está bien! (Se oye el sonido lejano de una pequeña banda de músicos que se acerca poco a poco.) HANEZÒ Son los huérfanos... BEPPE (a Fritz) Te traen a ti, su benefactor, el saludo de sus corazones. (Beppe, Federico y Hanezò corren a la terraza.) HANEZÒ ¡Oh, cuánta gente! BEPPE ¡Vienen hacia aquí! FEDERICO ¡Oh, cómo desfilan! BEPPE ¡Míradlos allí! HANEZÒ (a Beppe) ¿Son tus discípulos? BEPPE ¡Sí, amigo! HANEZÒ ¡La muchedumbre aplaude! FEDERICO Ya están aquí. BEPPE (Moviendo a la vez la mano) ¡Oh, ven Fritz, ven a ver! FEDERICO ¡Es un espectáculo estupendo! FRITZ (a David, golpeándole en la espalda) ¡Ellos serán por siempre mis hijos! (a los otros) ¡Amigos, saludemos a los pequeños! (se asoma a la terraza.) DAVID (mirando a Fritz) ¡Infeliz, te veré caer! CORO (desde fuera) ¡Salud a Fritz! ¡Viva el benefactor! (Los amigos agitan los sombreros saludando a la muchedumbre.) |